L’alpinismo si è trasformato negli anni, da lento e pesante a leggero e veloce, e ad esso si sono affiancate tutta una serie di attività di montagna complementari. Per questo motivo Salewa ha ripensato al concetto di Collezione, proponendo per la stagione 2025 NXT, una serie di prodotti dalla natura versatile, utilizzabili per l’alpinismo, come per l’hiking e il climbing. Siamo stati a Bolzano alla presentazione ufficiale, testando i prodotti e intervistando i testimonial della campagna “”Luca Andreozzi“, eclettico boulderista e “Hanspeter Eisendle“, Guida Alpina di decennale esperienza, due atleti che incarnano perfettamente il concetto moderno di muoversi in montagna.
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L’intervista a Luca Andreozzi e Hanspeter Eisendle
LUCA – Da dove vieni e quando nella tua vita hai approcciato il boulder?
Sono originario della Versilia, in Toscana, e il Boulder è arrivato molto presto nella mia vita. Fin da piccolo ho iniziato a scalare vie di corda e blocchi e quest’ultima attività è tornata in modo preponderante in seguito, in quanto come disciplina la sentivo più mia. Il Boulder mi ha dato la possibilità di esplorare, scoprire e fare cose nuove. Giocare con la creatività è la cosa che prediligo nell’arrampicata e il Boulder mi consente di farlo.
In Toscana questa disciplina era ancora poco conosciuta e ho avuto la possibilità di viaggiare e mettermi alla prova su cose toccate.
HANSPETER – Tu da dove vieni e come hai iniziato a scalare?
Vengo da Vipiteno, a nord dell’Alto Adige e da ragazzo scalare per me era solo una necessità. Da casa vedevo le Dolomiti che esercitavano una forte attrattiva, volevo mettere le mani su quelle montagne e per farlo dovevo scalarle, ma una volta arrivato in cima vedevo altre cime e il desiderio di raggiungerle si rinnovava. Non so perché volessi scalarle, forse anche perché era un luogo dove poter restare solo, se avessi avuto davanti il mare o il deserto mi ci sarei avventurato ugualmente. L’alpinista è nato molto dopo, quando ho scoperto che altre persone andavano in montagna, che c’era una letteratura e una cultura alpinistica, e questo non ha fatto altro che farmi desiderare scalare e condividere le mie esperienze alpinistiche gli con altri. Quindi c’è stata una trasformazione, da desiderio egoistico ad attività sociale.

LUCA – Hai mai pensato al Boulder come attività di base, propedeutica a scalare le montagne?
Certo, il Boulder mi ha sempre dato un senso di avventura, scoperta e incertezza, nonché la possibilità di allargare i miei orizzonti facendomi venire la curiosità di scalare vie lunghe. Ho trovato molte più similitudini fra il Boulder e la scalata in montagna che non rispetto allo scalare in falesia
HANSPETER – Anche tu vedi delle similitudini fra il Boulder e l’alpinismo?
Certo, il Boulder è come una piccola montagna ma non hai protezioni, vivi l’incertezza del chiudere il blocco, dell’arrivare in cima, oppure cadere.
HANSPETER – Qual è l’età media dei tuoi clienti?
Ho clienti diciottenni e settantenni o oltre ma mi sono accorto di essere invecchiato quando per una famiglia ho fatto da Guida alla terza generazione, cioè dal padre al nipote.
LUCA – Come è nata la collaborazione con Salewa?
E’ nata in modo tanto naturale quanto inaspettata. Sono stato contattato per fare delle foto per la campagna NXT e una volta fatto questo mi è stato detto che non ero stato scelto per caso, e non solo per fare da modello. Piuttosto ero stato selezionato per il mio background e per la mia visione dell’arrampicata, una visione atipica che solitamente non era compresa dai brand.
Parlo del mio approccio un po’ fuori dalle regole e di tutti gli altri interessi che coltivo, dall’arrampicata allo skateboard al surf.
Al contrario queste peculiarità mi hanno reso interessante agli occhi di Salewa, che cercava un ambassador per comunicare un nuovo concetto di collezione da montagna, una collezione trasversale, versatile, adatta per chi spazia dall’hiking al mountaineering al climbing. Una collezione pensata per una nuova generazione di outdoorer, per il futuro: NXT, next appunto.
Con Salewa ci siamo trovati, nel momento esatto in cui entrambi eravamo aperti al percorrere una esperienza.

