Pubblicità

L’Ultraendurance di The North Face ai piedi della nostra tester

di - 17/10/2016

the-north-face-ultraendurance_statiche

Nel numero di 4Running di ottobre/novembre che trovate in edicola potete leggere la recensione delle scarpe The North Face Ultraendurance provate da uno dei membri del nostro test team. Abbiamo avuto modo di mettere alla frusta anche la versione da donna e ci ha pensato una macinatrice di chilometri come Anna Maino. Conosciamo intanto meglio le Ultraendurance.

the-north-face-ultraendurance_3

LA PAROLA ALL’AZIENDA
Leggere ma resistenti, le Ultraendurance forniscono supporto superiore su terreni irregolari grazie alla tecnologia di stabilità del tallone Ultra Protect Cradle. Elevata protezione, solidità ma allo stesso tempo flessibilità sono invece il risultato della tecnologia ESS Snake Plate a salvaguardia dell’avampiede. Nella tomaia sono previsti inserti di supporto sul mesopiede saldati in TPU (stesso materiale del puntale) e pelle scamosciata. La linguetta a soffietto impedisce inoltre l’ingresso di detriti. La suola Vibram Megagrip fornisce una trazione durevole e aderente in tutte le condizioni.
Peso dichiarato: 626 g al paio
Drop: 8 mm
Prezzo: 130 euro

the-north-face-ultraendurance_suola

TEST DI ANNA MAINO 
Peso rilevato: 266 g (38 EU, 5 UK, 7 US)
Design: non particolarmente innovativo, è comunque connotato da apprezzabili colorazioni e contrasti tra la tinta della tomaia e le righe colorate che sottolineano i fori delle stringhe.
Finiture: robuste e precise, con cuciture minimali e pelle scamosciata sul metatarso. È una scarpa da corsa in montagna che offre una guida stabile e trazione senza precedenti.
Chiusura: si riporta una buona sensazione di piede fermo e saldo grazie ai lacci piatti e ben proporzionati come lunghezza; la linguetta è a soffietto per la protezione dai detriti del percorso.
Impatto iniziale/setup prima uscita: dà l’idea di una scarpa tecnica perché offre una buona stabilità al piede in montagna e risulta particolarmente leggera e ben tollerata anche sulle lunghe distanze.
Comfort: piacevole fin dal primo utilizzo e pure dopo parecchie uscite in montagna, sopporta molto bene terreni anche particolarmente tecnici e discese impegnative. Il piede è sicuro e non subisce grossi traumi nella fascia plantare perché questa è ben protetta dalla suola Vibram.
Traspirabilità: i tessuti leggeri impiegati sulla tomaia aiutano a regolare la temperatura corporea.
Grip: ottima combinazione di leggerezza, flessibilità e protezione grazie alle suole di protezione Vibram con battistrada aderente, per una trazione aggressiva sotto i piedi durante la carica in salita, e un’ottima ammortizzazione dell’intersuola.
Stabilità: la suola Vibram è snella e per nulla alta; essendo ben distribuita su tutta la pianta, fa in modo di dare molta stabilità alla scarpa.
Deformabilità: giusta. La scarpa si adatta alla spinta del piede, ma poi ritorna in posizione dopo l’uso. Non sono state riscontrate particolari deformazione della suola.
Protezione: caratteristica protezione zonale solo dove serve, nel tallone e in punta. La serie Ultra offre impatto critico e protezione del piede eliminando l’eccesso di peso per prestazioni senza pari su ogni terreno.
Capacità di ammortizzare: nonostante l’intersuola sottile, è buona. Questa scarpa è da consigliare in montagna su sentieri impegnativi e non, sia per corse in montagna di endurance sia per percorsi piu’ tranquilli, dove semplicemente serve un buon grip della suola.
the-north-face-ultraendurance_2
TEST IN PILLOLE
Criticità: nessuna.
Qualità principali rilevate: leggerezza e robustezza allo stesso tempo, comodità della calzata e affidabilità sul piede.
Consigliata per: trail di media e breve durata, su terreni scoscesi e anche prati in salita, su terreni montani in generale. È comunque adatta sia per il running che per il trekking.