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Montagna responsabile

di - 27/09/2017

Chamonix, 15 settembre

Ci svegliamo prima delle 7.00 all’UCPA di Chamonix dove siamo alloggiati. Colazione, zaino e via a prendere il trenino rosso di Montenvers che dal paese a 1.042 m porta a 1.913 m.

Siamo un centinaio di volontari e sulla terrazza del rifugio veniamo forniti di colazione al sacco, sacchi neri dell’immondizia e guanti da lavoro.

Una Guida Alpina ci parla delle condizioni del ghiacciao della Mer de Glace.

 

La Mer de Glace in numeri

Con sorpresa apprendiamo che nel medioevo il ghiacciaio non esisteva affatto, cosa che va contro la comune idea che si stanno sciogliendo ghiacciai eterni. Tuttavia verso i primi dell’800 aveva già raggiunto la sua massima estensione, per lunghezza e massa. Dal 1.825 in 170 anni ha perso 135 m di spessore, mentre dal 1.995, in altri 21 anni, fino ad oggi ha perso altri 135 m, arretrando complessivamente di 3 Km.

Attualmente nella parte più alta la Mer de Glace ha uno spessore di circa 400 m, questa zona ancora si muove verso valle, mentre dai seracchi in poi il ghiacciaio è ormai immobile, avendo perso buona parte del suo peso e trovandosi su un letto poco pendente.

Per dare un’idea di com’è cambiato lo scenario, nel 1985 il livello del ghiaccio e quindi l’arrivo del fuoripista che scende da punta Helbronner o Aiguille du Midì arrivava all’imbarco degli ovetti che portano al rifugio, ora c’è un scala che collega i due punti, alta circa 120 m e viene allungata ogni anno.

 

E’ ora di fare pulizia

Scendiamo le prime centinaia di metri con la cabinovia per poi scendere attraverso la scala metallica. Il ghiacciaio qui è completamente ricoperto di detriti, pietre piccole ed enormi che nei decenni ha trasportato lungo il suo percorso.

Il gruppone si scioglie, dividendosi in piccoli drappelli guidati dalle Guide Alpine, sparpagliandoci sulla larghezza del ghiacciaio cominciamo ad avanzare verso l’alto.

Siamo un po’ delusi, si trova poca spazzatura da raccogliere, soprattutto frammenti di vetro, qualche tubetto di crema, resti di lattine arrugginite.

Pensandoci bene però è un bene che si trovi poco, significa che il ghiacciaio e molto pulito, in confronto a certe spiagge non c’è proprio paragone.

A preoccupare piuttosto sono le condizioni in cui versa questo immenso freezer. Non ero mai passato di qui in estate, quando il manto nevoso ricopre ogni cosa. Veri e propri fiumi scorrono, sia in superficie che sotterranei e a metà strada fra la fine della lingua e la zona dei seracchi, l’acqua ha scavato una spaccatura lunga più di cento metri, larga una ventina e profonda dieci metri circa, che taglia longitudinalmente il ghiacciaio.

Verso l’ora di pranzo ci sediamo a mangiare: pane, salame e formaggio, circondati dallo spettacolo delle Grandes Jorasses da una parte e il Dente del Gigante dall’altra.

Un paio di volontari scendono verso valle facendo rotolare un pneumatico, un altro ha mezzo sci infilato nello zaino. Saranno i pezzi “più pregiati” ritrovati durante quest’edizione di Operation Montagne Responsable.

 

Sulla via del ritorno ci fermiamo tutti quanti ad ascoltare un concerto di fiati organizzato sulla Mere de Glace da Lafuma, non capita tutti i giorni di ascoltare musica dal vivo in un contesto del genere.

Poi, dopo questo piacevole intermezzo, raduniamo sacchi e guanti in un anfratto. L’elicottero verrà a ritirarli più tardi.

Tornati a valle passiamo il tempo che ci resta fra le vie di Chamonix, dove al negozio Lafuma e in altri punti del paese sono stati allestiti dall’organizzazione dei Workshop in tema sostenibilità. Allo shop ci raccontano anche che una buona parte della collezione è certificata Low Impact, ossia è realizzata con materiali 80% Bluesign o 40% con materiali riciclati, o ancora con certificazione RDS per la tracciabilità della piuma, inoltre si sta lavorando per eliminare tutti i trattamenti contenenti catene di carbonio.

Siamo felici che un vento Green stia soffiando fra le nostre montagne e nel nostro piccolo, grazie a questa iniziativa, abbiamo contribuito facendo un po’ di pulizia. Certo un chilo circa a testa di spazzatura recuperata non è molto, ma moltiplicato per un centinaio di volontari…

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Informazioni

LAFUMA

Evento: Operation Montagne Responsable

OSTELLO UCPA

Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.