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La Mutter è la Maga 2017

di - 06/09/2017

Le firme di Camilla Magliano e di Francesco Puppi sul chilometro verticale di Ceresole Reale (Torino), quarta tappa della Vertical Cup per l’EOLO FIDAL Mountain and Trail Grand Prix. In una giornata fredda ma tersa, arriva anche il nuovo record della gara femminile realizzato dalla 31enne della Podistica Torino che cala l’asso e balza pure al comando della classifica nel trofeo di specialità a una sola prova dal termine, appena una settimana dopo il successo in Coppa del Mondo sui sentieri valsusini della Stellina. Con circa 150 atleti al via, la decima edizione dei 1000 metri del Guardaparco nel Parco Nazionale del Gran Paradiso vede il successo tra gli uomini per il vicecampione mondiale di lunghe distanze, che ha conquistato l’argento iridato a Premana, capace di imprimere il suo ritmo sin dalla partenza data sulle rive del lago nel comune dell’Alta Valle Orco. Per il venticinquenne lombardo dell’Atletica Valle Brembana, una cadenza regolare lungo tutta l’ascesa verso i 2580 metri del Col Boiret, per guadagnare progressivamente spazio su Henry Aymonod (Atl. Sandro Calvesi) e Mattia Scrimaglia (Bognanco), gli unici a rimanergli in scia nella prima parte di salita, lungo i tornantini che portano verso il casotto dei guardaparco delle Cialme. Il finale di gara, nel tratto più ripido del percorso, segna l’avvicendamento tra il valdostano Aymonod e l’ossolano Scrimaglia, con quest’ultimo a guadagnare dunque la seconda posizione nel valido tempo di 37:44. La vittoria di Puppi va invece in archivio con il crono di 37:16, il secondo miglior tempo di sempre dopo il 35:50 da record di Marco De Gasperi datato 2012. Per il terzo posto regge comunque bene Aymonod, che chiude in 39:02, con Edward Young (Pod. Valchiusella) quarto in 39:44. Quinto posto in 40:41 per Luca Vacchieri (Gs Des Amis), mentre nella volata per il sesto posto il suo compagno di squadra Giovanni Bosio precede Andrea Patrucco (Atl. Monterosa), 41:22 contro 41:23 dopo mille metri di ascesa. A completare la top ten di giornata, ottava posizione per André Aymonod (Atl. Sandro Calvesi/42:28), davanti a Claudio Alberto (Atl. Susa/42:34) e a Matteo Siletto (Apd Pont-Saint-Martin/43:07).

La torinese Magliano è da record al femminile, per confermare tutto il suo talento quando si tratta di puntare verso l’alto, senza la sinora poco amata discesa a mischiare le carte.

Pronti, via ed è subito là davanti, a ridosso dei migliori uomini, per proseguire la corsa in solitaria sino all’arrivo. Con 44:03 toglie oltre un minuto al precedente primato della fondista azzurra Elisa Brocard (45:20), che resisteva dal 2009, e guadagna 100 punti che, complice l’assenza forzata di Valentina Belotti, le permettono di prendere il comando dell’EOLO Vertical Cup 2017. Sul podio di giornata, un bottino importante in ottica classifica finale anche per Samantha Galassi (La Recastello) che chiude seconda in 46:36, tempo che le sarebbe valso la vittoria in quasi tutte le precedenti edizioni del Vertical di Ceresole Reale. Oggi non basta per il successo, ma è sufficiente per lasciarsi alle spalle l’italo-polacca Katarzyna Kuzminska (Atl. Canavesana), già protagonista al vertice delle prime tappe del circuito: per lei un crono finale di 48:03. Quarta posizione in 49:01 per Eufemia Magro (Dragonero), brava a difendersi nel finale dal ritorno dell’eterna Ornella Bosco (Lib. Forno/49:18) che chiude quinta. Sesto posto per una Gloria Giudici (Freezone/51:18) limitata da un’indisposizione, settima Debhora Li Sacchi (Olimpia Runners/52:22), quindi Rachele Young (Pod. Valchiusella/52:34), Cecilia Basso (Runcard/53:05) e l’ex azzurra Mirella Cabodi (Atl. Cafasse/54:45).

