Il giovane waver di Torino, Federico Morisio (Goya Windsurfing) ci racconta come è andata la sua esperienza alla NoveNove Aloha Classic 2015.
Federico Morisio:
“Partecipare all’Aloha Classic 2015, che a detta di tutti è stata la migliore degli ultimi 10 anni, è stato semplicemente incredibile! Ancora prima di arrivare a Maui, mentre mi trovavo a Crozon-Morgat per partecipare ai Trials della penultima tappa del PWA World Tour, già si parlava delle condizioni che ci sarebbero state per l’ Aloha Classic. Le previsioni davano 2.7-2.8 metri d’onda con un periodo di 17-18 secondi, che voleva dire onde di due alberi! Tutti i rider erano eccitati ed emozionati anche solo a parlarne, perchè ovviamente condizioni del genere non riesci neanche bene a immaginartele e in realtà sei solo felice che ci siano vento e onde previste per la gara!
Ricordo perfettamente l’arrivo in spiaggia il primo giorno di competizione: onde enormi lunghe centinaia di metri, partivano da Pavillions e arrivavano oltre Kuau, alte tra i 5-6-7-8 metri che rompevano in continuazione una dietro l’altra… Canale inesistente, schiuma dappertutto e nonostante al largo il vento fosse disteso e abbastanza consistente, tra le onde parevano esserci clamorosi buchi di vento. Uno spettacolo della natura, un qualcosa che non avevo mai visto.
Nonostante la preoccupazione generale, poichè le condizioni erano veramente estreme e al limite della navigabilità, il capo dei giudici Duncan Coombs decide di dare il via all’ Aloha Classic 2015.
In acqua entrano per primi i trials dell AWT Pro, e le persone avanzate entrano nel Main Event che era composto da 24 rider della categoria Pro dell’AWT e 24 rider del PWA. Fortunatamente avevo ricevuto un posto direttamente nel PWA tra i 24 rider, ed ero quindi direttamente nel Main Event. La mia prima heat nella Single Elimination era composta da Josh Stone USA-6, John Skye K-57 e Noguchi J-39. Sono uscito 20 minuti prima dell’inizio della mia heat per cercare di uscire e posizionarmi al largo aspettando la bandiera verde; può sembrare un eternità ma ci ho messo circa 18 minuti per riuscire a superare le onde ed arrivare sul line up! Molti rider nonostante uscissero parecchi minuti prima delle proprie heat, non riuscivano neanche a superare le onde o finivano direttamente a rocce saltando completamente la batteria. Questione di fortuna, rapidità e tanta tenacia! Una volta arrivato sul line up ed iniziata la batteria ho aspettato per vari minuti l’onda giusta ma alla fine mi sono fatto fregare e ho dovuto prendere un close out di un albero e mezzo che mi ha costretto a tornare fino a sotto riva… a quel punto dovevo riprovare ad uscire ma questa volta è stata ancora più dura: dopo essere stato sul punto di finire a rocce per svariati minuti, sono riuscito a prendere velocità e planare verso il largo, ero quasi salvo ma all’ultimo è arrivato un grosso set a Lanes, sono riuscito a superare la prima, la seconda e la terza onda…ma alla quarta non ho potuto fare niente e mi sono preso una bomba in testa non indifferente! Nonostante il frullone sono riuscito a tenere l’attrezzatura ma appena sono arrivato sul line up la mia heat era terminata. Risultato zero onde surfate, 4° posto nella heat e 35 minuti passati a cercare di sopravvivere!
Nella double elimination ho avuto l’opportunità di riscattarmi, e non l’ho sprecata. Le condizioni erano più piccole del primo giorno, con set da un albero, un albero e mezzo, ma Hookipa era comunque parecchio in disordine e questo rendeva difficile trovare l’onda giusta e surfare bene. Alla fine sono stato fortunato e sono riuscito a passare 2° nella heat composta da Marc Parè, Laurent Guillemin un local francese e Florian Jung. Ho avuto una buona prima onda ma non sono riuscito a procurarmene una seconda, fortunamente i miei avversari non sono riusciti a fare di meglio, poichè il francese è finito subito a rocce e Jung ha preso solo onde close out. Nel secondo round della double elimination mi sono ritrovato contro John Skye, Aleix Sanllehy e Marc Parè. Le condizioni erano più tranquille, con onde da un albero ma molto più ordinate e surfabili. Purtroppo ho avuto una bruttissima selezione delle onde, preso un po’ dall’ansia di voler fare bene, e non sono riuscito a passare la heat. Ad essere sincero mi è dispiaciuto molto, poichè nonostante si trattasse di una batteria con ottimi rider, non era impossibile passare il turno.
Ho terminato così la mia prima Aloha Classic tra i Professionisti al 29° posto, il chè mi da molta motivazione e fiducia a continuare ad allenarmi duramente e credere nei miei obiettivi. Nonostante qualche errore di troppo durante le mie batterie ho acquisito importanti esperienze di gara, un’esperienza quasi irripetibile ad Hookipa con due alberi d’onda, tanto divertimento e tanta tanta adrenalina!
Complimenti a tutti i rider e soprattutto al vincitore Morgan Noireaux che si è confermato dopo la vittoria dell’anno scorso. E’ stato un vero piacere vedere tutti i campioni del nostro sport affrontarsi nella Mecca del windsurf in condizioni cosi estreme.
Grazie a NoveNove l’Aloha Classic è confermata anche per l’anno prossimo e non vedo l’ora di competere di nuovo in questo spot contro i migliori rider al mondo! Buon vento a tutti!”
Maggiori info sulla gara:
https://www.4actionsport.it/windsurf/2015/11/09/novenove-aloha-classic-il-gran-finale/
https://www.4actionsport.it/windsurf/2015/11/08/novenove-aloha-classic-day-11-philip-koster-e-iballa-moreno-campioni-del-mondo/
TESTO Federico Morisio
FOTO windspirit.it