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Mondiali 24H, impressiona la Bereznowska

di - 03/07/2017

Il Victoria Park di Belfast in Irlanda del Nord ha ospitato la più importante rassegna di endurance della stagione, i Campionati Mondiali delle 24 Ore. Una gara che a conti fatti è stata di livello eccezionale se si considera che sono stati ben 29 gli atleti che hanno superato quota 240 km mentre fra le donne per entrare nella Top 10 bisogna superare la soglia dei 234 km. La protagonista assoluta della rassegna iridata è stata la polacca Patrycia Bereznowska, capace di coprire ben 258,339 km, solo 5 uomini sono stati capaci di fare meglio. La polacca ha dominato la gara navigando sempre in testa per precedere alla fine la connazionale Aleksandra Niwinska (251,078), terza piazza per la favorita della vigilia, l’americana Katalin Nagy con 248.970 km. Le statunitensi hanno però fatto un ottimo gioco di squadra perché dietro la Nagy si sono classificate Gina Slaby (248,276) e Pam Smith (243,611) consentendo così al team a stelle e strisce di conquistare l’oro davanti alla Polonia e alla Germania. Proprio dalla gara femminile sono arrivate le migliori prestazioni italiane con Luisa Zecchino autrice di un pregevole 25° posto con 217,002 km, 35esima Francesca Innocenti con 210,168 km e 49esima Lorena Brusamento con 198,092 km. Per la squadra nono posto finale.

La straordinaria polacca Patrycia Bereznowska (foto organizzatori)

La gara maschile ha confermato il grande valore della scuola nipponica di endurance, con Yoshihiko Ishikawa che va a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della competizione con 267,566 km, ma lo svedese Johan Steene è finito molto vicino, a poco più di un km che è nulla in queste manifestazioni, 266,515 la sua prestazione finale. Poco più distante il terzo, il polacco Sebastian Bialobrzeski con 265,535. Il migliore degli italiani è stato Nicola Leonelli, 42° con 228,679 km percorsi, una prestazione di tutto rispetto, una posizione avanti a Paolo Rovera (227,875), 56° Fausto Parigi (222,021). Titolo a squadre naturalmente al Giappone, davanti a Polonia e Usa, per l’Italia 11esima piazza non lontano dalla Finlandia.

Il vincitore giapponese Yoshihiro Ishikawa (foto organizzatori)