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Mental coach: Gli obiettivi nell’allenamento

di - 04/03/2022

mental coach

Abbiamo chiesto al nostro Mental coach, Roberto Greco qualche suggerimento per definire e raggiungere i nostri obiettivi.

Gli atleti di alto livello 

Se c’è una cosa che caratterizza gli atleti di alto livello è l’aver costantemente chiari i propri obiettivi. Ogni singolo successo, grande o piccolo che sia, inizia sempre dalla definizione di mete efficaci. Il motivo è molto semplice. Decidere cosa si vuole ottenere, in quanto tempo e con quale strategia, dirige l’attenzione, accresce la motivazione, l’autoefficacia, la perseveranza, quindi la possibilità di successo. Ecco perché chiunque punti a migliorare la propria prestazione dovrebbe dedicare del tempo a definire i propri obiettivi. 

Quali obiettivi?

Ci sono però obiettivi e obiettivi. Prima di tutto un obiettivo può essere a breve, a medio o a lungo termine. È fondamentale fare un uso di tutti e tre, ma il mio consiglio è quello di iniziare a porcene a breve termine. Questi obiettivi, avendo una scadenza ravvicinata, aumentano in modo significativo la nostra motivazione, dandoci la possibilità di sperimentare con maggiore facilità la “vittoria”, creando di conseguenza la spinta al raggiungimento di un nuovo goal.

Obiettivi sportivi

In ambito sportivo un obiettivo, poi, può essere tecnico, atletico oppure mentale. Sappiamo bene quanto sia fondamentale nel running curare con la stessa attenzione tutte e tre queste componenti. Infine, un obiettivo può essere di prestazione, di risultato, oppure di processo.

  • Gli obiettivi di prestazione sono legati alla capacità dell’atleta di fornire una determinata performance a livello tecnico oppure a livello atletico. Il raggiungimento di questa tipologia dipende solo ed esclusivamente dall’atleta stesso. Un obiettivo di prestazione può essere il correre una determinata distanza in un tempo definito, oppure il sollevare uno specifico quantitativo di pesi, o ancora compiere correttamente un gesto tecnico.
  • Gli obiettivi di risultato, invece, non sono nient’altro che il posizionamento all’interno di una classifica di una competizione. Il loro raggiungimento dipende da molteplici fattori: non è sufficiente, infatti, la sola prestazione dell’atleta, ma gioca un ruolo fondamentale anche quella degli avversari. Raggiungere un obiettivo di risultato non vuol dire obbligatoriamente aver fatto una buona prestazione, come fare una buona prestazione non è sinonimo di risultato soddisfacente.
  • Infine ci sono gli obiettivi di processo e rappresentano le azioni concrete che un atleta può svolgere per accrescere un’abilità o raggiungere uno specifico traguardo.

Il modello Smarter coniato da Roberto Greco, nostro Mental Coach

Sono tanti gli aspetti da tenere in considerazione se si vuole definire efficacemente un obiettivo, e il modello SMARTER può aiutarci a farlo.

Come nasce?

Fu nel 1954 che l’economista Drucker, nel suo libro “The Practice of Management”, propose un primo modello per definire obiettivi efficaci creando l’acronimo SMART. Ma a partire dagli anni ’80 sono numerose le modifiche e gli ampliamenti che diversi autori hanno apportato a questo modello. Nei miei percorsi da Mental Coach utilizzo una versione che, rispetto all’originale, ha subito qualche modifica ed è stata arricchita da due lettere, la E e la R. 

 

S – SPECIFIC (Specifico)

Il primo importante step per rendere un obiettivo efficace, nei miei percorsi da Mental Coach, è verificare che questo sia specifico, chiaro e concreto. Un obiettivo specifico deve rispondere a queste 5 domande:

  • Chi? Questa domanda ci serve a capire chi sono, oltre a noi, le persone coinvolte nel nostro percorso di raggiungimento dell’obiettivo.
  • Cosa? Definire nel modo più dettagliato possibile ciò che vogliamo ottenere ci permetterà di rendere anche le nostre azioni più dettagliate.
  • Quando? La definizione delle tempistiche ha, all’interno dell’acronimo, un proprio spazio, ma è importante definire fin da subito un intervallo temporale in cui inserire il nostro obiettivo.
  • Dove? Quali sono i luoghi e gli spazi rilevanti per il raggiungimento del tuo obiettivo?
  • Perché? Che cosa ti spinge a voler centrare il tuo obiettivo? Quali le tue motivazioni? Perché l’obiettivo che ti sei posto è così importante per te?

 

M – MEASURABLE (Misurabile)

Un obiettivo efficace deve essere misurabile, definendo dei parametri specifici di misurazione che permettano di specificare il “cosa” si intende misurare e il “come” si intende misurarlo. Avere un’unità di misura di riferimento renderà più semplice la misurazione dei progressi fatti, ma in caso contrario è possibile farlo comunque stabilendo delle scale di misurazione soggettiva.

 

A – ACHIEVABLE (Attuabile)

L’obiettivo deve avere un adeguato livello di sfida rispetto alle competenze percepite e possedute. In questo modo l’atleta sarà motivato a impegnarsi e sacrificarsi per raggiungerlo. Un obiettivo troppo semplice stimolerà poco e porterà l’atleta ad annoiarsi, mentre uno da lui percepito irraggiungibile lo indurrà a vivere uno stato di ansia.

 

R – RELEVANT (Rilevante)

Impegnarsi nel raggiungimento di un obiettivo vuol dire sacrificio e fatica. Questo è il motivo per cui un obiettivo, per essere efficace, deve essere percepito dall’atleta come rilevante. Maggiore sarà l’importanza che esso darà all’obiettivo, maggiore saranno l’impegno e la dedizione che metterà in campo. 

 

T – TIME BASED (Temporizzabile)

Tutti gli obiettivi efficaci hanno bisogno di una tempistica ben precisa. È necessario definire uno spazio temporale su cui concentrarsi e una data entro la quale l’obiettivo deve essere realizzato. Stabilire una tempistica corretta ci permetterà di usare al meglio il nostro tempo e le nostre risorse, garantendoci successo ma anche benessere.

 

E – ECOLOGICAL (Ecologico)

Nei miei percorsi da Mental Coach, sostengo sempre anche questo caposaldo. Il percorso che porterà al raggiungimento dell’obiettivo deve essere coerente con la cultura, l’identità e i valori di chi se lo pone. Nello stabilire un obiettivo efficace è necessario considerare le conseguenze e l’impatto che questo potrà avere sull’atleta e sulle persone che lo circondano.

 

R – RECORDED (Registrato)

Con il termine “registrare” s’intende scrivere nero su bianco. Quando scriviamo, i nostri obiettivi prendono forma, passano dalla consistenza astratta a quella concreta. È questa la più grande differenza tra un sogno e un obiettivo. Un obiettivo scritto ha il vantaggio di essere ricordato con maggiore facilità e responsabilizza il soggetto a proseguire il percorso per il suo raggiungimento.

Definire degli obiettivi efficaci è il primo passo per aumentare le possibilità di successo. Il modello SMARTER può facilitarci il compito e dedicare attenzione e tempo a questa fase ti garantirà un bel vantaggio!

A cura del dott. Roberto Greco (Psicologo dello Sport) | foto: Unsplash

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.