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Mutai, è crisi irreversibile?

di - 06/06/2016

Una sola prova per lo Iaaf Road Label nel fine settimana, la quinta Mattoni Ceske Budejovice Half Marathon, evento Gold valido anche per il circuito RunCzech che ha confermato da una parte il talento del kenyano Barselius Kipyego, vero specialista della distanza, e dall’altra la crisi forse irreversibile in cui versa Geoffrey Mutai,l’antico numero 1 della maratona che ormai da un paio d’anni non trova più la via del successo. Mutai non è stati mai nel vivo della partita, chiudendo mestamente sesto in 1h04’28”. Kipyego dal canto suo ha atteso il 18° km per portare il suo attacco verso la seconda vittoria dell’anno sulla distanza dopo quella di Adana in Turchia a inizio marzo. 1h00’30” il suo tempo finale, esattamente un minuto più del personali stabilito sempre quest’anno a Praga e a Praga ha promesso di tornare a settembre per la 10 km. A completare un podio tutto kenyano Henry Kiplagat secondo in 1h00’52” e Geoffrey Koech terzo in 1h02’29”.

Il vincitore di Ceske Budejovice Barselius Kipyego (foto organizzatori) Il vincitore di Ceske Budejovice Barselius Kipyego (foto organizzatori)

Nella prova femminile l’etiope Ashete Bekere ha praticato una prova tutta d’attacco, transitando sola al comando già al 10° km con la favorita kenyana Risper Chebet costretta a inseguire ma già staccata di 30”. La Bekere ha continuato a spingere fino a chiudere in 1h10’40”, nuovo record della corsa, con Risper Chebet a 1’21” e l’altra kenyana Sarah Jebet a 1’58”.

A STOCCOLMA DOMINIO KENYANO

La Maratona di Stoccolma non fa parte del circuito Iaaf e non è certamente fra le più veloci, ma per la sua storia e per il movimento di podisti che riesce a muovere è considerata una delle ultime classiche della stagione. La prova nella captale svedese è stata dominata dagli atleti kenyani, in 5 nelle prime 5 posizioni, con la vittoria andata a Stanley Kipchirchir Koech che in 2h10’58” ha siglato anche una prestazione cronometrica di tutto rilievo, considerando l’asprezza del percorso. Seconda piazza per un atleta ben conosciuto anche in Italia, Daniel Kiprop Limo, in 2h12’00”, terzo Benjamin Bitok in 2h14’01”. Sesta piazza per il primo atleta locale, il nazionale dei 3000 siepi Mustafa Mohamed in 2h20’01”. Primo italiano Francesco Salvatori (Am.Atl.Carrara) 51° in 2h43’14”. Fra le donne dominio della kenyana Jane Moraa Onyangi in 2h31’46”, alle sue spalle le svedesi Isabellah Andersson, plurivincitrice in passato della prova, in 2h35’47” e Charlotte Karlsson in 2h46’29”, 126esima Francesca Ceretti (Freezone) in 3h26’31”.