MIZUNO Neo Vista, dopo la generazione delle scarpe “Wave Rebellion Pro 2”, la casa giapponese ha esordito con un prodotto decisamente all’avanguardia nell’estetica e nella tecnologia.
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Categoria: allenamento
Peso: 265 g (US 10 uomo)
Drop: 8 mm
Stack height: 44/36 mm
Piastra: in nylon vegetale
La parola all’azienda
Integra Mizuno Neo Vista nella tua routine di corsa per un’esplosione di energia. Le sue caratteristiche sono ideali per i runner appassionati che cercano supporto per ogni esigenza, dalla corsa quotidiana agli allenamenti ad alta velocità. Il sistema SMOOTH SPEED ASSIST brevettato da Mizuno ti aiuterà a perfezionare la tua tecnica, mentre MIZUNO ENERZY NXT ti fornirà un’eccellente morbidezza e un ottimo ritorno di energia assicurandoti una sensazione di grande leggerezza. Inoltre, questa scarpa è realizzata con materiali ecologici per contribuire a preservare l’ambiente naturale per le future generazioni di runner.
SMOOTH SPEED ASSIST: questo modello per l’allenamento quotidiano incorpora caratteristiche sviluppate per le scarpe da corsa. Aiuta a ottenere una tecnica di corsa efficiente durante le corse e gli allenamenti regolari.
MIZUNO ENERZY NXT: il materiale standard di nuova generazione di Mizuno, realizzato utilizzando risorse ecocompatibili, offre morbidezza, eccellente ritorno di energia e un’incredibile leggerezza.
MIZUNO WAVE: migliora la stabilità durante la corsa, senza lesinare sulla morbidezza.
Premessa
Con Mizuno Neo Vista l’azienda promette un concentrato di tecnologia per un modello massimalista cercando di unire al comfort tanto dinamismo. La Neo Vista è stata progettata per i super allenamenti mirando a combinare la tecnologia derivata dai modelli da gara per un uso quotidiano. Appena presa in mano, tre cose mi hanno colpito: l’altezza da terra o stack height, le caratteristiche della tomaia e lo shape di suola e intersuola, decisamente diversa da tutti i modelli dei brand competitor.
Tomaia
La tomaia della Mizuno Neo Vista è stata realizzata con un tessuto a maglia in Neoprene elastico che al tatto risulta particolarmente morbido. Da tenere presente che si tratta di un pezzo unico con la linguetta integrata. Caratteristica unica per questo tipo di calzature, è molto alta sulla caviglia, tanto da poter essere definita una “mid”, sia davanti sia dietro (lungo il tendine d’Achille), formando un collarino che gira attorno ai malleoli con una curva molto accentuata. La conchiglia posteriore è minimamente imbottita ma estremamente avvolgente. Posso sicuramente dire che si tratta di una tomaia confortevole ma alquanto destrutturata.
Asole dei lacci, una chicca…
Molto interessante il particolare delle asole dei lacci ricavate nella tomaia stessa: 4 salgono lungo il collo del piede mentre le ultime 2 sono orizzontali e parallele al terreno. A sensazione non sembra un problema utilizzarle tutte (anche se le ultime sono esterne al collo del piede) poiché possiamo sfruttare l’altezza della linguetta per tirare correttamente i lacci. La forma inusuale e innovativa della tomaia è armoniosa, con un tessuto elastico che consente il perfetto adattamento al piede sia in calzata sia in fase di corsa.
Neo vista è amica dell’ambiente
L’azienda giapponese è molto attenta alla sostenibilità, il progetto Neo Vista rientra a pieno titolo in questa filosofia: il materiale di costruzione offre soluzioni decisamente green. È la famiglia Enerzy, le calzature che utilizzano mescole a soluzioni bio (Mizuno Enerzy NXT). L’obiettivo dei materiali riciclati e green è quello di unire alla leggerezza la migliore reattività e durata nel tempo.
Smooth Speed Assist, ovvero…
Come anticipato nell’introduzione, la tecnologia della Neo Vista parte dalle scarpe da competizione integrando il sistema Smooth Speed Assist (SSA). Si tratta di un’inclinazione importante del tallone che naturalmente varia in base ai modelli. Per quelli racing è più accentuata. Sicuramente una soluzione che garantisce (se ben utilizzata) una maggiore reattività a beneficio del tallone che resta scarico e meno sollecitato.
