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L’avventura speciale dell’Alvi Trail

di - 22/06/2017

Una bellissima avventura, l’Alvi Trail, ben 317 km di corsa per 14.000 metri di dislivello articolati in 8 tappe, con epicentro Porto Venere (SP). Un’avventura dal sapore agonistico in quanto la gara era valida quale Campionato Italiano Iuta, ma i suoi significati andavano ben oltre, per una settimana da vivere di corsa ma soprattutto in comune, condividendo fatica, sudore e paesaggi straordinari.

Un’avventura che ha avuto per protagonista anche Katia Figini, la famosa ultramaratoneta che su Facebook ha voluto condividere le sue emozioni: “Ancora una volta sono riuscita ad aprire il mio striscione Run for Women, no alla violenza sulle donne. Questa volta supportata da uno splendido uomo.?Ero partita con l’idea solo di finirla visto che non avevo mai fatto tutti quei km. Non ero in condizioni fisiche ottimali (costola incrinata, spalla lussata, tendine tibiale mezzo liso…), ho stretto i denti e ho pensato alla gara in altro modo… Beh l’Alvi non è, in effetti, una gara, è un vero e proprio viaggio meraviglioso dove si scoprono posti fantastici, gente adorabile e ancora una volta il piacere di attraversare un territorio con testa, gambe e tanta passione. Tutto si può fare, basta crederci! Una gara da fare almeno una volta nella vita! Ps alla fine il mio tesoro è riuscito a fare un terzo posto pure nell’ultima tappa singola senza mai aver fatto più di 50 km in vita sua”.

Ancora un successo di prestigio per l’ultramaratoneta Katia Figini (foto organizzatori)

Per la cronaca, Katia Figini si è aggiudicata la corsa in 54h57’ davanti a Emanuela Marzotto e Raffaella Scotto Busato in 69h20’. Pari merito in campo maschile con Mauro Giraudo e Paolo Piano in 38h26’, terzo Marco Kanobelj in 45h29’. In 20 gli atleti che hanno completato tutto il chilometraggio.

La Scotto Busato e la Marzotto, finite sul podio dell’Alvi Trail (foto organizzatori)