HANSPETER – Tu cosa hai pensato quando ti hanno proposto di partecipare a questo progetto e scalare con Luca?
Non conoscevo Luca, mi avevano detto che è molto forte come arrampicatore, con un grado molto alto e a me fa sempre piacere quando so di qualcuno che vuole allargare i propri orizzonti. In questo caso per Luca non si trattava di spingere il proprio grado quanto provare una nuova dimensione dell’arrampicata, una via lunga e storica in montagna.
Lì sarebbe cominciato il mio ruolo di Guida Alpina, non con la volontà di fare il “vecchio saggio” ma con il piacere di partecipare all’emozione di chi ha un primo approccio alla novità. La curiosità ti spinge a fare qualcosa di nuovo, qualcuno ti accompagna e in quel momento le differenze spariscono, si è legati assieme.
LUCA – Hanspeter ha parlato di emozioni. Tu in arrampicata hai un grado molto elevato ma qui come abbiamo detto si trattava di scalare la via Piaz sulle Torri del Vajolet, una via multipicth di 4° circa ma dall’esposizione incredibile.
Cosa hai provato?
E’ stato un turbinio di emozioni, ma già prima di cominciare ad arrampicare, parlo dell’avvicinamento, su terreno con neve e ghiaccio. Poi l’aver capito, una volta in cima, che l’avventura non era finita, era solo a metà.
Bisognava tornare indietro in fretta perché il tempo stava cambiando, così ci siamo calati in doppia dalla parete e siamo rientrati al rifugio è poi al parcheggio sotto una tempesta.
Mi sono reso conto che la concentrazione è dovuta restare alta dall’inizio alla fine e ciò ha contribuito ad acuire le emozioni.
L’arrampicata in parete, con quell’esposizione sorprendente, è stata una parte del tutto ma nel compresso è stata un’esperienza totalizzante che mi ha fatto venir voglia di riprovare.
HANSPETER – Nella tua carriera hai visto l’evoluzione dei materiali, sia per quanto riguarda l’attrezzatura da arrampicata che l’abbigliamento. Cosa ne pensi della nuova collezione NXT?
Sono stato testimone del progresso e quella proposta da Salewa ora mi sembra un’innovazione logica. L’evoluzione delle imprese umane, come anche quelle alpinistiche dipende in grandissima parte dall’innovazione tecnologica. Le scarpette, l’hardware, l’abbigliamento, spingono la performance, come le sole capacità umane non saprebbero fare. Ritengo che la collezione NXT sia nuovamente un passo avanti nel campo della funzionalità, della protezione, della leggerezza e delle performance in generale.
LUCA – Hai un approccio molto versatile allo sport, come reputi la collezione NTX?
Da profano all’inizio ho guardato con diffidenza questa collezione. E’ opinione generale crede che l’abbigliamento da alta montagna debba essere tanto protettivo e ricco di tecnicismi quanto ingombrante. Al contrario la collezione NXT è tanto tecnica quanto minimalista, è iper versatile, tanto da poter essere utilizzata dall’hiking, all’alpinismo al climbing, è protettiva ma traspirante e ha un design, dei colori che richiama in modo inequivocabile il luogo dove è stata concepita, le Dolomiti.
Mi sono sentito molto a mio agio con i capi NXT, avevo paura di sentirmi vincolato e rallentato nei movimenti, al contrario mi sono sentito libero di muovermi, come quando in t-shirt faccio Boulder, tanto da non sentire il bisogno di cambiarmi anche una volta finita l’attività.

HANSPETER – Luca ha detto che questa esperienza gli ha fatto venir voglia di provare ad arrampicare altre vie lunghe in montagna. Tu Hanspeter andrai a far Boulder con Luca?
Certo, anche perché il Boulder è stato sempre praticato anche dagli arrampicatori della mia generazione. Non aveva questo nome ma tutti noi abbiamo studiato i movimenti dell’arrampicata sui sassi. E’ un allenamento fisico e mentale, e un’esperienza utilissima da trasferire in parete.
Salewa la NXT collection
Per la stagione primavera/estate 2025, Salewa lancia una nuova collezione che, pur rientrando nella linea Mountaineering, è pensata per adattarsi a molteplici discipline come l’arrampicata e lo Speed Hiking. La collezione NXT è caratterizzata da un’elevata tecnicità, ma allo stesso tempo offre una notevole versatilità, aprendo la strada a diverse interpretazioni dell’attività in montagna con un approccio multisport. Si rivela ideale in una varietà di ambienti e condizioni: dall’avvicinamento allo scrambling, passando per vie di arrampicata di media difficoltà fino ai tratti tecnici in quota.
La NXT è una visione proiettata verso il domani. Si scrive NXT ma si legge “next”, a indicare ciò che ancora deve arrivare, l’innovazione per eccellenza. Pur rimanendo saldamente legata all’identità Salewa, nota per le sue soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la montagna, guarda avanti, ispirandosi alle esigenze e allo stile degli sportivi contemporanei. Con il progetto THE NXT STEP, Salewa racconta anche un incontro speciale tra due mondi: quello di Luca Andreozzi, giovane climber amante dello skateboard e dell’indie rock, e quello di Hanspeter Eisendle, esperta guida alpina e alpinista altoatesino.