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Marcell Jacobs, storia di un dente per correre più veloce

di - 12/04/2022

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Un dente in meno per correre più veloce: la recente decisione del Campione Olimpico Marcell Jacobs riaccende i riflettori sul rapporto fra occlusione, postura e performance sportiva.

1 dente in meno fa la differenza?

Un dente in meno può fare la differenza nel delicato equilibrio di un atleta olimpico.

Come avvenuto con Marcell Jacobs, proteso nel continuo miglioramento di prestazioni di eccellenza, nelle quali anche una frazione di secondo rappresenta un fattore di svolta.

La decisione di Marcell Jacobs

A dimostrarlo è la decisione del campione mondiale di corsa, che su suggerimento del suo Coach e del suo team di esperti, si è fatto estrarre un dente del giudizio per riequilibrare le frequenze tra la gamba sinistra e quella destra. Una vicenda che riporta in primo piano il rapporto tra occlusionepostura e performance sportiva anche per atleti non professionisti. Un aspetto potenzialmente migliorabile grazie all’utilizzo di un semplice bite su misura, una placca in resina acrilica dura, da indossare su una delle due arcate dentali.

La parola all’esperto

Clotilde Austoni, Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica

«Marcell Jacobs è diventato campione olimpico dei 100 metri piani e della staffetta 4×100 metri, conquistando ori storici. Sappiamo come durante l’attività sportiva anche una minima variazione di equilibrio possa tradursi in variazioni dell’intensità della forza e capacità di coordinazione: su questi presupposti si basa la scelta di estrarre il dente del giudizio che avrebbe interferito con l’equilibrio dell’atleta. Tuttavia, il dente del giudizio non è un nemico assoluto: non solo toglierlo non garantisce un miglioramento delle prestazioni, ma se questo è lo scopo, la sua estrazione deve essere attentamente valutata perché potrebbe alterare l’equilibrio occlusale e quindi dare il risultato opposto”

Tutti i vantaggi dei bite per gli sportivi come Marcell Jacobs

Durante una gara la concentrazione e la tensione scatenano il rilascio di adrenalina che porta inconsciamente l’atleta a serrare i denti. Con conseguente tensione ai muscoli masticatori. L’utilizzo di un bite, non impedisce di stringere i denti ma serve a rilassare i muscoli della masticazione, prevenendo dunque nel tempo gli scompensi muscolari che espongono ad un maggior rischio di infortuni.

 “Sempre più spesso gli sportivi, anche non professionisti, indossano un bite su misura durante gli allenamenti e le competizioni. Lo scopo è quello di bilanciare l’occlusione e aumentare il rendimento della performance. Infatti, quando si è concentrati si tende a serrare i denti e questo causa un dispendio inutile di energie e provoca nel tempo tensioni e dolori muscolari”, prosegue l’odontoiatra.

In che modo i bite possono migliorare la prestazione sportiva, in gara e non?

  • Favoriscono la postura corretta
  • Migliorano il rendimento
  • Aumentano la concentrazione
  • Riducono il rischio di infortuni
  • Proteggono i denti dall’usura

Come funziona il bite su misura?

Il primo step per realizzare un bite su misura è rilevare le impronte della dentatura del paziente.

Una volta confezionato, viene regolato dal dentista in modo da bilanciare l’occlusione. Il passo successivo consiste nell’indossare il bite durante l’attività sportiva, sia di allenamento che di gara, ed eventualmente procedere con la sua regolazione in funzione della risposta prestazionale. Va sottolineato, infine, che se l’atleta soffre di bruxismo – ovvero digrigna o serra i denti abitualmente, non solo sotto stress – indosserà il dispositivo anche di notte. All’utilizzo del bite è utile associare anche il supporto di un fisioterapista specializzato che, all’occorrenza, interverrà con tecniche manuali e posturali per migliorare l’aspetto muscolare e strutturale dell’atleta.

A proposito di “The Smiling Doctor” …

Clotilde Austoni é Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica c/o Servizio di Odontostomatologia – IRCSS Galeazzi – Università degli studi di Milano.

Si occupa prevalentemente di Odontoiatria Estetica, Protesica e Chirurgia Orale. Con una particolare specializzazione nel trattamento e prevenzione di casi con usura dentale, bruxismo, erosioni dentali e perdita di dimensione verticale. La capacità di ascolto e l’empatia sono le qualità che hanno fatto conquistare alla Dottoressa Austoni il soprannome di «The Smiling Doctor». Una “Professionista del Sorriso”, in grado di abbinare a competenze specialistiche di alto profilo la capacità di conquistare la fiducia del paziente, entrando in sintonia con ogni persona.

Vuoi avere un consulto?

Clotilde Austoni riceve in Via della Spiga 20, a Milano (https://www.clotildeaustoni.com)

 

 

 

 

Daniele Milano: spirito di montagna, anima sportiva. Nato in Valle d’Aosta circa cinquant’anni fa, Daniele cresce immerso nella natura e nello sport. Prima lo sci alpino, poi l’atletica leggera: il movimento è da sempre il suo linguaggio. Negli anni ’90, la svolta. Lo snowboard lo conquista completamente — non solo come rider, ma come narratore del mondo snow. Coordina Snowboarder Magazine, collabora con testate specializzate e guida la direzione di Onboard Magazine. Dal 2003 è anche una presenza fissa nell’evoluzione dell’Indianprk snowpark di Breuil-Cervinia. Tra penna, neve e sentieri. Maestro di snowboard e telemark, dal 2015 è il cuore editoriale di 4running magazine, dove racconta il trail, l’anima del running, il gesto sportivo come espressione di equilibrio. Correre è il suo modo di essere. Dai campi di atletica vicino casa ai boschi della Valle, per poi trasferirsi a Milano. Oggi vive tra città e montagna, ma è sempre fedele al suo credo: “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri.”