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Panoramica sulla domenica fra cross e maratona

di - 26/01/2015

Domenica di grandi eventi internazionali che ha visto protagonista anche un po’ d’Italia nel cross: a Elgoibar (Esp), nel Cross Internacional Juan Muguerza valido quale sesta tappa dello Iaaf Cross Country Permit, c’è stata la bella vittoria di Alessandro Giacobazzi dell’AS La Fratellanza 1874 nella prova juniores maschile correndo i 6.624 metri del percorso in 21’32” e superando lo spagnolo Ossama Ifraj Akaoui che due settimane fa aveva vinto il Cross Junior di San Sebastian sempre in Spagna, 7° posto per Matteo Borgnolo del Cus del Laghi Atl. Varese in 22’17” e 15° posto per Riccardo Mugnosso dellaVis Nova Giussano in 22’59”. Nella gara juniores femminile sulla distanza 4.538 metri primo posto per la mezzofondista spagnola Celia Anton Alonso con il tempo di 16’33” davanti alla belga Vanessa Scalinet seconda in 17’01”, buona sesta posizione per Chiara Spagnoli dell’Alt. Brescia 1950 in 17’29” seguita Federica Zenoni dell’Alt. Bergamo 1959 in 17’46”.

Per quanto riguarda le gare assolute, si è avuta la conferma dell’eccezionale stato di forma dell’eritreo Teklemariam Medhin, che prosegue la sua serie di successi internazionali. Sui 10,8 km del percorso l’eritreo ha subito costruito intorno a sé un quintetto di fuggitivi con il compagno di colori Goitom Kifle, il kenyano jairus Birech già battuto una settimana fa a Siviglia, l’iridato junior dei 10000 Joshua Cheptegei (Uga) e il campione europeo Polat Kemboi Arikan (Tur), mentre l’altro kenyano Paul tanui, campione uscente, ha subito perso contatto. Nell’ultimo giro Medhin e Cheptegei hanno allungato causando la crisi di Birech, ma a 700 metri dal traguardo uno scivolone sul fango di Cheptegei ha permesso all’eritreo di allungare verso la vittoria, in 33’02” contenendo il ritorno di uno scatenato Arikan finito a 2” davanti allo sfortunato Cheptegei e a Kifle, con Birech staccato di 28”. Sorpresa fra le donne, impegnbate su 6,620 km con Mimi Belete del Bahrain capace di dare scacco matto alle favoritissime kenyane. All’inizio è stata Mercy Cherono a fare l’andatura seguita dalla Belete e dall’iridata Chebet, ma intorno a metà gara la Cherono ha accusatolo sforzo della scorsa settimana lasciando andare le avversarie. Nell’ultimo giro, quando tutti si attendevano l’allungo della Chebet, è stata invece la Belete a prendere il largo chiudendo in 22’09” con 4” sulla kenyana e 33” sull’altra kenyana Cherono, con la britannica Lily Partridge quarta a 58”.

Cross anche in Belgio,la tappa della Lotto CrossCup di Hannut valida anche per l’Eaa Cross Country Permit dove è arrivato il successo dell’etiope Tasama Dame che in 32’52” ha regolato per 2” Yemataw Balew Birhanu, del Bahrain,mentre terzo a 38” è giunto il kenyano Bernard Bett, quarto a 41” il belga di chiare origini kenyane Isaac Kimeli. Delusione per la prova del kenyano Thomas Lokomwa, protagonista anche in Italia ma solo 16° a 1’54”. Era presente anche l’azzurro Manuel Cominotto che ha chiuso 24° a 2’39”. In campo femminile gloria per la stella locale Louise Carton in 22’04”, davanti a Gashaw Belay Tigist a 16” e Veerle Dejaeghere (Bel) a 22”, solo sesta la kenyana Viola Jelagat,più volte vincitrice sulle strade italiane, a 44”.

