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Palestra: costruire le basi per la primavera

di - 19/11/2021

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Dal  numero #05 di 4running a cura di Valentina Vulcano (personal trainer e tecnico di pesistica olimpica abilitato FIPE) | foto: Jessica Pronesti | location: Palestra è l’Athena di Aosta

 

Rifletti

La fine dell’estate rappresenta per me sempre un nuovo inizio. È come se la conclusione di questo periodo sbarazzino e spensierato segni la linea di arrivo. Il momento di fare i conti con se stessi e programmare un nuovo inverno, una nuova rinascita. Mi metto a tavola con me stessa, carte alla mano e tiro le somme. 

 

Pianifica i 12 mesi

Impronto il mio nuovo anno più o meno alla stessa maniera, immaginandomi di dover arrivare a giugno con una nuova versione di me, consapevole, migliorata e più amata (da me stessa, si intende). 

Quest’anno compio trent’anni, i famosi trenta, e oggi più che mai concretizzo il pensiero che l’allenamento e le buone abitudini sono uno scudo imbattibile contro i dolori, la stanchezza, le influenze invernali, gli infortuni accidentali… 

 

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Sfrutta il momento

Finisce l’estate e inizia quindi un periodo dove riorganizzo la mia giornata, le mie sessioni e i miei macrocicli. Se prima, all’aria aperta, mi dedicavo principalmente a circuiti di cross training intervallati al trail running o all’attività in montagna, ora il gioco si fa duro: finalmente si ritorna in palestra. 

 

Affidati a persone competenti

Nonostante le mie competenze mi permettano di comprendere in ampia scala quello di cui il mio corpo ha bisogno, da anni a questa parte sono seguita da un collega, un vero professionista. Il rapporto allenatore-atleta dev’essere fluido e consolidato, sincero e aperto, ma soprattutto colmo di fiducia reciproca. Dev’essere uno scambio continuo di input e informazioni, di sensazioni. 

 

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Poniti sempre degli obiettivi

Non c’è cosa più stimolante che porsi degli obiettivi, lavorare sodo e poi raggiungerli. Io rientro in palestra a testa bassa, con la voglia di spaccare il mondo e con l’esigenza di diventare la migliore versione di me stessa. 

 

Il mio Restart: Stacco, squat e panca piana 

Il “restart” di quest’anno parte con un blocco moderato incentrato sullo sviluppo della forza e basato sui fondamentali (stacco, squat e panca piana), accompagnato da una serie di esercizi accessori mirati come hip thrust, piegamenti, plank, addominali e super set con i manubri. Per ultimo, ma non meno importante, un bel workout. 

 

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Lavora sodo e divertiti

Chiudere la sessione di allenamento del giorno in maniera divertente non può che garantirci la voglia di tornare in palestra l’indomani. Il mio coach afferma che: “… essere un allenatore comporta la necessità di saper programmare il lavoro tenendo a mente gli elementi principali per lo sviluppo atletico dell’individuo, modulando gli stimoli in modo da ricercare un adattamento non solo sul piano fisico ma anche su quello emotivo”. 

Concludendo, mi sembra evidente che le regole fondamentali siano due: lavorare sodo e divertirsi.

 

Under Armour, fedele alleato di fatica

Per ogni professionista, trovare il miglior feeling possibile con ciò che si ha addosso è fondamentale. Mentalmente, ogni mio allenamento, che si tratti di sessioni di training, di corsa o crossfit, parte dal momento esatto in cui preparo la sacca con i capi di abbigliamento e le calzature da utilizzare. 

Oramai è diventato una sorta di mantra, entro in un flusso di pensieri e movimenti che sono automatici e, per quanto non sia semplice da spiegare, vedere il logo UA stampato è quasi una campanella che mi suona dentro dicendomi: “Vale, è ora! Si torna a sudare!”.

 

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Allenati! It’s Under Armour time!

Per allenarmi uso esclusivamente abbigliamento UA, mai meno di 10 ore di training alla settimana, suddivise in 4 sessioni singole. Comfort e praticità sono sempre ai massimi livelli. I materiali utilizzati sono di altissima qualità e traspiranti, anche in condizioni di caldo estremo. Grazie alle differenti tipologie di prodotto, Under Armour mi permette di trovare sempre la combinazione perfetta di outfit e calzature, sia in palestra sia nelle sessioni outdoor nel corso delle stagioni.

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.