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Kenyani imbattibili in giro per il mondo

di - 13/10/2015

Giornata ricca di eventi internazionali la domenica appena trascorsa, incentrata sulla Bank of America Chicago Marathon che è stata esaltata, in un’edizione un po’ sottotono come parco di partecipanti, dalla prestazione di Florence Kiplagat,la primatista mondiale di mezza maratona che è andata a conquistare il successo in 2h23’33” al termine di una gara molto combattuta.

La kenyana ha preso l’iniziativa negli ultimi 5 km per avere ragione di un gruppetto di 7 atlete, con le etiopi Yebrgual Melese e Birhane Dibaba che hanno chiuso rispettivamente a 10 e 51 secondi. Un tempo che avrebbe potuto anche essere migliore senza il forte vento che ha contraddistinto la gara e che man mano ha costretto alla resa molte rivali fra cui l’etiope Amane Gobena, ritiratasi dopo il 30°. Nella prova maschile gli organizzatori hanno scelto di non utilizzare pacemaker, il che ha penalizzato le prestazioni cronometriche a vantaggio dello spettacolo del testa a testa fra i pretendenti alla vittoria, costretti a costruirsi una tattica di gara sin dall’avvio.

Anche nel loro caso la gara si è animata dopo il 30° km quando hanno preso l’iniziativa i due kenyani favoriti della vigilia, Sammy Kitwara e Dickson Chumba, insieme all’etiope Abera Kuma, che però a 5 km dalla conclusione ha dovuto lasciarli andare. Il finale è stato favorevole a Chumba, alla sua seconda grande classica dopo Tokyo nel 2014, che è andato a chiudere in 2h09’25”, con 25” su Kitwara. Il vincitore nelle sue dichiarazioni post gara ha stimato di poter guadagnare almeno 4-5 minuti con la presenza di pacer.

Il terzo posto è andato all’altro kenyano Samuel Ndungu, in 2h10’06”. Gli americani hanno trovato un nuovo maratoneta di livello internazionale in Luke Puskedra, quinto in 2h10’24” mentre Deena Kastor, settima in 2h27’47” ha stabilito il nuovo limite nazionale master.

Florence Kiplagat stanca ma felice al traguardo di Chicago (foto organizzatori) Florence Kiplagat stanca ma felice al traguardo di Chicago (foto organizzatori)

Altra prova dello Iaaf Road Label era la 20 Km di Parigi, alla sua 37esima edizione. In condizioni climatiche ideali i kenyani non hanno lasciato agli altri che le briciole, con Nancy Kimaiyo che ha proseguito la sua serie vittoriosa in terra francese dopo le mezze di Montbeliard e Nancy, ottenendo il decimo centro per il Kenya nella gara transalpina. 1h06’03” il tempo finale con 1’36” sulla connazionale Lucy Njeri Macharia e 3’13” su Nancy Arusei, anche lei kenyana.

Emozionante la prova maschile, con i primi due dello scorso anno Muhajir Hiredin (Eth) e Stephen Ogari (Ken) a contendersi il successo negli ultimi 5 km quando hanno visto piombare su di loro l’altro etiope Getacher Tedla Jemaneh. Uno sforzo notevole che l’ha privato delle forze necessarie a rispondere allo sprint di Ogari, andato a vincere in 59’11” davanti a Hiredin e Jemaneh finiti nell’ordine.

L'appassionante volata di Parigi (foto organizzatori) L’appassionante volata di Parigi (foto organizzatori)

Torniamo alla maratona e alla classica di Eindhoven in Olanda, la Ddl Marathon nella quale si è registrata la grande prestazione del kenyano Stephen Chebogut,alla vigilia non considerato fra i favoriti e andato a vincere in 2h05’52”, settimo tempo dell’anno.

La gara è vissuta sull’iniziale fuga di un gruppo di 7 corridori, 5 kenyani e 2 etiopi, passato a metà gara in 1h02’23”, poi la selezione è iniziata ma è stata lenta, con 4 atleti davanti ancora al 35°km. Il più fresco nel finale è risultato essere Chebogut, vincitore davanti all’etiope Deriba Robi (2h05’58”) e al 39enne connazionale Mark Kiptoo (2h06’00”), il più veloce tempo mai corso da un atleta over 36. Primati personali anche per il quarto e quinto,l’etiope Abayneh Ayele (2h07’16”) e il kenyano Edwin Kibet (2h08’17”). Di livello molto inferiore, per precisa scelta organizzativa, la gara femminile vinta dalla belga Els Rens in 2h38’16”.

A Berlino grandi prestazioni nell’Asics Grand 10, dove la kenyana Gladys Chesire ha ottenuto la miglior prestazione dell’anno sui 10 km in 30’41”, che rappresenta anche il nono tempo di sempre. La Chesire, argento sui 10000 ai Giochi Africani di Brazzaville, ha corso gli ultimi 7 km in solitudine, passando a metà gara in 15’30” e ha preceduto la connazionale Alice Nawonuna di 21” e l’etiope Satume Asefa Kebede, che aveva seguito la vincitrice nella prima fase, di 30”. In campo maschile prima posizione per il campione del mondo junior ugandese Joshua Cheptegei in 27’50”, nuovo record nazionale, con il kenyano Philemon Cheboi e l’etiope Abayneh Degu Tsegay appaiati alle sue spalle in 28’05”.