Dal cross alle maratone, per un programma particolarmente ricco fuori dall’Europa: l’Osaka Women Marathon si conferma feudo dell’ucraina Tetiana Gamera-Shmyrko che con 2h22’09” ha anche ottenuto il nuovo primato nazionale. Perla Gamera-Shmyrko si tratta della terza vittoria consecutiva, eguagliando così la striscia vincente della rumena Lidia Simon sul finire del secolo scorso. L’ucraina ha preso subito l’iniziativa allungando dopo il 5° km per essere poi raggiunta dalla giapponese Risa Shigetomo,prima nel 2012, transitando con lei al 10° in 33’41”. Il vantaggio delle due è andato progressivamente aumentando, con un passaggio in 1h11’15” alla mezza che faceva presagire un gran tempo finale. La Gamera-Shmyrko subito dopo ha dato un’altra accelerata staccando la padrona di casa tanto che al 25° km aveva già 24” di vantaggio. Mentre l’ucraina andava a vincere gareggiando solo contro il cronometro con obiettivo il record nazionale, da dietro rinveniva forte la lettone Jelena Prokopcuka che a 38 anni conquistava l’ennesimo podio in un probante 2h24’07”, il tempo più veloce mai realizzato da un’atleta della sua età, terza piazza per la Shigetomo, comunque soddisfatta per il suo 2h26’39” che le fa porre una seria ipoteca sulla conquista di una maglia nazionale per i Mondiali di Pechino, possibilità a disposizione anche di Yuko Watanabe, quarta in 2h28’36”. Stupisce l’assenza ai primi posti di atlete africane, consolatesi con la mezza andata alla kenyana Selly Kaptich Chepyego che con un notevole 1h09’43” (con 6” sulla locale Misaki Kato) lancia la sua candidatura per la vittoria alla Tokyo Marathon del prossimo mese.

Terza vittoria di fila a Osaka per Tetyana Gamera-Shmyrko (foto organizzatori); sopra, il successo di Teklemaryam Medhin a Elgoibar (foto organizzatori) Terza vittoria di fila a Osaka per Tetyana Gamera-Shmyrko (foto organizzatori); sopra, il successo di Teklemaryam Medhin a Elgoibar (foto organizzatori)

Vittoria mancata per le africane anche alla Standard Chartered Hong Kong Marathon, che oltre a essere valida per lo Iaaf Silver Label assegnava anche i titoli asiatici di specialità. La vittoria infatti è andata alla nordcoreana Kim Hye Gyong, che ha chiuso in 2h31’46”. La Gyong, ottava ai Mondiali 2013, si candida per un posto sul podio alla rassegna iridata cinese della prossima estate, intanto la 21enne ha dimostrato grande carattere in condizioni difficili, con forte vento e umidità, sfuggendo alle inseguitrici africane sin dal 30° km per chiudere con 2’11” sull’etiope Meskerem Assefa, terza l’altra etiope Tsehay Desalegn a 2’20”. Solo sesto posto per la campionessa uscente, l’etiope Rehima Kedir a 3’07”. Argento asiatico per l’altra nordcoreana Mi Gyong, solo omonima della vincitrice, in 2h36’08”. In campo maschile “ritorno alla normalità” con podio tutto africano e primo posto per una vecchia conoscenza delle strade italiane, l’etiope Sentayehu Eyigu Merga in 2h13’00” grazie all’offensiva nel km conclusivo per staccare il connazionale Fikre Assefa, staccato alla fine di 5”. Terza piazza per il kenyano Robert Kipchumba, con all’attivo titoli mondiali junior nel cross e sui 10000 metri, in 2h13’07”. Il giapponese Shingo Igarashi pur finendo fuori dai primi 10, con 2h14’29” ha comunque conquistato l’oro ai Campionati Asiatici, con 1’40” sul nordcoreano Pak Song Chol.

L'arrivo a Hong Kong della nordcoreana Kim Hye Gyong (foto organizzatori) L’arrivo a Hong Kong della nordcoreana Kim Hye Gyong (foto organizzatori)

Interessante appuntamento extra Iaaf Road Label con la 26esima edizione della Marathon International de Marrakech, vinta dall’etiope Tirunesh Worknesh Tsefa con il suo nuovo primato personale di 2h08’51”, davanti al kenyano Samuel Mzaniki Theuri a 5″ ed in terza l’ucraino Oleksandr Sitkovsky, a 20″ che ricordiamo nel 2013 vincere la Maratona di Firenze; 13° posto per Cherkaoui Laalami della RCF Roma Sud in 2h15’26”. Nella maratona femminile ha tagliato per prima il traguardo l’etiope Wolkenech Edesa in 2h31’06”, seconda è giunta la kenyana Valerie Jemeli Aiyabei a 51″, terza l’altra etiope Saeda Kedir Adilo a 1’07”. Al 9° posto si è classificata Soumiya Labani dell’Alteratletica Locorotondo in 2h35’52”.