La crisi del primatista mondiale di maratona Dennis Kimetto sembra proprio non avere mai fine. Il corridore kenyano era partito per la Bogotà Half Marathon, prova Iaaf Gold Label con la volontà di ritrovare almeno parte delle positive sensazioni vissute fino alla primavera dello scorso anno, invece la sua gara è durata poco,poi ha preferito ritirarsi per un dolore alla coscia destra, sopra l’inguine, insorto dopo una caduta nella quale era incorso durante gli allenamenti in Kenya. Diventa a questo punto difficile trovare una maratona autunnale dove presentarsi nelle migliori condizioni.
La gara dal punto di vista agonistico non ne ha sofferto più di tanto e ha restituito il sorriso a un altro grande assente di Rio, l’etiope Tadese Tola, bronzo mondiale nel 2013 in maratona, che si è aggiudicato la gara dopo una strenua battaglia con tre rivali kenyani di primo livello, Kiprop Limo, Kimutai Kiplimo e Marius Kipserem. E’ stato quest’ultimo ad accendere la miccia dopo 13 km trascinandosi dietro Tola, che tornava alle gare internazionali su strada esattamente un anno dopo la sua apparizione proprio a Bogotà e che nel finale ha forzato ulteriormente staccando il rivale per chiudere in 1h05’16” con 15” su Kipserem. Terza posizione per Limo, in 1h06’19”, tempi molto alti che risentono dell’altitudine(siamo a oltre 2.600 metri) e del vento. L’etiope chiude così una striscia vincente kenyana che durava da cinque anni.
Di ben altro spessore tecnico la gara femminile vinta dalla kenyana Purity Rionoripo, che chiudendo in 1h11’56” ha stabilito la seconda miglior prestazione della corsa. Nettissima la vittoria della campionessa mondiale allieve 2009 sui 3000 metri, che già dopo un terzo di gara era sola al comando. QAlle sue spalle un’altra kenyana iridata allieve, Vernoca Nyaruai prima nel 2005, seconda in 1h13’41”, terza l’etiope Amane Gobena, campionessa uscente, che ha chiuso in calando venendo sorpassata dalla Nyaruai e fermando il cronometro sul tempo di 1h14’11”.
