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Park2Trek Dolomites Trekking. CAP 1

di - 31/08/2020

Fare trekking è forse il modo più completo per vivere la montagna ma farlo a cavallo fra due parchi naturali è davvero un’esperienza indimenticabile, vi proponiamo Park2Trek Dolomites.

 

La Busa delle Vette vista dal Col Cesta

Perché Park2Trek Dolomites è un trekking unico

Inizierò fornendoti dei dati oggettivi, numeri. Perché c’è il rischio che preso dall’entusiasmo poi mi dimentichi dei dettagli.

Si tratta di attraversare 2 regioni, 2 parchi, lungo 80 Km circa di sentieri, sostando in 7 rifugi alpini, durante 8 giorni di trekking.

Dislivello? Parecchio, sia positivo che negativo, ho solo i dati giornalieri del gps. Dovrei fare un po’ di somme.

 

Il Piz di Sagron visto dal sentiero 718 sopra Passo Cereda

Ti devo avvertire anche che non è per tutti. Già, non puoi portare il tuo fedele amico a 4 zampe, né quella tua amica che soffre di vertigini e si paralizza su uno strapiombo, ma…

Credimi, se è l’avventura che cerchi in un trekking, se vuoi staccare la spina dal quotidiano, se vuoi scoprire un territorio selvaggio e perderti nella natura, se oltre a muovere i piedi vuoi anche posare le mani sulle rocce dolomitiche, allora Park2Trek Dolomites è quello che fa per te.

Perché? Abbi pazienza ora te lo spiego.

 

Alte Vie in Dolomiti

Hai presente le Alte Vie? Ok, per restringere il campo ti citerò solo la N°1 delle Dolomiti, che in 125 Km collega Braies con Belluno, e la N°2, sempre delle Dolomiti, che in 180 Km collega Bressanone a Feltre. Cos’hanno in comune? Ad esempio che corrono entrambe da nord a sud.

 

Se però restiamo in zona, cerchiamo un percorso più snello e ci sentiamo un po’ controcorrente, ecco una fantastica alternativa: Park2Trek Dolomites, un’Alta Via da sud a nord, partendo da Feltre e arrivando a Passo Valles.

Esatto, sul medesimo percorso dell’Alta Via N°2, probabilmente il meglio di quel percorso.

Perché scegliere Park2Trek Dolomites?

Perché spesso succede che uno che parte da Bressanone, parte con lo zaino carico delle migliori intenzioni. Gli hanno detto che è tosta ma lui è convinto che ce la farà.

I chilometri però passano e arrivato magari in Marmolada penserà di averle viste tutte e che, tutto sommato, tanto vale fermarsi. E così si perderà il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino e il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, insomma tanta, tantissima roba.

 

A proposto dei due Parchi

Parco Naturale e Parco Nazionale abbiamo detto: enti, normative, gestioni diverse ma alla fine si tratta di un’enorme riserva protetta che quasi congiunge Feltre a sud con Moena a nord.

Foreste di abeti rossi: alcuni dei quali hanno dato vita ai celebri violini Stradivari, abeti bianchi, larici, faggi, praterie d’alta quota dove marmotte e camosci convivono in libertà. L’altopiano delle Pale di San Martino, un deserto carsico e butterato, lungo circa 10 Km per 5, compreso fra i 2.500 e i 2.700 m di quota, attraversato da ovest ad est dalla frattura Manna, su cui si snoda il sentiero che collega il Rif. Canali al Rif. Rosetta.

 

Le pareti vertiginose del Sass Maor, la cima Canali e il pilastro dove Hermann Buhl firmò il suo capolavoro. Le Vette Feltrine, con i pascoli d’alta quota in cui ancora echeggia l’abbaiare dei cani da pastore, le foreste e il sottobosco ricco di fiori rari, e ancora la presenza della lepre alpina, l’ermellino e rapaci quali il gheppio e l’aquila reale.

Sei disposto a perderti tutto questo? Non sei forse un’amante della natura selvaggia oltre che del semplice camminare in montagna?

Il Focobon visto dal Rif. Volpi al Mulaz

Un trekking di scoperta

Park2Trek Dolomites è un viaggio di scoperta, dove annotare differenze. Differenze del territorio, l’ho detto: Dolomiti Bellunesi e Dolomiti Trentine. Differenze sul modo di intendere la montagna, o meglio sfumature, da sud a nord o viceversa.

Il trekking attraversa le alpi dal Veneto al Trentino e si nota un modo leggermente diverso di gestire e offrire il territorio al visitatore, i servizi in rifugio, la segnaletica, la cura dei sentieri.

 

Non c’è un modo giusto o sbagliato, solo un modo diverso in cui interpretare la montagna.

