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L’Etiopia fa il pieno in maratona

di - 20/01/2015

Tra strada e cross l’ultima domenica ha regalato grandi emozioni da ogni parte del mondo. Il calendario dello Iaaf Road Label prevedeva la 43esima edizione della Chevron Houston Marathon, dominata dai corridori etiopi. Dal punto di vista tecnico ha assunto maggior rilievo la prova femminile dove Yebroual Melese ha colto la seconda prestazione di sempre nella gara texana. La Melese è uscita vincente da quella che ben presto si è trasformata in una maratona nazionale etiope, con cinque atlete dello stesso Paese davanti. 1h12’43” il tempo alla mezza con in testa Sechale Dalasa, seconda lo scorso anno a Toronto. Dopo il 30° km ha provato lo strappo Biruktayit Degefa Eshetu, guadagnando un margine di 14” su Guteni Shone che al 35° si è riaccodata. A quel punto però da dietro è rinvenuta Yebroual Melese che superava le connazionali per andare a vincere in 2h23’23” di oltre tre minuti meglio del suo precedente personale. Grandi prove anche per la Shone con 2h23’32” e la Eshetu con 2h23’51”. Sotto le 2h30’ anche Sechale Daklassa Adugna (2h27’12”), Fatuma Sado (2h28’27”) e l’americana Kellyn Johnson,autrice di un notevole 2h28’40”, davanti all’ex campionessa nazionale della mezza Serena Burla, in 2h31’46”. In campo maschile la gara è vissuta per 30 km su un folto gruppo di testa, passato alla mezza in 1h03’20”. Al 30° km in 1h31’06” Birhanu Gidefa aveva 6” su Debebe Tolossa, mentre da dietro iniziata la sua azione il campione uscente Gebo Burka che si portava al comando, ma nei 400 metri finali Gidefa aveva un grande finish che loportava a vincere in 2h08’03”, suo nuovo primato personale con 9” su Burka e 1’04” suTolossa, mentre quarto era il kenyano Dominic Ondoro in 2h09’40”.

A Houston l’attenzione dei locali era però dedicata soprattutto alla mezza maratona, valida quale campionato nazionale dove tutti si attendevano l’ennesimo successo del vincitore dell’ultima Boston Marathon Meb Keflezighi che ha però trovato un avversario irriducibile nell’ex messicano Diego Estrada, capace di conquistare il titolo in un probante 1h00’51”, terzo tempo di sempre per uno statunitense. Seconda piazza per Jared Ward in 1h01’42”, terzo l’ex etiope Girma Mecheso in 1h02’16” con Keflezighi a 2”. Nella gara femminile prima Kim Conley che in 1h09’44” unisce il titolo sui 21,097 km a quello sui 10000 in pista, stabilendo il secondo tempo nazionale di sempre, ma dietro di lei grandi prestazioni anche per Brianne Nelson in 1h10’16” e Janet Bawcom in 1h10’46”.

Dagli Usa ci spostiamo in India per la 12^ edizione della Standard Chartered Mumbai Marathon, uscita non senza sorpresa da un paio d’anni dal calendario Iaaf. Anche qui vittoria etiope con il debuttante Tesfaye Abera che in 2h09’44” ha superato il più accreditato connazionale Dereje Debele che si è piazzato in seconda posizione in 2h10’29” ed il Campione del Mondo di maratona 2007, il kenyano Luke Kibet Bowen terzo in 2h10’54”, tempo che non ottreneva da sette anni. Delusione in casa kenyana per la prestazione del campione uscente, Evans Ruto che si è dovuto accontentare del 10° posto in 2h18’16”. Fra le donne bis a distanza di dodici mesi per l’etiope Dinknesh Mekash Tefera con il crono di 2h29’58”, sul podio con lei sono salite le due connazionali Kumeshi Sichala seconda in 2h30’53” e Marta Megra terza in 2h31’43”.

Tesfaye Abera al traguardo di Mumbai; in alto, il vincitore di Houston Birhanu Gidefa (foto organizzatori) Tesfaye Abera al traguardo di Mumbai; in alto, il vincitore di Houston Birhanu Gidefa (foto organizzatori)

Dalla maratona alla mezza e alla grande prestazione del kenyano Vincent Yator che in Spagna, alla 26esima edizione della Mitja Maratò Internacional Vila de Santa Pola ha colto con 1h00’15” la miglior prestazione mondiale dell’anno, staccando di oltre un minuto il connazionale Justus Kipkogei Kangogo e di 1’49” John Kipkorir Mutai. Kenya protagonista anche fra le donne con Georgina Ronio che si è aggiudicata la corsa in 1h11’02” staccando di 57” la connazionale Ednah Kimaiyo,lontanissima la terza, la russa Anastasia Kushnirenko a 5’54”.

Restiamo in Spagna per la 33esima edizione del Cross Internacional de Italica, valido per lo Iaaf Cross Country Permit che ha confermato l’ottimo momento di forma dell’eritreo Teklemariam Medhin, riuscito nell’impresa di aggiudicarsi la gara alle porte di Siviglia, cosa che era mancata anche al suoi illustre connazionale Zersenay Tadese, secondo nel 2008. Sotto la pioggia battente Medhin ha stroncato a 850 metri dal traguardo la resistenza del campione uscente, il numero uno mondiale dei 3000 siepi Jairus Birech (Ken) per chiudere i 10,8 km del percorso in 32’37” con 11” sul rivale, terza piazza per l’ugandese Timothy Toroitich a 22”, al suo settimo podio consecutivo in una classica iberica e che ora torna in patria per preparare l’assalto al podio iridato. Fuori dal podio l’altro kenyano Paul Tanui a 31” e il giovane ugandese Joshua Cheptegei a 42”. Splendida sfida anche fra le donne, sfida tutta kenyana con la campionessa mondiale Emily Chebet che nel finale ha ripreso la connazionale Mercy Cherono, bronzo iridato sui 5000 per chiudere in 27’15” (la distanza era di 8 km) con 19” sulla rivale, terza Mimi Belete del Bahrain a 23”. 

Emily Chebet prima al Cross de Italica (foto organizzatori) Emily Chebet prima al Cross de Italica (foto organizzatori)