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Mondiali 100 Km, azzurri al via tra le polemiche

di - 19/11/2014

Dopo varie traversie e annullamenti, torna venerdì il Campionato Mondiale della 100 Km, ospitato a Doha in Qatar. La competizione assume una particolare importanza perché arriva tre giorni dopo l’attribuzione alla città mediorientale dei Campionati Mondiali su pista del 2019. La città ha già ospitato qualche settimana fa le finali dello Iau World Trophy sui 50 km e l’edizione iridata di venerdì si preannuncia molto incerta. Campione uscente è il nostro Giorgio Calcaterra (nella foto l’arrivo del 2012 a Seregno), tre volte sul gradino più alto del podio, alla guida di una nazionale squassata però da forti polemiche per la presenza di Alberico Di Cecco, bronzo nell’ultima edizione, messo sotto accusa per il suo passato di maratoneta incorso in brutte vicende di doping che l’hanno portato anche alla squalifica. La Fidal si è dissociata dalle scelte della Iuta ricordando che il codice deontologico federale (e di tutto il Coni) impone l’esclusione dalla nazionale per tutti coloro che sono stati trovati positivi anche una sola volta, e ha preannunciato una ridiscussione dei rapporti con l’organismo che cura le ultramaratone, con il quale solo da poco tempo si era giunti a una collaborazione. Una presa di posizione, quella federale, forse tardiva visto che Di Cecco già due anni fa era stato protagonista dei Mondiali, ma il risultato è che si è arrivati a una convivenza forzata fra i due campioni che si sono sempre trovati su poli opposti. La squadra italiana sarà composta anche da Hermann Achmuller, Paolo Bravi, Marco Boffo e Daniele Palladino e ha tutte le carte in regola per conquistare l’oro per team.

Il compito per Calcaterra, che si è avvicinato gradatamente all’evento, non è semplice: miglior tempo dell’anno, anzi dell’ultimo quadriennio è del russo Vasily Larkin con 6h18’26” davanti al britannico Steven Way, che a Doha ha conquistato la vittoria nello Iau World Trophy, e che ha corso i 100 km in 6h19’20”. Vecchia conoscenza per Calcaterra è lo svedese Jonas Budd, tre volte argento nelle ultime quattro edizionie che si dice pronto a salire l’ultimo fatidico gradino.

Di altissimo livello anche la prova femminile, con la campionessa uscente Amy Sproston (Usa) che parte ancora con i favori del pronostico. L’Italia si affida solo a tre ragazze:Monica Carlin, per ben quattro volte sul podio mondiale ma mai al successo, Barbara Cimmarusti bronzo due anni fa sui 50 km e Cristina Pitonzo. Da tenere d’occhio la russa Irina Antrapova, bronzo due anni fa e la britannica Joanna Zakrzewski, argento iridato 2011 e seconda anche tre settimane fa sui 50 km.

La gara si disputerà in notturna per godere di una temperatura leggermente più bassa, con partenza alle ore 18:30. I corridori gareggeranno su un circuito di 5 km da ripetere venti volte.