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Meucci, a Otsu per fare esperienza

di - 26/02/2015

La prima domenica di marzo segnerà il ritorno in gara di Daniele Meucci, il campione europeo di Maratona, oro continentale, nell’agosto scorso, in una indimenticabile mattinata zurighese. L’appuntamento, per il pisano dell’Esercito,  è fissato dall’altra parte del globo, a Otsu, in Giappone, dove correrà la Maratona di Lake Biwa Mainichi, prova molto tecnica e solitamente veloce (è una IAAF Gold Label). Otsu, segnalazione statistica, è nota in Italia per essere stata la sede del primato nazionale stabilito, nel marzo 2001 da Giacomo Leone (2h07:52), crono superato poi due volte da Stefano Baldini, fino al 2h07:22 (Londra 2006) dell’attuale record italiano. “La preparazione è andata abbastanza bene – racconta dal Giappone Meucci – anche se nella prima settimana passata in Kenya con il gruppo di Claudio Berardelli, nel Rosa Team, ho subito qualche problema di salute, complice probabilmente anche il lungo viaggio aereo. Un malanno di stagione, in sostanza, che comunque mi ha condizionato nella fase iniziale. Poi le cose sono andate meglio: abbiamo lavorato, io e Ruggero Pertile, in un gruppo di atleti africani di primissimo piano, insieme a più di un maratoneta con personale inferiore alle 2h06”.

Dovendo fare un paragone con Zurigo 2014, le condizioni di forma attuali sono vicine a quelle delle Europei? “Il percorso d’allenamento in realtà è stato diverso. Prima degli Europei, dove ho corso anche i 10.000 metri, avevo fatto parecchia pista, ritmi più veloci. Questa volta, invece, ho lavorato soprattutto sulla distanza; se devo fare un raffronto con lo scorso agosto, sono probabilmente migliorato proprio da questo punto di vista, mentre i ritmi veloci, inevitabilmente, non sono stati curati nello stesso modo”.

Quali gli obiettivi di Daniele Meucci in questo primo appuntamento dell’anno? “Il principale è soprattutto fare esperienza. Per me sarà la prima volta in una maratona di questo tipo, con le lepri che dettano il ritmo in testa dall’inizio: se guardo al mio passato, sia a Zurigo che New York erano state prove uomo contro uomo, mentre a Roma, avevo una lepre solo per me, che gestivo a seconda del momento. Ora sarà diverso, la gara è stata impostata in un certo modo (passaggio a metà vicino a 1h04) e dovrò io regolare il mio ritmo di conseguenza”.

Il cronometro conta meno in maratona, ma certamente aiuta a delineare i connotati di una prestazione. Cosa ci si può aspettare in questo senso?  “Cercherò di finire non lontano dal mio primato personale (il 2h11:08 ottenuto proprio a Zurigo, ndr), provando a stare vicino al gruppo di testa nella prima parte di corsa, senza però eccedere con il ritmo, e nel caso lasciandomi staccare leggermente. Anzi, volevo dire  – aggiunge ridendo – che in realtà il mio obiettivo è fare meglio del mio allenatore, Massimo Magnani, che nella lista all-time di precede di pochi secondi (2h11:02)…”.

Dopo Otsu, il ritorno in maratona sarà al Mondiale di Pechino. “Sì, questa è l’impostazione della stagione, sempre nell’ottica di acquisire esperienze utili, crescere come specialista dei 42 chilometri. Nel mezzo non so ancora cosa farò, ma è chiaro che tornerò anche a correre in pista, tra 5 e 10mila metri, perché quelle distanze contribuiscono alla maturazione anche sul fronte della strada”.

Che tipo di maratoneta è oggi Daniele Meucci? “Sono il campione europeo in carica, è vero, ma non posso dire di essere un maratoneta completo. Devo fare ancora tanta strada”.

La maratona di Otsu di domenica mattina (via alle 12.30 locali) vedrà al via un buon gruppo di specialisti internazionali. Quello maggiormente accreditato è il 24enne etiope Bazu Worku Hayla, un personale di 2h05:25, terzo a Berlino nel 2010 (già in gara a Dubai il 23 gennaio scorso, sesto in 2h07:09). Contro di lui, soprattutto il keniano Eric Ndiema, uomo da 2h06:07 (terzo ad Amsterdam 2011), ma non va ovviamente sottovalutata la nutrita squadra giapponese al via, che vanta ben quattro uomini con primati personali inferiori alle 2h10 (il migliore è Kazuhiro Maheda, 2h08:00).

Ufficio stampa Fidal