Con la Mountain Classic Cup già andata nella bacheca di Alice Gaggi e Cesare Maestri, è ora la Vertical Cup a puntare verso la dirittura d’arrivo: per questa seconda Coppa di specialità del circuito FIDAL targato EOLO, manca solo il gran finale che non avrebbe potuto trovare cornice migliore del Km Verticale dei record, lo storico Chiavenna-Lagunc: appuntamento in Val Chiavenna il prossimo 8 ottobre. (Ufficio stampa Fidal)

La vincitrice Camilla Magliano (foto Benedetto/organizzatori)

UN FIUME DI GENTE ALLA MAGA SKYRAMATHON

Per la prima volta nella storia della Maga Skymarathon, giunta quest’anno alla decima edizione, è stato infranto il muro dei 300 concorrenti. La prova regina parla rumeno con le vittorie di Gyorgy Szabolcs e Ingrid Mutter, entrambi portacolori della Valetudo Skyrunning Italia. La marathon maschile è stata contrassegnata dal duello fra Szabolcs e Bazzana. Sul gpm del monte Menna il bergamasco è transitato con un minuto e mezzo di vantaggio, distacco neutralizzato da Szabolcs nella zona del lago Branchino. Alternandosi in testa, hanno superato insieme il pizzo Arera e il Monte Grem. Ma il rumeno sul falsopiano del Passo di Zambla ha voluto accelerare, e Bazzana non è riuscito a rispondere.

La sopravvenuta crisi non è cessata, tanto da costringere Bazzana al ritiro prima di raggiungere la vetta dell’Alben «Non ho ancora nelle gambe questa distanza – ha commentato Bazzana – ma prima o poi voglio vincere la Maga, voglio farlo per Dario Busi». L’ultima asperità di giornata è stata affrontata in solitaria da Gyorgy Szabolcs che è piombato sul traguardo di Serina dopo 4h50’50”. In seconda posizione, replicando il risultato del 2016 e abbassando il crono di oltre tre minuti, si è piazzato Luca Carrara. Sul terzo gradino del podio si è posizionato Clemente Belingheri. Medaglia di legno al campione di Serina Riccardo Faverio e nella top ten il ceco Jan Zemanik, Danilo Brambilla, Maurizio Fenaroli, Giambattista Micheli, Diego Cortinovis e Simone Trussardi.

Il vincitore Szabolcs in uno dei passaggi più impervi (foto Matteo Zanga/organizzatori)

La favorita di giornata non ha deluso le attese, Ingrid Mutter, al suo debutto sulle montagne della Val Serina, ha corso in solitaria per tutti i 39 km tagliando il traguardo vittoriosa in 6h08’24”. Giulia Saggin ha conquistato il secondo posto, che le è valso il titolo di campionessa italiana di specialità. Sul podio è salita anche la beniamina di casa Carolina Tiraboschi, che quest’anno pur non avendo mai gareggiato non ha saputo rinunciare al fascino della Maga. Alle sue spalle, nell’ordine, Emanuela Manzoli, Vittoria Mandelli e Susan Ostano.

Ha regalato emozioni anche la Maga Skyrace nella quale ad imporsi è stato Fabio Bonfanti, plurivincitore della Skymarathon che quest’anno ha deciso di misurarsi nella distanza più breve. Scollinato a Capanna Duemila in ottava posizione, sul monte Grem ha raggiunto il drappello dei battistrada e ha imboccato la salita dell’Alben insieme a Paolo Poli. Con lui è rimasto fino al quarto chilometro della discesa conclusiva, poi ha aperto il gas e ha fatto il vuoto, completando i 24 km in 2h29’42”. Medaglia d’argento per Paolo Poli e bronzo al vincitore 2016 Adriano Ticozzelli. Completano la top ten Luca Rota, Daniele Carobbio (junior), Donatello Rota, Federico Porcelli, Daniel Rondi, Mauro Balzi e Andrea Baroni.

