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L’Etiopia fa festa a Tokyo

di - 24/02/2015

La Tokyo Marathon ha inaugurato il 2015 delle World Marathon Majors, offrendo molti spunti d’interesse e regalando una nuova soddisfazione all’Etiopia che per la prima volta fa doppietta nella principale maratona giapponese, caratterizzata da freddo e pioggia che hanno inficiato le prestazioni cronometriche. Il passaggio alla mezza maratona era affrontato con un gruppo folto in 1h03’08”. Al 35° km c’erano ancora 4 atleti davanti, fra cui il campione uscente Dickson Chumba (Ken), che dopo un paio di km rimaneva solo con l’etiope Endeshaw Negesse. I due erano ancora in corsa per il primato della gara stabilito dallo stesso Chumba in 2h05’18”, ma gli ultimi 2 km erano molto lenti con il kenyano che crollava. Vittoria quindi a Negesse in 2h06’00” con 33” sul campione olimpico e mondiale, l’ugandese Stephen Kiprotich finalmente convincente anche in una grande classica, segnando il suo nuovo personale e battendo in volata Chumba. Quarto posto per Shumi Dechasa del Bahrain che con 2h07’20” scende per la quarta volta consecutiva sotto le 2h08’. Bene anche il giapponese Masato Imai che chiudendo settimo e migliorandosi fino a 2h07’39” stacca il biglietto per i Mondiali. Tutti i primi 12 sono finiti sotto la soglia delle 2h10’.

Anche l’olimpionica Tiki Gelana (Eth), alla ricerca di un rilancio dopo due anni bui, ha lanciato segnali importanti finendo terza in 2h24’26”, tempo che non otteneva da allora. La Gelana è rimasta in testa fino al 30° km, quando la sua connazionale Mare Dibaba, arrivata a Tokyo in prossimità della gara per problemi di traffico aereo, s’involava per andare a vincere in 2h23’15” davanti alla kenyana Helah Kiprop in 2h24’03”. Sotto le 2h27’ anche le kenyane Selly Kaptich Chepyego, al suo esordio chiuso in 2h26’43” e Flomena Cheyech Daniel in 2h26’54”.

Alla Zurich Maraton de Sevilla in Spagna debutto vittorioso sui 42,195 km per il kenyano Lawrence Cherono in una gara impostata su un ritmo non impossibile, con passaggio alla mezza in 1h04’00” di un gruppo di nove concorrenti tutti africani. Al 25° km Cherono ha anticipato l’uscita di scena delle lepri andando all’attacco seguito dal connazionale Jafred Chirchir Kipchumba, che però dopo 30 km era costretto a lasciar andare il rivale che teneva un ritmo inferiore ai 3 minuti a km. Cherono, ancora in corsa per il record della gara, rallentava vistosamente nel finale per chiudere in 2h09’40” precedendo Kipchumba di 46”, terza posizione per l’altro kenyano Bernard Kipkorir Talam che abbatteva di tre minuti il personale in 2h11’33”. Nella prova femminile lotta a tre fra l’etiopoe Abebech Bekele, la kenyana Mercy Jelimo e la portoghese Filomena Costa, che dopo 28 km allungava sulle due rivali kenyane per andare a vincere in 2h28’01” con un miglioramento di oltre tre minuti che le vale il passaporto iridato per Pechino. Progresso cronometrico anche per la Bekele, seconda in 2h33’49” davanti alla Jelimo in 2h34’52”.

Il vincitore Lawrence Cherono; sopra, l'arrivo di Negesse a Tokyo (foto organizzatori) Il vincitore Lawrence Cherono; sopra, l’arrivo di Negesse a Tokyo (foto organizzatori)

Tappa dello Iaaf Cross Country Permit ad Acoteias in Portogallo per l’Almond Blossom Cross Country con la gara femminile tutta europea che ha entusiasmato i presenti con la polacca Dominika Nowakowska che ha preso l’iniziativa dopo metà gara per andare a vincere in 14’51”, immediatamente seguita dalla lettone Jelena Prokopcuka, reduce dal podio conquistato alla Osaka Women Marathon, che ha mancato l’occasione per fare tris di vittorie nella prova lusitana. Terza l’olandese Andrea Deelstra a 14”mentre la gara maschile ha visto il successo a sorpresa del moldavo Roman Prodius, primo sugli 8,2 km del percorso con un decisivo allungo nel km finale per andare a vincere in 24’18” con 9” di vantaggio sull’olandese Tom Wiggers. In terza posizione il locale Ricardo Mateus a 54”.

L'attacco della Nowakowska che stacca la Prokopcuka (foto organizzatori) L’attacco della Nowakowska che stacca la Prokopcuka (foto organizzatori)

Sempre per il cross, assegnati a Barranquilla in Colombia i titoli panamericani dove il successo è andato allo statunitense Maksim Korolev che ha coperto i 10 km in 28’21” staccando di 10” il brasiliano Gilberto Lopes, terzo il connazionale Augustus Maiyo a 13”. Korolev che aveva chiuso solo sesto i campionati nazionali, sarà una delle punte della formazione statunitense ai Mondiali di Guiyang, formazione che si è aggiudicata l’oro a squadre a Barranquilla davanti a Ecuador e Colombia. Nella gara femminile successo per la primatista nazionale peruviana dei 10000 metri, Gladys Tejeda allenata dal famoso ex maratoneta messicano Rodolfo Gomez, che ha fermato i cronometri sui 7 km in 21’18” staccando di 15” la statunitense Kellyn Taylor, consolatasi con l’oro a squadre davanti a Canada e Perù.