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Ora corriamo tutti per Amatrice

di - 25/08/2016

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Domenica sera era stata festa grande con tutti gli atleti a cena dopo la corsa ormai classica dell’Amatrice-Configno, 8 km e mezzo in salita dal centro cittadino alla frazione in montagna. Baci, abbracci e arrivederci alla prossima edizione. “Bella come me la aspettavo – aveva detto uno dei fratelli Dematteis, campione d’Europa di corsa in montagna, che sta preparando il Mondiale – Un’esperienza unica da rifare”. Da rifare, chi lo sa. Dopo questo terremoto distruttivo, chissà quale sarà il futuro e che sorte avrà l’edizione numero 40.

BALDINI Uno che la gara la ricorda bene è Stefano Baldini, campione olimpico di maratona ad Atene 2004, che l’ha vinta due volte e ha scritto un suo ricordo nel libretto di presentazione dell’edizione di quest’anno. “L’Amatrice-Configno è la storia dell’evoluzione del running in Italia – le sue parole – l’esempio calzante di quelle corse che hanno rappresentato e rappresentano il perfetto mix tra gara d’elite e gara popolare che si corrono contemporaneamente in uno scenario spettacolare, tecnico e paesaggistico insieme”. E ieri Stefano è stato più esplicito, raccontando: “Ho corso due volte vincendo sempre negli anni olimpici. Nel ’96 la prima affermazione e poi l’edizione prima di Atene, sia per fare un test serio, sia per scaramanzia. Aveva vinto a Seoul ’88 Bordin, gareggiando prima ad Amatrice e mi sono detto che valeva la pena mantenere la tradizione. E’ andata bene”. Oggi, Baldini esprime cordoglio e offre il suo aiuto: “Ad Amatrice ho trovato sempre amicizia, calore umano e solidarietà. La stessa che voglio esprimere a tutti gli amici che ho lasciato e per i quali mi attiverò personalmente con qualche mia iniziativa. Ho visto in tv le immagini impressionanti, dell’hotel Roma e del collegio dove nelle due occasioni ho anche dormito: entrambi demoliti dal sisma. Uno strazio incredibile. Quando capitano situazioni di questo tipo le parole sono inutili e non arrivano a esprimere quello che hai dentro di te. Mi auguro che ci sia un ritorno alla normalità: venire tutti a gareggiare su quelle strade, al più presto – propone il campione olimpico – può essere un segnale”.

La partenza dell'ultima edizione (foto organizzatori) La partenza dell’ultima edizione (foto organizzatori)

PRESIDENTE Bruno D’Alessio, direttore generale della corsa, ieri mattina era sotto choc, riusciva a balbettare poche parole: “Un disastro, qui intorno case ridotte in macerie, anche quella del presidente del Trastevere calcio Pier Luigi Betturri che si è salvato perché era andato a dormire nella dependance vicina. Uno strazio con tanti amici che non ci sono più, da un momento all’altro vite ed attività distrutte”. Ed il presidente dell’associazione Configno Luigi Salvi gli fa eco: “Siamo passati dalla felicità per una bella giornata di sport alla disperazione pura. Sono anche alla ricerca di qualche parente che non si sa dove sia. Siamo impotenti, anche se dovremo reagire e ci riusciremo come sempre, lo sport ci ha insegnato anche questo”.

Giorgio Lo Giudice – Gazzetta dello Sport