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Numeri incredibili a Città del Messico

di - 31/08/2016

Un grande evento passato un po’ nel dimenticatoio come spesso succede per maratone degli altri continenti. Domenica scorsa lo Iaaf Road Label ha ripreso il suo cammino con una new entry, la Maraton de la Ciudad de Mexico, su strade che ricalcavano parte del tracciato della maratona olimpica di ben 48 anni fa, ma gli organi d’informazione internazionale hanno un po’ trascurato l’evento, pur trattandosi di una gara alla sua 34esima edizione che ha coinvolto qualcosa come 35 mila corridori, e questo non è neanche il numero che più impressiona, è clamoroso il fatto che ben il 70% di questi provenisse dall’estero. Numeri che da noi possiamo solamente sognare e che anzi sarebbero molto probabilmente ingestibili per qualsiasi organizzazione.

Se gli organi d’informazione tradizionali hanno un po’ trascurato l’evento, ci ha pensato la Rete a diffondere immagini, notizie, emozioni di una gara bellissima ancorché certamente lontana dal punto di vista qualitativo rispetto alle classiche conclamate. I social network hanno raccontato per filo e per segno quanto è successo, non solo davanti con migliaia e migliaia di corridori che hanno voluto condividere il loro entusiasmo.

La gara maschile è stata un dominio kenyano, con una soluzione in volata davvero rara per una 42,195 km. Lo scatto fotografico racconta l’emozione di un arrivo risolto solamente al fotofinish favorevole a Ammanuel Mnangat, primo in 2h19’30” davanti a Isaack Kemboi accreditato di 1” di ritardo, terza posizione per Rodgers Ondati in 2h19’50”. Fra le donne un nome illustre s’iscrive nell’albo d’oro, quello della lituana Diana Lobacevske che solo due settimane fa era stata 17esima alla maratona olimpica in 2h30’48” e che evidentemente aveva conservato energie per aggiudicarsi la maratona messicana in 2h40’31”, togliendo così all’etiope Shewarge Amare Alene la possibilità di fare tris. 2h43’30” il tempo dell’africana, terza la peruviana Karina Villazana in 2’43’54”.

L'arrivo in volata fra Kemboi e Mnangat (foto organizzatori) L’arrivo in volata fra Kemboi e Mnangat (foto organizzatori)

HOKKAIDO, TRIONFANO I GIAPPONESI

Un’altra maratona di prestigio si è disputata domenica, ancorché uscita dal programma dello Iaaf Road Label da qualche stagione. Parliamo della Hokkaido Marathon, in Giappone, che festeggiava la sua trentesima edizione. Questa volta i kenyani non sono riusciti nell’impresa, la vittoria infatti ha premiato il padrone di casa Ryo Kiname in 2h13’16” davanti al kenyano Cyrus Njui in 2h14’38” e all’altro giapponese Kaito Kobayashi in 2h15’02”. Fra le donne prima la giapponese Kaori Yoshida in 2h32’31” sulle connazionali Yuko Mizuguchi a 1’14” e Yuka Takemoto a 4’10”.