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La Sportiva Aequilibrium, test a Cima Presanella

di - 13/08/2021

Due giorni di trekking e alpinismo alla Presanella sono stati l’occasione per testare i nuovi scarponi della gamma Aequilibrium La Sportiva.

Axel Haas – Product Specialist dell’azienda ci ha raccontato di questo nuovo ed interessante prodotto.

 

 

Ciao Axel, da cosa è nata l’esigenza di progettare un nuovo scarpone da alpinismo? Nella gamma La Sportiva ne contiamo già parecchi, fra Trango Nepal etc…

Tutti noi frequentatori assidui della montagna ci siamo resi conto che negli ultimi anni è cresciuta la tendenza ad usare scarpe più leggere e orientate all’approach o al trail, piuttosto che scarponi rigidi e pesanti, seppur protettivi e maggiormente adatti a terreni tecnici.

L’obiettivo del reparto Ricerca e Sviluppo era quindi di studiare un prodotto con innovative doti di leggerezza e comfort ma senza compromessi in termini di termicità, impermeabilità, grip, sostegno e protezione. Questo perché già a quote attorno ai 3.000 m, il terreno innevato e le condizioni meteo molto variabili, richiedono comunque di utilizzare una calzatura tecnica.

I progettisti sono quindi partiti a ragionare dalla suola e dal limite che hanno gli scarponi tradizionali. In questi per via del tacco squadrato, durante la camminata, si crea un effetto leva, dovuto al fatto che il punto di appoggio del tallone è molto più indietro rispetto al punto di appoggio del tacco della suola. Questo effetto leva affatica i tibiali e in generale tutti gli arti inferiori.

Si è cercato quindi di progettare un nuovo pacco suola che elimini tale effetto leva e sia in qualche modo ammortizzato, pur restando stabile e resistente.

 

Foto: Marco Melloni

 

Come è fatta questa nuova suola?

La suola ha un involucro esterno in gomma Rubber Guard, un materiale resistente ma più pesante, completamente cavo, riempito all’interno con del PU (poliuretano). Quest’ultimo è più leggero, è dotato di buona ammortizzazione e di una buona memoria di forma, per cui dopo una deformazione torna alla sua forma originaria.

A livello del battistrada (realizzato in Vibram SpringLug Tech), i tasselli che lo compongono, in presenza di una compressione (ad esempio creata dalla protuberanza su una roccia), andranno a comprimere lo strato soprastante in PU, avvolgendo “la protuberanza” e aumentando il grip del battistrada stesso.

Per chiarire il concetto: le scarpette da arrampicata non grippano tanto per una questione di attrito della gomma di cui è fatta la suola ma per la capacità della stessa di accogliere le asperità su cui appoggia. La suola degli scarponi Aequilibrium lavora con questo concetto.

 

Foto: Marco Melloni

 

Parlavamo prima dell’effetto leva degli scarponi tradizionali.

Ecco, il design Double Heel del tallone di questi nuovi scarponi, vede una smussatura dell’angolo dello stesso, atta a portare il punto di contatto della suola direttamente sotto al tallone. Ciò elimina l’effetto leva e aumenta la camminabilità della scarpa, dandoci la sensazione di avere ai piedi una scarpa da approach e non uno scarpone da alpinismo. In discesa inoltre la smussatura del tallone aumenta l’effetto frenante, soprattutto sui terreni morbidi.

 

Foto: Marco Melloni

Anche la parte alta dello scarpone, la tomaia, presenta delle innovazioni?

Si, in generale quelli che sono i contrafforti della tomaia, solitamente posti all’interno, sono stati spostati all’esterno.

Essi, sottolineati dalla colorazione gialla (anteriore) e rossa (posteriore) sono realizzati in TPU con design Ergonomic, danno struttura alla scarpa e hanno anche il compito, frontalmente, di proteggere le dita sia dagli elementi esterni (pietre), sia aumentando il volume interno di questa zona.

Nella zona del tallone invece, il contrafforte in TPU ha anche un design studiato per consentire l’aggancio del rampone semi-automatico.

A livello della caviglia, il design 3D Flex System Evo prevede un malleolo sagomato e linee di piega esterne per agevolare la mobilità della caviglia stessa.

 

Foto: Marco Melloni

 

Una suola dal disegno così irregolare e dalla rigidità non estrema, come lavora con i ramponi?

Abbiamo fatto provare i prototipi degli scarponi ad aziende produttrici di ramponi come Black Diamond, Petzl, Grivel e Camp, chiedendo un test di compatibilità con tutti i loro prodotti e il loro feedback è stato positivo.

 

Gli Aequilibrium sono risuolabili?

Si assolutamente, nel nostro network di risuolatori si può tranquillamente sostituire la suola, anche se siamo sicuri che questo tipo di battistrada, abbinato al PU, si consumi meno di una suola tradizionale.

Sempre a proposito di suola c’è da dire che la versione Aequilibrium TOP GTX è dotata di un sottopiede leggermente più rigido (caricato in fibra di carbonio al posto della fibra di vetro) per lavorare meglio in arrampicata e con i ramponi.

 

Foto: Marco Melloni

 

Aequilibrium non è un solo scarpone è una gamma di scarponi, come si differenziano le versioni?

Abbiamo:

  • Aequilibrium ST GTX
  • Aequilibrium LT GTX
  • Aequilibrium TOP GTX

più le versioni donna per ST e LT.

Tutte e tre le varianti sono accomunate dalla fodera in Gore-Tex Performance Comfort e le prime due dall’allacciatura tradizionale. La versione ST (circa 30g più leggera) ha tomaia sintetica in Nylon da 6,6 mm con zone anti-abrasione Honey Comb Guard, mentre la versione LT ha tomaia parziale in nubuk idrorepellente con passa-lacci rivettati.

La versione TOP GTX infine ha tomaia rivestita da una ghetta anti abrasione in Cordura elasticizzata termo-nastrata chiusa con cerniera e sistema di allacciatura BOA Fit System con rotore interno ad essa e velcro sul collo del piede.

 

Come mai rispetto al G5 il BOA si presenta interno alla ghetta?

Perché si troverebbe troppo in basso rispetto al terreno e quindi troppo esposto agli urti.

 

Foto: Marco Melloni

 

A chi si rivolge lo scarpone Aequilibrium?

E’ stato pensato per l’alpinismo sulle alpi, 3.000 m di quota, 4.000 m in estate. Certo non ha la termicità di un G5 ma siamo vicini ad essa, con una versatilità però che consente di sfruttarlo senza nessun fastidio su un trekking di avvicinamento dalla bassa quota. La versione TOP GTX, che combina una ghetta protettiva alla compatibilità con il rampone semi-automatico, si presta anche all’uso su una nord.

Aequilibrium è uno scarpone per tutti, doti più spinte di leggerezza ed essenzialità non avrebbero incontrato le esigenze degli utilizzatori che non sono atleti.

 

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Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.