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Novenove Maui ALOHA CLASSIC 2016 DAY 4, Hookipa Double Mast

di - 04/11/2016

Quarta giornata per la Novenove Maui Aloha Classic 2016, è stato portato avanti il tabellone Single Elimination PWA maschile con heat da 30 minuti dove venivano valutate le due migliori onde. Condizioni “double mast” dove sono venuti fuori i top rider che hanno confidenza assoluta con questo tipo di onde. Surfate da infarto, wipe out pazzeschi per una emozionante serata davanti al Live Streaming. Si è conclusa la giornata alle semifinali con Siver, Browne, Noireax, Swift,  Prichard, Rediger, Lenny e Ezzy.
Luca Salvatore deirtattamente dalla spiaggia di Hookipa analizza questa giornata!

Luca: “Oggi era la giornata delle grandi onde. E grandi onde sono state. Per verità non avevo mai visto gare in questo condizioni, se non proprio gli streaming da Hookipa, e non ho particolarmente apprezzato la giornata.  Fino al tardo pomeriggio più che una gara di windsurf è stata una gara di sopravvivenza. Con i migliori al mondo costretti alla sagra della chicken jibe per evitare di essere macinati e con la possibilità molto concreta di finire a rocce. Le surfate erano giustamente molto conservative. Onestamente oggi non sarei entrato neanche pagato, ma ho avuto il privilegio di analizzare per voi la tecnica di uscita quasi altrettanto interessante della gara, di cui parliamo tra poco.

ac16_wv_big_wave-for_morganMorgan Noireaux

Allora cosa bisogna fare per uscire ad Hookipa quando è grosso? Il primo obiettivo è smarcare la punta, il rocky point dove finiscono le tavole quando uno sbaglia. Quindi da Hookipa si fa una lasco pieno cercando di prendere il tempo sulla serie e le schiume. Not easy perché il mare davanti al point arriva con la massima intensità. C’è da dire che la corrente lavora a favore, nel senso che se anche si cade basta essere all’altezza (da riva) delle rocce più esterne che si passa. Il problema è quello che accade dopo.  Diciamo che da dopo la punta si può puntare al canale, oggi parzialmente chiuso, ovvero quel braccio di mare di ca 500 mt da il point di Hookipa e Lanes che normalmente non rompe. Normalmente, perché quando invece il mare è cosi impegnativo rompe dappertutto.  Quindi quello che conta è il timing.  Le serie arrivano disconnesse e bisogna infilarsi. Ma i secondi per arrivare sul canale da sotto la punta sono pochini tra una serie e l’altra. Per cui alla minima imprecisione, non su una schiuma di un metro dove uno perde l’equilibrio il rischio concreto è che uno viene a trovarsi nel canale all’arrivo di una serie maggiore. E li sono guai perché come è successo a molti si va direttamente a rocce.

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Tornando invece alla gara oggi era da big boys. Le heat erano tutte impressionanti e devo dire pur essendo li a fotografare, non ho seguito tutto tutto per cui abbiate pazienza, ne ho tempo di guardare lo streaming perché i tempi di stampa sono inclementi. Di quelli che ho visto surfare mi hanno impressionato molto Bernd Roediger, decisamente a suo agio, il grande Kevin Pritchard che non conosce paura che ha droppato l’onda della giornata, Graham Ezzy che ho visto di sfuggita e mi ha detto a terra di aver preso solo sue onde nella sua heat, per cui sicuramente belle se gli hanno permesso di passare il turno.  Kay Lenny è un altro che con le onde double over head ci parla come a un amico intimo.

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Qui l’esperienza paga e alcuni di questi ragazzi, Levi Siver incluso, ne hanno da vendere. Una menzione va fatta dell’uscita prematura di Victor Fernandez al secondo turno. Victor ha trovato un’onda che gli ha chiuso malamente e ha perso la roba, lavata sulle rocce. Da riva parte il caddie senza trapezio (vai a capire perché?) che gli riconsegna il muletto praticamente a 5 metri dagli scogli sottovento al point. Il posto era giusto, li la corrente ti tiene lontano dalle rocce (non lo so per sentito dire ma perché proprio li una volta sono finito salvandomi nella mia giornata più grande finora 5/7 piedi HAW la metà esatta di oggi, mast high+) ma il momento era sbagliato. Era sotto serie.  Per cui il povero Victor deve essersela vista brutta. Non ho seguito la scena perché stavo fotografando, ma dopo sue secondi stava di nuovo a rocce. Se non risale nel double potrebbe pagare questa imprudenza con il titolo, consegnandolo a Alex Mussolini che il turno invece l’ha passato, per poi però uscire al terzo. “Potrebbe” perché Alex per vincere il Titolo dovrebbe vincere l’evento compiendo una rimonta monumentale.

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Che altro? Gli inglesi solidi in queste condizioni, sia John Skye che Robby Swift, col secondo ancora in corsa in semifinale.  Ma anche Williams ha surfato bene nella sua heat. Prestazione muscolare anche del tedesco Mauch, quello che ha tirato fuori secondo me ai punti il nostro Morisio, e che si è arreso solo nei quarti alle corrazzate Browne, Noireaux, Juban. Camille è un altro surfista che mi piace molto, fluido e rail to rail. Anche lui ha impressionato oggi, chiudendo la heat a rocce ma senza grandi danni. Kauli Seadi non l’ho visto molto, le sue heat le ho mancate. Robby Naish lo temeva meno di Pritchard mi ha confessato stamattina, perché lo ritiene giustamente più forte in condizioni standard. Ma Kauli credo che si sia scelto onde di taglia umana (una sicuro cosi gliel’ho vista) dove però poteva esprimere bene il suo potenziale. Sulle double overhead+ spesso affette da scalini che costringevano i rider scendendole a veri e propri salti, l’unica cosa che si può provare a fare è un bottom largo e riprendere la faccia senza tirare troppo la manovra.

ac16_wv_kauli_goes_bigKauli Seadi

Ultima considerazione per Boujmaa. Quando l’ho intervistato gli ho fatto promettere di non provare più il triplo. Ma lui è una testa calda e oggi non si sa che cosa si è voluto inventare su un’onda di dimensioni inaudite. Onore al coraggio, ma l’onda gli ha distrutto l’attrezzatura e lui ha pagato caro, di fatto perdendo la sua heat.

gc1_wv_boujmaa_2Boujmaa Guilloul

Bisogna saper scegliere ed essere conservativi quando serve.
Domani si riparte con la finale del single e non pare che il mare venga giù più di tanto. Per cui dovrebbe esserci di nuovo un grande spettacolo.”

Sempre dalla spiaggia Lara Schweiger commenta: “Ecco il big swell! Poco vento, la prima heat (11) dei pro di oggi è iniziata alle 12! 30 minuti stabiliti per ognuna, il channel é spesso un closeout continuo. Ed alcuni set sono “massive” 🐋. Pascal Hardy é proprio in questo momento sceso con la corrente addirittura fino a Mamas per trovare un altro channel aperto ed uscire di nuovo! Anche la giuria è stata spostata più in alto sulla collina per riuscire a vedere meglio i riders tra i set!!!”

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4Windsurf intervista Kai Lenny!

 

TESTO Luca Salvatore
FOTO John Carter/PWA, Luca Salvatore
VIDEO INTERVISTA Luca Salvatore

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.