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La mia prima Aloha Classic

di - 17/11/2015

Il giovane waver di Torino, Federico Morisio (Goya Windsurfing) ci racconta come è andata la sua esperienza alla NoveNove Aloha Classic 2015.

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Federico Morisio:
“Partecipare all’Aloha Classic 2015, che a detta di tutti è stata la migliore degli ultimi 10 anni, è stato semplicemente incredibile!  Ancora prima di arrivare a Maui, mentre mi trovavo a Crozon-Morgat per partecipare ai Trials della penultima tappa del PWA World Tour, già si parlava delle condizioni che ci sarebbero state per l’ Aloha Classic. Le previsioni davano 2.7-2.8 metri d’onda con un periodo di 17-18 secondi, che voleva dire onde di due alberi! Tutti i rider erano eccitati ed emozionati anche solo a parlarne, perchè ovviamente condizioni del genere non riesci neanche bene a immaginartele e in realtà sei solo felice che ci siano vento e onde  previste per la gara!

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Ricordo perfettamente l’arrivo in spiaggia il primo giorno di competizione: onde enormi lunghe centinaia di metri, partivano da Pavillions e arrivavano oltre Kuau, alte tra i 5-6-7-8 metri che rompevano in continuazione una dietro l’altra… Canale inesistente, schiuma dappertutto e nonostante al largo il vento fosse disteso e abbastanza consistente, tra le onde parevano esserci clamorosi buchi di vento. Uno spettacolo della natura, un qualcosa che non avevo mai visto.

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Nonostante la preoccupazione generale, poichè le condizioni erano veramente estreme e al limite della navigabilità, il capo dei giudici Duncan Coombs decide di dare il via all’ Aloha Classic 2015.
In acqua entrano per primi i trials dell AWT Pro, e le persone avanzate entrano nel Main Event che era composto da 24 rider della categoria Pro dell’AWT e 24 rider del PWA. Fortunatamente avevo ricevuto un posto direttamente nel PWA tra i 24 rider, ed ero quindi direttamente nel Main Event. La mia prima heat nella Single Elimination era composta da Josh Stone USA-6, John Skye K-57 e Noguchi J-39. Sono uscito 20 minuti prima dell’inizio della mia heat per cercare di uscire e posizionarmi al largo aspettando la bandiera verde; può sembrare un eternità ma ci ho messo circa 18 minuti per riuscire a superare le onde ed arrivare sul line up! Molti rider nonostante uscissero parecchi minuti prima delle proprie heat, non riuscivano neanche a superare le onde o finivano direttamente a rocce saltando completamente la batteria. Questione di fortuna, rapidità e tanta tenacia! Una volta arrivato sul line up ed iniziata la batteria ho aspettato per vari minuti l’onda giusta ma alla fine mi sono fatto fregare e ho dovuto prendere un close out di un albero e mezzo che mi ha costretto a tornare fino a sotto riva… a quel punto dovevo riprovare ad uscire ma questa volta è stata ancora più dura: dopo essere stato sul punto di finire a rocce per svariati minuti, sono riuscito a prendere velocità e planare verso il largo, ero quasi salvo ma all’ultimo è arrivato un grosso set a Lanes, sono riuscito a superare la prima, la seconda e la terza onda…ma alla quarta non ho potuto fare niente e mi sono preso una bomba in testa non indifferente! Nonostante il frullone sono riuscito a tenere l’attrezzatura ma appena sono arrivato sul line up la mia heat era terminata. Risultato zero onde surfate, 4° posto nella heat e 35 minuti passati a cercare di sopravvivere!

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Nella double elimination ho avuto l’opportunità di riscattarmi, e non l’ho sprecata. Le condizioni erano più piccole del primo giorno, con set da un albero, un albero e mezzo, ma Hookipa era comunque parecchio in disordine e questo rendeva difficile trovare l’onda giusta e surfare bene. Alla fine sono stato fortunato e sono riuscito a passare 2° nella heat composta da Marc Parè, Laurent Guillemin un local francese e Florian Jung. Ho avuto una buona prima onda ma non sono riuscito a procurarmene una seconda, fortunamente i miei avversari non sono riusciti a fare di meglio, poichè il francese è finito subito a rocce e Jung ha preso solo onde close out. Nel secondo round della double elimination mi sono ritrovato contro John Skye, Aleix Sanllehy e Marc Parè. Le condizioni erano più tranquille, con onde da un albero ma molto più ordinate e surfabili. Purtroppo ho avuto una bruttissima selezione delle onde, preso un po’ dall’ansia di voler fare bene, e non sono riuscito a passare la heat. Ad essere sincero mi è dispiaciuto molto, poichè nonostante si trattasse di una batteria con ottimi rider, non era impossibile passare il turno.

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Ho terminato così la mia prima Aloha Classic tra i Professionisti al 29° posto, il chè mi da molta motivazione e fiducia a continuare ad allenarmi duramente e credere nei miei obiettivi. Nonostante qualche errore di troppo durante le mie batterie ho acquisito importanti esperienze di gara, un’esperienza quasi irripetibile ad Hookipa con due alberi d’onda, tanto divertimento e tanta tanta adrenalina!
Complimenti a tutti i rider e soprattutto al vincitore Morgan Noireaux che si è confermato dopo la vittoria dell’anno scorso. E’ stato un vero piacere vedere tutti i campioni del nostro sport  affrontarsi nella Mecca del windsurf in condizioni cosi estreme.
Grazie a NoveNove l’Aloha Classic è confermata anche per l’anno prossimo e non vedo l’ora di competere di nuovo in questo spot contro i migliori rider al mondo! Buon vento a tutti!”

Maggiori info sulla gara:
https://www.4actionsport.it/windsurf/2015/11/09/novenove-aloha-classic-il-gran-finale/
https://www.4actionsport.it/windsurf/2015/11/08/novenove-aloha-classic-day-11-philip-koster-e-iballa-moreno-campioni-del-mondo/

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TESTO Federico Morisio
FOTO windspirit.it

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.