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New York promette grande spettacolo

di - 01/11/2014

E’ il grande giorno della New York Marathon, ricca come raramente in passato di motivi d’interesse che riconfermano la Maratona della Grande Mela come il grande appuntamento dell’anno sui 42,195 km: non si realizzerà il record del mondo, ma molti big hanno capito che la vittoria a New York vale da sola la carriera e si mettono a confronto nella gara più difficile della stagione. La grande sfida che voleva Londra ma che non ci fu per le pessime condizioni fisiche di Geoffrey Mutai, ci sarà a New York, con il campione uscente di fronte all’ex primatista mondiale Wilson Kipsang. Sono i due atleti più vincenti della maratona contemporanea, considerando le grandi classiche del calendario: Mutai conosce bene le strade newyorchesi, Kipsang ha rivinto a Londra ma ha il dente avvelenato per la sottrazione del record mondiale da parte di Dennis Kimetto e vuole consolarsi con un successo di prestigio. A rischio ilprimato della corsa,, 2h05’06” di Mutai nel 2011.

Solo loro per la vittoria? Assolutamente no, sono tanti i pretendenti al successo, a cominciare dal campione olimpico e mondiale, l’ugandese Stephen Kiprotich ancora alla ricerca del suo primo successo in una classica e dato in grandi condizioni, poi il vicecampione del mondo Lelisa Desisa (Eth) e due vincitori precedenti, l’etiope Gebre Gebremariam primo nel 2010 e il padrone di casa Meb Keflezighi, re nel 2009 e che sogna la mitica doppietta con il successo di Boston. Tanti gli italiani che cercheranno gloria a New York, il che significa anche un piazzamento nei primi 50, come il campione nazionale Danilo Goffi, Hermann Achmuller, Gianluca Borghesi e altri.

La gara femminile non è da meno, anzi per l’Italia ha anche maggior interesse perla presenza della vicecampionessa mondiale ed europea Valeria Straneo che vuole migliorare il quinto posto della passata stagione. La piemontese ha promesso una gara d’attacco e questo potrebbe incidere sull’andamento della competizione incentrata sulla grande sfida fra le kenyane Mary Keitany, che vuole tornare a stupire dopo la maternità, e la campionessa mondiale Edna Kiplagat, con la coppia etiope formata da Bizunesh Deba,2h19’59”  Boston e Firehiwot Dado, vincitrice nel 2011 proprio beffando la Keitany, che non ci stanno a recitare il ruolo di comparse. La Kiplagat vanta già il successo nel 2010, ma dovrà fare i conti anche con le campionesse locali, come Kara Goucher, terza nel 2008, Desirée Linden e la primatista nazionale Deena Kastor.

Di livello chiaramente inferiore la 19esima Shangai Marathon, prova dello Iaaf Gold Label con attacco ai primati della corsa,2h09’01” del kenyano Sylvester Teimet e Feyse Tadesse per l’Etiopia in 2h23’07”. I favori del pronostico sono per il campione uscente, il sudafricano Stephen Mokoka che lo scorso anno vinse in 2h09’30”, ma sono ben otto gli atleti con personali migliori del plurimedagliato alle Universiadi. Il più veloce come tempo d’iscrizione è l’etiope Endeshaw Negesse, 2h04’52” nel 2012, secondo quest’anno a Dusseldorf,ma nel 2014 il più rapidoè stato il kenyano Stephen Chemlany, secondo a marzo a Seoul in 2h06’24” e secondo anche ai Giochi del Commonwealth a Glasgow. A Seoul c’era anche l’etiope Abraham Cherkos,2h07’08”. Da seguire anche il kenyano Mariko Kipchumba, che a gnnaio ha vinto a Xiamen in 2h08’06”. Un gradino sotto il kenyano Mark Korir, l’etiope Teferi Kebede e il marocchino Adil Annani. In campo femminile ci sono 5 atlete con personali inferiori alle2h25’, la migliore è l’etiope Tigist Tufa, vincitrice a Santa Monica e poche settimane fa a Toronto in 2h24’31”; due vittorie anche per Eunice Jepkirui Kirwa, atleta del Bahrain che han conquistato quest’anno l’oro ai Giochi Asiatici. Primamaratona dell’anno per una big come l’etiope Mamitu Daska, accompagnata da Atsede Baysa, da tempo lontana dalla miglior forma che le permise di vincere a Chicago nel 2012. Al via anche la kenyana Caroline Kilel, argento ai Giochi del Commonwealth.