La skyrace in rosa ha incoronato Martina Brambilla, punta di diamante della Carvico Skyrunning, che ha tagliato il traguardo dopo 3h04’37” di gara, seguita da Debora Benedetti e Maria Eugenia Rossi. Nelle migliori dieci Milena Pirola, Helene Papetti, Silvia Boroni, Chiara Cattaneo, Laura Tiraboschi (prima junior), Claudia Stroppa e Lara Birolini.

Prova unica di campionato italiano Csen Outdoor di Skymarathon, la 39 km ha decretato campioni nazionali 2017 Luca Carrara e Giulia Saggin. (Comunicato stampa)

CAGNATI E FINIZIO, LA TRANSPELMO È LORO

Vittoria bis per Luca Cagnati. Dopo essersi imposto lo scorso anno, il bellunese azzurro della corsa in montagna si è ripetuto domenica 3 settembre nell’evento della corsa in montagna proposto dalla Pro Loco Zoldo Alto. Il tracciato della Transpelmo, con partenza e arrivo a Palafavera (Val di Zoldo, Belluno) prevedeva 18 km di sviluppo, per 1.300 metri di dislivello positivo e altrettanti di dislivello negativo, con il tratto più impegnativo tra rifugio Venezia a Forcella Val d’Arcia: 550 metri di dislivello in poco più di 2 chilometri di sviluppo. Cagnati ha fatto gara solitaria fin dai primi metri, arrivando sul traguardo di Palafavera con il tempo di 1h44.43”. Alle sue spalle l’altoatesino di Ortisei Alex Oberbacher, staccato di 2’52”, e il trentino di Predazzo Daniele Felicetti (4’33” il ritardo).

Tra le donne la vittoria è andata alla friulana Anna Finizio (2h20’55”) che ha preceduto la trevigiana Silvia Serafini (2h22’57” per la vincitrice 2016) e la bellunese di La Valle Agordina Anna De Nardin (2’26”38).

Anna Finizio prima a Zoldo Alto (foto organizzatori)

A questa decima edizione della Transpelmo hanno dato vita 670 concorrenti (700 gli iscritti). Tutti messi a dura prova non solo dalle difficoltà  altimetriche e tecniche ma anche dalle condizioni meteo: a Forcella Val d’Arcia (2.476 metri di altitudine) la temperatura era attorno agli zero gradi e la neve sul terreno, caduta durante la sera della vigilia, misurava una quindicina di centimetri.

Luca Cagnati, vincitore: «Oggi sono davvero contento di aver vinto perché non avevo una gran giornata. Fino al rifugio Venezia ho patito tanto, poi sulla salita per arrivare alla forcella Val d’Arcia mi sono sbloccato. Ho corso bene in discesa, nonostante la neve. Proprio a fine discesa ho fatto un capitombolo ma nulla di grave. Devo dire che questa gara anche con la neve ha il suo perché, anzi di più»!

Anna Finizio, vincitrice gara femminile: «Ho fatto una gara in recupero. Sulla prima salita dura ho aumentato il passo e sono rimasta sola. Bella la discesa, tecnica e divertente, con la neve: qualche scivolone ma niente di grave». (Comunicato stampa)

GLI ALTRI VINCITORI

Intenso fine settimana per l’offroad nelle sue varie specialità, vediamo nel dettaglio:

TRAIL

Pergolato Night Trail a Rescaldina (14 km): Matteo Raimondi e Lia Pozzi

Boia che Trail a Besnate (14 km x 1250 metri a coppie): Bollini-Vasi 54’09” e Fall-Cerlini 1h09’03”

Trofeo Arnaldo Colombo a Torino (9 km): Walid Boussad (Cus Torino) 32’11” e Renata Vegelj (Base Running) 38’09”

Bajardo Trail (12 km x 450 metri): Dennis Capillo e Sonia Cassiano

Almana Trail a Sale Marasino (18,8 km x 1.300 metri): Andrea Bottarelli (Gp Pellegrinelli) 1h40’33” e Moira Guerini (Tornado) 2h10’15”

