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Kipchoge e Jeptoo, doppietta kenyana a Chicago

di - 14/10/2014

Eliud Kipchoge non si ferma, e infligge un’altra sconfitta a Kenenisa Bekele come aveva fatto sui 5000 mondiali di Parigi 2003. Alla Bank of America Chicago Marathon però, gara valida per lo Iaaf Gold Label e per il World Marathon Majors, il campione kenyano ha vinto con grande margine al termine di una prova maiuscola che dimostra come la sua dimensione di maratoneta sia ormai una realtà. 2h04’11” il suo tempo finale, uno dei migliori dell’anno. La gara ha avuto una prima parte veloce ma non come volevano i protagonisti, con un passaggio alla mezza in 1h02’11” che ha reso impossibile l’attacco al fresco record mondiale di Kimetto. Bekele ha ceduto già tra il 30°è e il 35° km al pari del kenyano Bernard Koech mentre i connazionali Tola e Lilesa avevano già mollato la testa della corsa. Davanti si sono ritrovati tre kenyani: Kipchoge, Sammy Kitwara e Dickson Chumba, ma nel finale la maggior freschezza di Kipchoge ha avuto ragione.Personale per Kitwara in 2h04’28” come anche per Chumba, vincitore quest’anno a Tokyo, con 2h04’32”. Quarto un deluso Bekele, pur autore di un notevole 2h05’51” davanti all’altro kenyano Koech in 2h08’30”. Molto bella la prova femminile, con la sfida fra kenyane ed etiopi che ha infiammato la gara grazie anche alla presenza davanti dell’americana Amy Hastings, inattesa a questi livelli. Al passaggio alla mezza in 1h12’35” davanti erano in 5 con le due omonime Bibaba, Birhane e Mare pronte a sovvertire i pronostici, al 30° km sulle prime è rinvenuta per breve tempo la Hastings, poi sono iniziati gli attacchi della Jeptoo, campionessa uscente, che al 38° km ha fatto il vuoto per concludere in 2h24’35” ottenendo il suo bis e conquistando il cospicuo montepremi del World Marathon Majors grazie alle sue vittorie a Boston e Chicago sia nel 2013 che quest’anno. Alle sue spalle seconda Mare Dibaba in 2h25’37”, terza l’iridata di mezza maratona Florence Kiplagat in 2h25’57”.

Eliud Kipchoge al traguardo di Chicago; in alto, l'entusiasmante sprint di Berlino (foto organizzatori) Eliud Kipchoge al traguardo di Chicago; in alto, l’entusiasmante sprint di Berlino (foto organizzatori)

La De Lage Landen Marathon di Eindhoven riporta alla ribalta l’etiope Tilahun Regassa, che si è aggiudicato la classica olandese in 2h06’21”, grazie a un decisivo attacco al 36° km dopo una gara a ritmo sostenuto con passaggio alla mezza in 1h03’05” con un gruppo di 8 atleti davanti. Ultimo a cedere è stato il kenyano Jonathan Maiyo, che si è aggiudicato la seconda piazza a 26”, terzo l’esordiente kenyano Alfers Lagat, in gara come pacemaker, in 2h07’11”. Delusione per un altro esordiente, il primatista mondiale di 10 e 15 km Leonard Komon, scomparso nella seconda parte di gara per chiudere solo sesto in un modesto 2h14’25”. Tripletta polacca fra le donne, con Iwona Lewandowska prima in 2h28’33” davanti a Olha Kqalendarova-Ochal a 3’33” e a Monika Stefanowitz a 3’52”. La gara valeva anche quale Campionato Mondiale Militare, con la Polonia che ha dominato la gara femminile come detto e anche la prova maschile, con Marcin Chabowski ottavo al traguardo in 2h15’04”, un successo che addolcisce l’amaro del ritiro agli Europei di Zurigo dopo il sorpasso subìto da Meucci. Podio tutto polacco con Henryk Szost in 2h16’26” e Mariusc Gizynski in 2h18’09”.

I vincitori di medaglia ai Mondiali Militari di Eindhoven (foto organizzatori) I vincitori di medaglia ai Mondiali Militari di Eindhoven (foto organizzatori)

Maratona anche a Melbourne in Australia, dove il kenyano Dominic Pius Ondoro ha bissato il successo dello scorso anno in 2h11’30” precedendo l’eritreo Tewelde Estifanos Hindu di 17” e l’etiope Abere Belay di 1’04”. Nella maratona femminile vittoria per la 33enne australiana Nikki Chapple con il suo nuovo primato personale di 2h31’05”, alle sue spalle si sono piazzate, anche loro migliorando il proprio “personal best”, le connazionali Sinead Diver seconda in 2h34’15”, Julia Degan terza in 2h43’52”.

Torniamo in America per la 14esima edizione a Boston della B.A.A.Half Marathon, con la stessa organizzazione della più antica maratona del mondo. Vittoria all’etiope Lelisa Desisa in 1h01’38” davanti ai due kenyani Daniel Salel che si è piazzato al secondo posto in 1h01’48” e Leonard Korir terzo in 1h01’50”. Nella competizione femminile è ancora l’Etiopia a vincere con Mamitu Daska con il tempo di 1h08’20”, al secondo posto la kenyana Cynthia Cherotich Limo con il suo nuovo primato personale di 1h08’24”, in terza posizione la statunitense Molly Huddle in 1h09’22”.

L’Asics Grand 10 di Berlino resta proprietà della kenyana Joyce Chepkirui, che si è confermata dopo il successo dello scorso anno al termine di una volata allo spasimo con la connazionale Emily Chebet: c’è voluto il fotofinish per assegnare la vittoria alla Chepkirui in 31’02”, terzo posto ancora kenyano con Margaret Wangari Muriuki in 31’06”. Rivincita etiope in campo maschile con Kinde Ayalew primo in 27’49” davanti al Reuben Kiplagat Maiyo a 15” e a Wilson Kiprono Too a 18”.