La montagna può essere per tutti o solo per alcuni, se ne potrebbe discutere per ore, sul diritto di trovare una doccia a 2.700 m o il dovere di non sprecare l’acqua della stessa a quelle quote.

Tutto sommato, io credo, qui fra Veneto e Trentino convive un buon equilibrio fra vizi e virtù.

Nella nebbia mattutina la Val Belluna all’alba

Quanto dura il trekking

Certo, con una durata di 8 giorni non è certo una toccata e fuga nemmeno il Park2Trek Dolomites; perché non tagliare un paio di giornate?

Lo ammetto, ci avevo pensato, inconsapevolmente, credevo sarei rimasto deluso dalla partenza appena sopra Feltre e dall’ultima tappa, verso Passo Valles.

 

Nel primo caso credevo mi sarei trovato di fronte ad un paesaggio e sentieri da mezza montagna: umidi e privi di personalità, nel secondo ero convinto che l’ultima tappa sarebbe stata come quelle piste di rientro, con la neve dura come le gambe a fine giornata.

Niente di più sbagliato, Park2Trek Dolomites è un viaggio nella bellezza dall’inizio alla fine, e quest’ultima ti assicuro, la vivrai con il dolore tipico del distacco.

Verso la cima del Monte Pavione

Un trekking esclusivo

All’inizio ti accennavo all’esclusività del percorso. Proprio così, è un trekking per escursionisti esperti il Park2Trek Dolomites. L’itinerario presenta passaggi esposti in cui è meglio procedere in conserva (assicurandosi l’un l’altro) e settori attrezzati in cui auto-assicurarsi, tramite kit da ferrata. Un limite per alcuni ma una caratteristica che aggiunge fascino ed esclusività a chi la può apprezzare.

Nel caso potrai affidarti, come ho fatto io, ad una Guida Alpina. Renderà il tuo viaggio sicuro, e al tempo stesso saprà raccontarti del territorio, aggiungendo nozioni interessantissime che ti riaccompagneranno fino a casa.

 

Bene, ti ho detto tutto, è ora di partire!

 

Giorno 1 | Pedavena – Rif. dal Piaz

Scarica la mappa della prima tappa 

Lunghezza: 12,5 Km

Durata: 6,30 h

Dislivello +: 1.793 m

Dislivello -: 170 m

Alba al Col Cesta

Il trekking parte ufficialmente dalla storica Birreria Pedavena, dove il consiglio è di non rilassarsi troppo, c’è il rischio di non partire mai.

Imboccato il sentiero 801, all’ombra di un fitto bosco si raggiunge Passo Croce d’Aune a 1.000 m, qui cominciano a vedersi i primi effetti di Vaia, la tempesta di vento che nel 2018 ha spazzato le foreste di Veneto e Trentino, seminandone la distruzione.

 

Un gruppo di scultori ha creato, con i tronchi di alcuni alberi caduti, qualche bel segnavia che distrae dalle prime fatiche. Il sentiero in alcuni punti incrocia la strada forestale, utilizzata dalle jeep di servizio e dai biker che vogliono raggiungere il Rifugio, usciti dal bosco, in corrispondenza della cima Magheron cominciano ad aprirsi i panorami sulla Val Belluna.

Ci vogliono circa 6,30 h per coprire il dislivello positivo di 1.793 m che porta al Rifugio Dal Piaz a 1.974 m, ma la focaccia di Mirco ripagherà tutte le vostre fatiche.

La Guida Alpina Lorenzo Corso cammina verso la cima del Monte Pavione

Una possibile variante

Noi abbiamo optato per un’alternativa alla prima tappa canonica: siamo partiti da Passo Croce d’Aune e una volta arrivati al rifugio, dopo una bella birra, abbiamo preso il sentiero 817 che lungo sottili ma facili creste porta in cima al Monte Pavione 2.335 m. Dalla cima il panorama a 360 °è incredibile e la vista spazia verso nord fino a Primiero e oltre.

Il rientro al rifugio può proseguire ad anello imboccando, una volta scesi dalla vetta, il sentiero 810, o in alternativa, come abbiamo fatto noi, lanciandosi lungo il ghiaione e perdendo rapidamente quota.

 

E poi è di nuovo birra e la famosa focaccia, preparata con lievito Bio a lievitazione di almeno 48 h, una mescola di farine macinate a pietra e una guarnitura di mozzarella, pomodoro, verdure tagliate a crudo e pancetta, cotta in forno a 350°.

Buon appetito e sogni d’oro per la tua prima notte in rifugio.

Lorenzo sulla Cima del Pavione

Rifugio Dal Piaz

Quota: 1.993 m

Mail: info@rifugiodalpiaz.com

Tel: 0439.9065

Park2trek Info e prenotazioni

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Il Rifugio Dal Piaz

Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.