Il dominio podistico degli atleti di origine africana ha caratterizzato anche una festa di compleanno speciale: la “5 Castelli Half Marathon” ha doppiato con un grande spettacolo la boa delle diciannove edizioni. E’ stato un galà sportivo come sempre molto affollato, con quasi mille persone in movimento, fra non competitivi e agonisti, che non hanno voluto mancare all’evento allestito con la consueta puntualità dall’Atletica Bedizzole.
Come avviene ormai da 12 edizioni, in campo maschile ha dettato legge un atleta arrivato dall’altra parte del Mediterraneo, Joash Koech Kipruto, al debutto sulle strade gardesane ma perfettamente a proprio agio sui saliscendi disegnati attorno al castello di Bedizzole.Partito con i favori del pronostico, esattamente come il ruandese Jean Pierre Mvuyekure, portacolori dell’Atletica Runners Livorno, Koech Kipruto ha rotto gli indugi attorno al settimo dei ventuno km della corsa.
Mvuyekure, olimpionico a Londra 2012 (aveva chiuso in 79esima posizione) ha provato a tenergli testa,ma presto ha dovuto cedere il passo. Così Koech ha vissuto in solitaria la seconda parte della gara. Passaggi ottimi ai dieci e ai quindici km e chiusura in perfetta media con quell’ora e 4 minuti che aveva dichiarato di poter centrare prima della corsa. Il kenyano di stanza a Siena ha vinto la diciannovesima edizione della 25 Castelli Half Marathon” in 1h04’15”, sesto tempo all time della “mezza” di Bedizzole. Dopo 52 secondi dal passaggio di Koech è arrivato il suo diretto avversario: vista la rinuncia forzata al primo posto ha proseguito di conserva, contando sulla grande lontananza dei suoi più immediati inseguitori.
Sul terzo gradino è salito il magrebino della Bassa bresciana, Abdellatif Batel (San Rocchino) che sul rettifilo finale ha domato il medico volante di Concesio, Nicola Venturoli (Free Zone). Per entrambi tempi lontani dalle migliori prestazioni: evidentemente il periodo di forma non è dei più adatti per attaccare i propri limiti personali. A seguire in rapida successione hanno concluso al grido di “forza Simone” Pessina, Bonomini e Faustini, tutti del San Rocchino e tutti,appunto, col nome di Simone. A completare la top ten il trio della Legnami Pellegrinelli di Darfo formato da Marco Zanoni, Andrea Bottarelli e Davide Danesi.
Gara femminile senza storia
Decisamente meno bella e appassionante la “sceneggiatura” della competizione del settore femminile, vinta come da copione dalla solita kenyana, Faith Jerotich Kimutai, con un tempo (1h20’05”) ma con una “storia” non paragonabile alla bella condotta di gara maschile.
Kimutai, che come Joash Kipruto e Jean Pierre Mvuyekure vive in Toscana, non ha avuto nessuna difficoltà nell’aggiudicarsi la competizione bedizzolese, dato che è stata impegnata solamente nelle battute iniziali dalla triatleta desenzanese Elisa Battistoni: quest’ultima ha chiuso tranquillamente conquistando la piazza d’onore con poco più di due minuti di divario dalla prima.
Staccatissima la vincitrice del bronzo, Cristina Rizzi, arrivata quattordici minuti dopo la vincitrice di giornata. Monica Gani (Rebo Gussago, Elena Apolone (Runners Cazzago San Martino), Silvana Uboldi (Arieni Team), Elisa Pelliccioli (Atl.Di Lumezzane), Raffaella Romani (Garda Running), Ester Fantoni (Sport & Fitness) e Giulia Bonera sono le altre atlete che con le loro prestazioni hanno onorato la top ten di giornata.
Folco Donati – Bresciaoggi