Strafexpedition ad Asiago (58 km x 2.360 metri): Luca Miori 5h14’00” e Asia Noacco 7h45’02”

Strafexpedition ad Asiago (35 km x 1.460 metri): Stefano Fantuz 3h05’54” e Irene Frizzo 4h04’39”

Strafexpedition ad Asiago (23 km): Roberto Poletto 1h52’34” e Cristina Pozzato 2h16’40”

Piancavallo-Cansiglio (42,2 km): Ivan Cudin (Gm Udinesi Uoei) 3h25’21” e Elisabetta Mazzocco (Cimavilla Running Team) 4h10’46”

Piancavallo-Cansiglio (30 km): Denis Mariotto (Atl.Santa Lucia di Piave) 2h29’12” e Manuela D’Andrea (Podisti Cordenons) 2h55’50”

Piancavallo-Cansiglio (21,1 km): Silvano Frattino 1h39’47” e Aljonka Kornjienko (UKR-Atl.Buja) 1h59’59”

Piancavallo-Cansiglio (10 km): Marco Perut (Atl.Aviano) 55’03” e Allegra Bacco (Lib.Mirano) 1h02’01”

Valtolla Trail a Vernasca (25 km x 1.300 metri): Michele Sartori (3T Valtaro) 2h18’00” e Andree Merli (Piacenza Natural Sport) 3h07’14”

Trail della Pietra a Castelnovo ne’ Monti (22 km x 1.300 metri): Fabio Pinelli (Stone Trail Team) 1h44’37” e Manuela Marcolini (Sportinsieme Castellarano) 2h02’48”

Trail della Pietra a Castelnovo ne’ Monti (13 km x 800 metri): Riccardo Gabrini 1h05’18” e Lucia Gregori (Stone Trail Team) 1h24’45”

Trail del Narciso a Rocca di Mezzo (25,5 km x 1.740 metri): Jorge Matias Chazarreta (ARG) 1h46’27” e Yennifer Castro (ARG) 2h02’07”

Cross Trail dei Piani di Pezza a Rocca di Mezzo (10 km x 350 metri): Alessandro Novaria (Sds L’Aquila) 42’31” e Iolanda Ferritti (N.Atl.Isernia) 49’00”

Corri per le Masserie a Sarno (10 km): Prisco D’Arco (Atl.Isaura Valle dell’Irno) e Annamaria Vanacore (Atl.Scafati)

SKYRUNNING

La Via di Annibale Sky Marathon a Usseglio (40 km x 3.300 metri): Stefano Castagneri (Atl.Monterosa) 4h51’29” e Cristiana Follador (Team Aldo Moro Paluzza) 7h22’55”

Sky Speed San Giorgio a Maser (2 km x 300 metri): Filippo Barizza (Atl.Dolomiti Belluno) 12’46” e Carolina Michielin (Tornado) 15’15”

Elefanti Sky Trail a Usseglio (12 km x 1.060 metri): Diego Ras (Atl.Pinerolo) 1h03’01” e Debora Cardone (Asd Valli di Lanzo) 1h16’59”

Rosetta Skyrace a Rasura Valgerola (21 km x 3.100 metri): Gil Pintarelli (Team Crazy Idea/Scarpa) 2h11’40” e Lisa Buzzoni (Team La Sportiva) 2h43’11”

Chilometro Verticale del Magnodeno a Lecco (3,2 km x 1.000 metri): Davide Panzeri 38’02” e Chiara Fumagalli (I Bocia Verano Brianza) 45’14”

CORSA IN MONTAGNA

Il Volo dell’Aquila a Paluzza (11,5 km): Geoffrey Gikuni Ndungu (KEN-Run2gether) 51’58” e Joyce Muthoni Njeru (KEN-Run2gether) 1h06’30”

Trofeo degli Aragonesi a Castrovillari (13 km): Marco Barbuscio (Corricastrovillari) 56’25” e Valentina Maiolino (Corricastrovillari) 1h16’23”