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Lisbona, Farah fa suo l’europeo della mezza

di - 24/03/2015

La domenica dello Iaaf Road Label, a parte la Maratona di Roma condizionata dalle condizioni climatiche, ha vissuto la grande emozione del record europeo sulla mezza offerto dalla EDP Lisbon Half Marathon e in particolare dal pluriolimpionico britannico Mo Farah, che ha fatto il suo ritorno in grande stile alle prove su strada. Farah ha chiuso la sua gara sui 21,097 km in 59’32” abbassando di 20” il precedente primato dello spagnolo Fabian Roncero, stabilito nell’ormai lontano 2001. Il britannico ha mantenuto i nervi saldi per tutta la durata della gara,la cui costruzione strategica era stata rivoluzionata dalla fuga a due dei kenyani Micah Kogo e Stephen Kibet, andati all’attacco a metà gara. Farah ha iniziato a risalire per riagganciarsi ai due all’altezza del 18° km per poi rimanere insieme a Kogo, suo compagno di allenamento,passando ai 20 km in 56’27” (altro primato europeo per Farah sempre inferiore al tempo di Roncero) per poi battere il rivale negli ultimi 100 metri. Il britannico ha speso tutte le energie rimastegli, accasciandosi al suolo appena passato il traguardo, una caduta che gli ha lasciato qualche abrasione a ricordo.Il bilancio del britannico sulla distanza è ora di 4 vittorie e due piazze d’onore nelle sei gare disputate. Kogo chiude con un probante 59’34”, mentre anche Kibet scende sotto l’ora in 59’55”,quarto l’etiope Guye Adola in 1h00’45”. Di buon livello, anche se non pari tecnicamente alla prova maschile, anche la gara delle donne vinta dalla kenyana Rose Chelimo in 1h08’22” davanti alla portoghese Sara Moreira (1h09’18”) e all’altra kenyana,la favorita della vigilia Priscah Jeptoo in 1h09’21”.

Record della gara frantumato, com’era nelle previsioni, alla New Taipei City Wan Jin Shi Marathon, entrata per la prima volta nel circuito Bronze, dove il kenyano Eliud Barngetuny, omonimo del grande specialista delle siepi, ha abbassato il primato di oltre 4 minuti, chiudendo in 2h13’14”. Il kenyano ha operato il suo forcing dopo il 30° km per andare a cogliere la sua terza vittoria dopo quelle del 2013 a Salisburgo e Lione. La gara è vissuta sulla fuga iniziale dei kenyani Josphat Chobei e Hosea Kosgei, raggiunti da Barngetuny e dall’altro kenyano Samuel Kalya a metà gara, passata in 1h05’58”; all’attacco del vincitore inizialmente ha resistito solo Chobei, che al 35° km accusava però già 25” di distacco, e all’arrivo il divario era salito a 2’37”, terzo Kalya a 5’16”. Successo kenyano anche fra le donne con Gladys Kipsoi, prima in 2h39’32” davanti all’etiope Tigist Teshome Ayanu in 2h41’31” e alla connazionale, favorita della vigilia, Ruth Wanjiru in 2h42’18”.

L'arrivo di Barngetuny a Taipei; sopra, un sorpreso Farah dopo il traguardo e il record europeo (foto organizzatori) L’arrivo di Barngetuny a Taipei; sopra, un sorpreso Farah dopo il traguardo e il record europeo (foto organizzatori)

Fra le altre prove al di fuori del calendario Iaaf Road Label, spicca la la 13^ edizione della 10 km Villa De Laredo, vinta dall’etiope Dawi Fikadu Amasu con il tempo di 28’04”, secondo miglior tempo al mondo stagionale del 2015, davanti al kenyano Joseph Kitur in 28’17” e al connazionale Bekele Shiferaw in 28’20”. Ancora una grande prestazione fra le donne della marocchina Malika Asahssah che si è migliorata fino a 31’00”, suo nuovo primato personale e migliore prestazione mondiale stagionale del 2015, tempo che era già suo dopo la prestazione di Taroudantcon 31’30”. Nettamente staccate le spagnole Azucena Diaz Calvo,a 2’27” e Paula Gonzalez Berodja a 2’59”.

Grandi prestazioni anche nella decima edizione della Venloop Half Marathon, disputata a Venlo in Olanda, dove il kenyano Alfers Lagat ha vinto con il nuovo primato del percorso di 1h00’33”, quasi un minuto meno del tempo del connazionale Stephen Chelimo nel 2009. Lagat ha preceduto il connazionale Ezrah Sang in 1h00’36” e l’eritreo Nguse Amlosom terzo in 1h01’18”. Primo posto fra le donne per la kenyana Jane Moraa con il tempo di 1h10’41”, seconda posizione per l’etiope Nedi Bekele in 1h12’29” e terzo posto per la kenyana Mary Njoki Wanjiku in 1h14’14”.