Piastra Wave
Interessante la piastra Wave integrata, in fibra di vetro e materiali vegetali come l’olio di ricino che, piegandola manualmente, sembra decisamente reattiva. è posizionata piuttosto in basso per sfruttare al meglio la morbidezza della schiuma Enerzy.
Base di appoggio molto ampia
Ultimo punto da sottolineare è la larghezza della struttura (intersuola/suola), con una conseguente base di appoggio decisamente ampia. Una scelta che ritengo assolutamente logica, partendo da una scarpa di per sé poco protettiva, in quanto offrire una base più larga ci garantisce la stabilità e la sicurezza necessarie per un’azione di corsa più fluida.
Suola
Anche la suola offre delle soluzioni decisamente interessanti sia per la costruzione sia nell’aspetto tecnico. Il materiale utilizzato per la mescola è la gomma X10 alla quale hanno unito Bloom, cioè materiale riciclato a base di alghe. Secondo gli studi della casa giapponese, la mescola dura nel tempo con un grip migliorato ed è ecologica.
Molto evidente la scanalatura nel centro della scarpa che ha una duplice funzione:
diminuire il peso complessivo,
le due parti esterne, quando sono sotto carico, si separano aumentando la superficie di appoggio a vantaggio di una maggiore stabilità.
“La mia prova su strada: ho provato la scarpa per 80 km circa, tutti interamente su asfalto. Partiamo dalle impressioni di calzata.”
Calzata
Infilare la Neo Vista è qualcosa di estremamente facile, la tomaia a calzino permette di indossarla velocemente: bastano pochi secondi per affermare con certezza che questa scarpa è stata creata per garantire il massimo comfort. Il piede è totalmente avvolto, a pieno contatto con la tomaia che, grazie alla sua elasticità, permette un buon movimento complessivo. La mancanza di protezione e imbottitura attorno al collarino si percepisce, il piede si muove liberamente.
Suola e intersuola
Come anticipato, la struttura tagliata in modo molto marcato nella sezione posteriore, con un rocker molto accentuato del puntale, concentra il contatto del piede al suolo con la parte esattamente sotto l’arco plantare. Condizione questa davvero unica che non definirei assolutamente disagevole. Non abituato al tallone così scarico, ho mosso i primi passi esagerando con la postura in avanti. Man mano che i chilometri passavano e il ritmo aumentava, il rimbalzo si è fatto naturale ed evidente. Non ci vuole molto a capirne il motivo: la geometria della scarpa obbliga a una migliore tecnica.
Grip
Confermo l’ottima aderenza al terreno, non solo su fondi asciutti ma anche su superfici bagnate.
Mizuno Neo Vista è unica nel suo genere
Non avevo mai provato una scarpa così alta e con una tomaia destrutturata, che mi ha portato in tutta onestà a una prudenza iniziale nelle fasi di corsa. Devo però ammettere che la suola molto larga e l’intersuola morbida permettono di mantenere un buon controllo. Il piede infatti affonda leggermente e si stabilizza nell’intersuola. Sicuramente non eccelle nei cambi direzione secchi, in cui ho avvertito un po’ di cedimento laterale.
Per chi è Neo Vista?
La scarpa è sufficientemente veloce, a mio avviso trova la massima espressione in ritmi più blandi compresi tra i 4’ e i 5’ al km. Questo mi fa pensare alla sua versatilità: per i corridori agonisti un prodotto per macinare chilometri in totale relax, per gli amatori un prodotto protettivo e sufficientemente performante.
Nota finale
Nota molto importante, alla fine di ogni seduta non ho mai avvertito affaticamenti articolari e muscolari tipici delle placche in carbonio; questo tipo di piastra in fibra di vetro e materiali vegetali flette più facilmente e ritorna con meno violenza, il perfetto compromesso per i runner meno esperti alla ricerca di prodotti prestanti.
La scheda tecnica della casa madre la consiglia per corridori fino ai 70 kg, senza peccare di presunzione forse è un limite un pochino eccessivo. Anche ai meno filiformi possiamo consigliare la Neo Vista, sebbene si richieda sempre una buona tecnica di corsa!