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Mizuno Wave Rider 20: il Test

di - 08/01/2018

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Indubbiamente un’icona in casa Mizuno, la Wave Rider 20 raggiunge la sua 20esima release, confermandosi una delle calzature più versatili della casa giapponese.

La MIzuno Wave Rider 20 nel colore bianco, testata da Simone Centemero.
La Mizuno Wave Rider 20 nel colore bianco, testata da Simone Centemero.

La Mizuno Wave Rider 20 è stata testata dal nostro tester Simone Centemero. Simone ha già corso più volte con questo modello nelle precedenti edizioni. Ecco che cosa ne pensa.

TEST DI SIMONE CENTEMERO – FOTO DI ANDREA MOTTA

PESO RILEVATO: 291 g (n. 9 US)

DESIGN: Bianche con stringhe e logo giallo fluo e qualche piccolo intarsio della suola rosso. Un design semplice per una scarpa molto sofisticata. In commercio esistono comunque numerose varietà di colore in grado di soddisfare ogni gusto ed esigenza.

Simone in azione - Foto Andrea Motta
Simone in azione – Foto Andrea Motta

FINITURE: Pregevoli, come da tradizione Wave Rider.

CHIUSURA: Il piede risulta confortevolmente avvolto, la linguetta non è ingombrante ed è imbottita quel tanto che basta perché le stringhe, rotonde ed elastiche, non risultino scomode.

IMPATTO INIZIALE/SETUP PRIMA USCITA: È quello di sempre: dopo 20 edizioni è sempre una scarpa affidabile, dalle ottime caratteristiche.

COMFORT: Elevato. Il piede non si sente oppresso, ma comodamente e piacevolmente avvolto, il tutto senza deroghe alla funzionalità.

TRASPIRABILITÀ: Notevole.

GRIP: La caratteristica suola garantisce un’ottima tenuta anche su asfalto bagnato, pavé e strade bianche.

STABILITÀ: Ottima, pure nei cambi di direzione e su percorsi lievemente scoscesi.

DEFORMABILITÀ: La prima impressione è che si tratti di una suola un po’ dura, ma è solo una sensazione… Provare per credere!

PROTEZIONE: Alcune cuciture nella parte frontale e l’apposizione strategica del logo laterale offrono buona protezione proprio dove serve.

CAPACITÀ DI AMMORTIZZARE: Elevata.

Daniele Milano: spirito di montagna, anima sportiva. Nato in Valle d’Aosta circa cinquant’anni fa, Daniele cresce immerso nella natura e nello sport. Prima lo sci alpino, poi l’atletica leggera: il movimento è da sempre il suo linguaggio. Negli anni ’90, la svolta. Lo snowboard lo conquista completamente — non solo come rider, ma come narratore del mondo snow. Coordina Snowboarder Magazine, collabora con testate specializzate e guida la direzione di Onboard Magazine. Dal 2003 è anche una presenza fissa nell’evoluzione dell’Indianprk snowpark di Breuil-Cervinia. Tra penna, neve e sentieri. Maestro di snowboard e telemark, dal 2015 è il cuore editoriale di 4running magazine, dove racconta il trail, l’anima del running, il gesto sportivo come espressione di equilibrio. Correre è il suo modo di essere. Dai campi di atletica vicino casa ai boschi della Valle, per poi trasferirsi a Milano. Oggi vive tra città e montagna, ma è sempre fedele al suo credo: “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri.”