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Ivon Chouinard cede proprietà Patagonia, in favore del pianeta

di - 15/09/2022

Patagonia pianeta

Per Patagonia, azienda da sempre orientata al business responsabile nei confronti del pianeta, si apre oggi un nuovo capitolo. La famiglia Chouinard ha annunciato oggi, con effetto immediato, il trasferimento di tutta la proprietà al Patagonia Purpose Trust e all’Holdfast Collective.

In poche parole, ogni dollaro non reinvestito nell’azienda da oggi sarà utilizzato per proteggere il pianeta. Una scelta che segna una svolta storica, e che si spera ispiri un nuovo modello di business, che metta al centro l’ambiente e le persone.

La nuova struttura di Patagonia

Il Patagonia Purpose Trust detiene ora tutte le azioni con diritto di voto della società (il 2% delle azioni totali).  Questo ente è stato creato per stabilire una struttura legale permanente che protegga lo scopo e i valori di Patagonia. In questo modo, si garantisce che anche in futuro, l’azienda non si allontani dagli intenti del fondatore. Inoltre, questa azione aiuta Patagonia a dimostrare, come azienda a scopo di lucro, che il capitalismo può essere messo al servizio del pianeta.

L’Holdfast Collective, invece, possiede tutte le azioni senza diritto di voto (il 98% del totale), e utilizzerà tutti i ricavi di Patagonia per proteggere la natura e la biodiversità, supportare le comunità e combattere la crisi ambientale. Ogni anno, tutti profitti non reinvestiti nel business aziendale saranno distribuiti dall’azienda sotto forma di
dividendi all’Holdfast Collective, per azioni contro la crisi climatica. Secondo le proiezioni, la società potrà mettere a disposizione 100 milioni di dollari all’anno, a seconda dell’andamento del business.

Ho incontrato Yvon per la prima volta quando aveva circa 24 anni, oggi ne ha quasi 84. In tutti questi anni la sua visione non ha mai vacillato. Voleva fare le cose a modo suo e alle sue condizioni. E ora che gode di buona salute, voleva stabilire un piano per il futuro dell’azienda e per il futuro del pianeta.

Credo che il piano che lui e la sua famiglia hanno contribuito a creare sia strabiliante. Renderà l’azienda più competitiva e i suoi lavoratori e le sue lavoratrici, in tutto il mondo, saranno per sempre rafforzati da questo obiettivo.” – Kristine McDivitt Tompkins, membro del consiglio di amministrazione Patagonia.

 

“Non ho mai voluto essere un uomo d’affari”

Yvon Chouinard, fondatore di Patagonia, ha annunciato questa novità al grande pubblico tramite una lettera. In queste righe, l’83enne spiega la sua necessità di investire più soldi nel combattere la crisi climatica. Dopo aver vagliato altre opzioni, tra cui vendere l’azienda o quotarla in borsa,  si era reso conto che non c’erano soluzioni valide. Quindi ha deciso di crearne una.

Al “going public” abbiamo preferito il “going purpose“. Invece di estrarre valore dalla natura e trasformarlo in profitti, useremo la prosperità generata da Patagonia per proteggere la vera fonte di ogni ricchezza.

Patagonia
Yvon Chouinard, foto d’archivio

Abbiamo cominciato il nostro esperimento di business responsabile quasi 50 anni fa, ed è solo l’inizio. Se vogliamo sperare di avere un pianeta – e tanto meno un business – vitali e fiorenti tra 50 anni, dovremo tutti fare quello che possiamo con le risorse che abbiamo. Questo è il modo che abbiamo trovato per fare la nostra parte.

Nonostante la grandezza della Terra, le sue risorse non sono infinite, ed è chiaro che abbiamo passato ogni limite. Ma la Terra è anche resiliente. Possiamo ancora salvare il nostro pianeta, se ci impegniamo.

Clicca qui per leggere la lettera completa di Yvon Chouinard.

Livornese di nascita ma montanara d’adozione, studia Geologia e sogna di fare la scrittrice. Adora raccontare storie e qualsiasi tipo di avventura, inoltre non sa stare ferma: è facile trovarla su qualche treno diretto verso le Alpi con uno zaino fuori misura da cui penzolano scarpette o piccozze (a seconda della stagione).