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Monza, 6 maggio: si fa la storia?

di - 12/04/2017

E’ deciso: il prossimo 6 maggio a Monza si proverà a scrivere la storia. La Nike ha annunciato infatti che sabato 6 maggio all’Autodromo il “trio delle meraviglie” formato dall’olimpionico kenyano Eliud Kipchoge, dal primatista mondiale di mezza maratona eritreo Zersenay Tadese e dal campione etiope Lelisa Desisa proveranno ad abbattere il muro delle 2 ore in maratona. La scelta della data da parte della multinazionale di scarpe e abbigliamento sportivo non è casuale, cadendo nell’anniversario (il 63°) del clamoroso record sul miglio del britannico Roger Bannister, primo a scendere sotto la soglia dei 4 minuti.

L’organizzazione è in questi giorni alle prese con un lavoro frenetico: la Nike ha già annunciato che la scelta del 6 maggio è primaria, ma dipenderà tutto dalle condizioni climatiche, sul luogo si verificherà se far partire i tre corridori con il nugolo di lepri previste oppure attendere il 7 o in ultima ratio l’8 maggio. Una scelta che avvicina ulteriormente il tentativo contro il cronometro dei tre all’idea del record dell’ora nel ciclismo, con le lunghe campagne a Città del Messico di Eddy Merckx e Francesco Moser, tanto per citare due nomi. Sono stati fatti studi sul passato delle condizioni climatiche a Monza e nel periodo generalmente si sono registrate temperature non troppo alte con bassa umidità e un po’ di vento, che si spera sia inferiore a quello che soffiava il 7 marzo in occasione della prova generale sulla mezza distanza. La Nike conta di sfruttare il 90% di probabilità di avere condizioni favorevoli almeno in uno dei tre giorni, ma il clima verrà studiato H24. Una decisione definitiva verrà comunque presa a una settimana dall’evento, se confermarlo o rinviarlo ulteriormente.

Un passaggio del test svolto lo scorso marzo (foto organizzatori)

Sarà possibile seguire in diretta il Nike’s Breaking 2 Project via podcast con commento in inglese. Intanto, se il progetto Nike va avanti a gonfie vele, grandi problemi ci sono per l’altro contender, l’Adidas che ha due dei suoi tre campioni, i kenyani Dennis Kimetto e Patrick Makau fermi per infortunio tanto che hanno dovuto rinunciare entrambi alla Boston Marathon di lunedì prossimo, alla quale erano regolarmente iscritti. Un problema che allontana ulteriormente la realizzazione del progetto, che coinvolge anche l’altro kenyano Wilson Kipsang e che aveva comunque tempi molto meno immediati.