Kilian Jornet e Judith Wyder vincono in Nepal, contro tutti i top Trailer più forti al mondo, l’Annapurna Trail Marathon, tappa finale della GOLDEN TRAIL WORLD SERIES, aggiudicandosi sia la tappa nepalese che il circuito GTWS. Si è così conclusa la seconda stagione della GTWS in cui sono stati incoronati i campioni uomini e donne.

Jornet & Wyder forti tra i più forti
Tra gli uomini si conferma campione assoluto Kilian Jornet, che ha preceduto un incredibile Davide Magnini, con al terzo posto il norvegese Stian Angermud e quarto il francese Thibaut Baronian.

I primi 10 uomini e donne nella classifica a punti si sono guadagnati il diritto di affrontare l’alta quota dell’Himalaya in questa gara di 42 km che include 3.560 metri di dislivello e raggiunge i 3.753 metri. Una gara durissima, che ha visto emergere di prepotenza tra le donne una Judith Wyder davvero in forma che ha messo dietro una fantastica Silvia Rampazzo, che può dirsi sicuramente molto soddisfatta per una stagione stratosferica.

Magnini e Rampazzo, l’Italia che vince…quasi
Silvia Rampazzo e Davide Magnini, entrambi secondi classificati di tappa e secondi della classifica ufficiale, concludono così una stagione di altissimo livello tecnico e umano. Abituati a soffrire, non si sono certo fatti spaventare dai pendii oltre i 4000 metri dell’Annapurna, dimostrando una classe 100% made in Italy che ci rende fieri.

Silvia Rampazzo e Davide Magnini…da cannibali di successo, avremmo voluto vederli entrambi sul gradino più alto del podio, ma un risultato così ci fa ben sperare per il futuro! Di Silvia e Davide si parlerà ancora molto negli anni a venire…ne siamo sicuri!
Le parole del fuoriclasse Kilian Jornet prima della gara
“Il livello di ogni singola gara della Golden Trail World Series è stato estremamente alto, e questa sarà la gara con la top 10 di uomini e donne: nessuno in campo sarà ‘lento’ tra runner molto esperti e molti giovani atleti. La gara non ha dislivelli particolarmente alti per essere in Nepal, ma in qualsiasi altra parte del mondo sarebbe un numero molto elevato, 4.000 metri e questo influisce sicuramente sulle nostre prestazioni durante la corsa, ma tutti gli atleti in gara sono abituati ad allenarsi e correre in quota”.