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La Spezia avrà la sua maratona?

di - 02/10/2014

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Domenica scorsa è sfumato il sogno della prima maratona del Golfo dei Poeti, la bella iniziativa, male organizzata, che doveva portare centinaia di podisti – agonisti e amatori – a sfidarsi lungo il suggestivo tracciato di 42 km e spiccioli tra il centro città e le due perle del nostro territorio, Lerici e Portovenere.

Troppo poco il tempo a disposizione, e neppure un organizzatore come la Croce Rossa Italiana, presente sul territorio con centinaia di volontari,poteva farcela. Intendiamoci: l’ente benefico di solito fa benissimo altre attività – principalmente legate al soccorso e all’emergenza – ma nell’ambito sportivo, questa volta, ha fatto fiasco. La fase organizzativa, tanto per cominciare, è partita troppo tardi: i volantini targati Croce Rossa Italiana sono stati diffusi soltanto in primavera in occasione del Vivicittà.

Basti pensare che il calendario podistico mondiale viene stampato e distribuito con almeno un anno di anticipo, a maggior ragione per gare lunghe come le maratone, che richiedono diversi mesi per la loro preparazione. Non hanno salvato l’iniziativa neppure le collaborazioni già assicurate dagli sponsor (tra cui “Le Terrazze” e l’Autorità Portuale) e dalla Fidal per l’omologazione del tracciato, condizioni indispensabili per attrarre atleti di spessore del circuito internazionale e dare il giusto risalto all’evento sportivo.

Riunioni su riunioni (l’ultima appena una settimana fa nell’ufficio dell’assessore Corrado Mori con i vigili urbani, la Prefettura e lo staff tecnico del Comune, per discutere dell’ipotesi maratona 2015) non hanno sciolto i principali dubbi legati all’itinerario e ai problemi di viabilità, con una serie di problematiche logistiche-viabilistiche non da poco: il coinvolgimento della Napoleonica oltre alla necessità di “congelare” il centro città per diverse ore con evidenti ripercussioni sul traffico veicolare, senza contare le interferenze con la stazione croceristica e i pullman turistici.

I niet più decisi quelli arrivati dalla prefettura, che dopo aver temporeggiato parecchio sulle istanze trasmesse dai tre Comuni coinvolti avrebbe in pratica consigliato un ripensamento complessivo dell’itinerario al fine di poter rilasciare le necessarie autorizzazioni. A questo punto forse non sarebbe del tutto sbagliato ripensare la gara e magari optare su una “Trenta chilometri” sulla falsariga di una analoga marcia che si corse per quattro anni consecutivi.

Nella sua prima edizione – anno 1971 – da Tellaro a Portovenere, idem l’anno successivo, mentre nel ’73 e ’74 problemi logistici obbligarono a “tagliare” la tratta Spezia-Lerici, con tappa a Portovenere e Montagna come punto di partenza e di arrivo e il sagrato di San Pietro per la premiazione.

A organizzare con spirito innovativo l’entusiasmo di una famiglia di agenti di viaggio: i fratelli Paolo e Pietro De Franchi, che insieme al padre Angelo (scomparso alcuni anni fa) si buttarono in un’avventura organizzativa senza precedenti a livello nazionale.

Massimo Guerra – Secolo XIX