Arrivano tre ori a squadre (uomini, donne, junior maschili) sui quattro in palio a Gap, sede dei XIII Campionati Europei di corsa in montagna. Sulle alpi francesi si prende l’oro con una fuga solitaria il cuneese Bernard Dematteis, che conferma così il titolo vinto un anno fa a Borovets. Il fratello gemello Martin completa la festa italiana e familiare prendendosi un’emozionante bronzo dietro al britannico Robbie Simpson. È oro anche per il quartetto junior maschile (Cavagna, Vender, Ras, De Nardi) e per quello assoluto femminile formato dall’iridata Alice Gaggi, quarta a Gap, da Elisa Desco (settima), Valentina Belotti (nona) e Elisa Sortini (31esima). Ora all’orizzonte del team italiano ci sono i XXX Campionati Mondiali di corsa in montagna di Casette di Massa, ospitati nelle cave di marmo del “bacino di Gioia” il 14 settembre prossimo.
UOMINI CAMPIONI, DEMATTEIS ORO E BRONZO – La gara più attesa, la più desiderata. Bernard Dematteis corre con il peso del titolo continentale conquistato – clamorosamente – un anno fa nelle montagne polacche di Borovets. Il fratello Martin è dato in grandissima condizione, il team azzurro composto anche da Alex Baldaccini e Luca Cagnati è compatto come non mai. Bernard sceglie una rischiosa gara d’attacco: in testa fin dai primi metri, sfilacciando da subito il gruppo che prova a stargli dietro, soprattutto Robbie Simpson che tignoso lo marca a distanza di una decina di metri. Al passaggio del primo giro sono una ventina i secondi di vantaggio sul fratello e trenta sul britannico. Inseguono nomi importanti della corsa in montagna come quello del turco sei volte campione continentale Ahmet Arslan, del francese Julien Rancon, del rumeno proveniente dall’orienteering Ionut Zinca e dello stesso Baldaccini. La mossa dei Dematteis trasforma i 13,5 chilometri di gara in un incessante inseguimento alle maglie azzurre, in particolare a Bernard.
Il cuneese va in fuga, le posizioni si cristallizzano con Simpson secondo e Martin terzo, ma il tignoso scozzese di Banchory nel finale riesce ad avvicinarsi, guadagnando terreno sulla terza e ultima salita. Il campione in carica però non ha dato fondo a tutte le energie: arriva in 56:10, sventolando l’inseparabile Tricolore, fra gli applausi di un pubblico italiano numeroso e rumoroso. Sul traguardo su volta, sperando di scorgere la sagoma identica del fratello, e invece emerge Simpson capace di ridurre il divario sino a 9 secondi (56:19). Il tifo però esplode quando si scorge dietro l’ultima curva l’altro Dematteis. Martin, avvolto in un’altra bandiera, che si prende una medaglia di bronzo tutta cuore in 56:39. “Ho pensato tutto il tempo a mio figlio Matteo, appena nato. Avevo la sua immagine stampata in testa”. Quando arriva Luca Cagnati, settimo in 57:59, il titolo a squadre è blindato. Alex Baldaccini, che sta affrontando una stagione un po’ sottotono rispetto allo straordinario 2013, è ventesimo (1h00:24). Il team azzurro domina la classifica a squadre, come spesso è accaduto: primi con 11 punti davanti agli atleti di Sua Maestà, i britannici a 27 punti, e ai francesi padroni di casa, terzi a quota 31.
DONNE ANCORA D’ORO, GAGGI QUARTA – Le donne della corsa in montagna italiana non tradiscono e portano a casa l’oro a squadre in una gara dominata dalla favorita della vigilia, l’austriaca Andrea Mayr. Il medico viennese costruisce una vittoria individuale in 39:43 che colpisce per l’autorità e il distacco – 1:10 sulla seconda classificata, la slovena Mateja Kosovelj (40:53) – nonostante dia l’impressione di non premere sino in fondo sul pedale dell’acceleratore.Terza, a sorpresa ma non troppo, è l’altra austriaca Sabine Reiner (41:03): l’uno-due delle maglie biancorosse per un attimo spaventa i tifosi azzurri a bordo percorso, ma la classifica finale è tinta di azzurro brillante. Italia prima con 20 punti, con la Gran Bretagna seconda staccata di 11 lunghezze (31 punti) e le austriache di bronzo con 36 punti complessivi. La campionessa mondiale Alice Gaggi passa al primo giro, a metà gara, al terzo posto già in rimonta all’interno di un gruppetto di inseguitrici che comprende Kosovelj e la britannica Emma Clayton. Recupera qualcosa in discesa, “specialità della casa” ma non basta: viene superata da una Reiner che nel secondo tratto di salita ha davvero una marcia in più e quasi arriva a soprendere Kosovelj, brava a respingere al mittente l’assalto. L’azzurra chiude quarta in 41:22, a 19 secondi dal bronzo.
Poco distante arrivano il bronzo mondiale Elisa Desco, settima in 42:02 rimontando nel finale la turca Burcu Büyükbezgin, e la vice campionessa europea 2013 Valentina Belotti, nona in 42:40 e non aiutata da un percorso ricco di discese scorrevoli e poco adatte alla sue caratteristiche di “scalatrice”. Più lontana è Elisa Sortini, che onora l’esordio in nazionale con un 31° posto in 45:29.
JUNIOR UOMINI AL PRIMO TITOLO EUROPEO – Una grande prova di squadra porta gli junior a un risultato storico: per la prima volta l’Italia under20 vince il titolo Europeo di corsa in montagna, interrompendo un’egemonia turca che durava dalla prima edizione ufficiale per la categoria, nel 2008 a Zelle (Germania). L’oro a squadre è accompagnato da una piccola delusione individuale, quella di Nadir Cavagna che sperava in una medaglia, anche prestigiosa, ma che sugli 8,1 chilometri sulle Alpi Francesi è bloccato da ripetuti crampi. Il bergamasco di San Pellegrino Terme, fra i favoriti della vigilia, resta con rammarico ai piedi del podio (quinto in 39:23) dominato dal ceco Dominik Sadlo (37:23) seguito dai due turchi Ferhat Bozkurt (37:42, staccato di 19 secondi) e Ramazan Karagoz (38:19). Quarto uno dei due fratelli austriaci Innerhofer, Manuel (38:28). Cavagna taglia il traguardo in 39:23, e alle sue spalle arrivano poco staccati Alberto Vender buon quinto in 39:32 e Diego Ras nono in 40:05. Tre atleti nei primi dieci, con il quarto azzurrino Martino De Nardi 35° in 43:02, issano l’Italia in cima alla classifica per team. È oro, per la prima volta nella storia, a quota 20 punti davanti alla Repubblica Ceca (24) e alla Turchia (26) finora vincitrice incontrastata in ogni edizione della rassegna juniores.
JUNIOR DONNE SESTE, E’ DOMINIO TURCO – Le turche confermano la forte tradizione nella corsa in montagna a livello giovanile, occupando due terzi del podio con Bahar Atalay e Burcu Subatan, rispettivamente seconda e terza in 22:20 e 22:42. L’oro individuale sfugge però, imprendibile nelle gambe della bionda britannica Georgia Malir risoluta vincitrice in 22:10. Le azzurrine soffrono un po’, scegliendo di farsi forza con una gara di squadra e arrivano in tre nel giro di qualche secondo. È 17esima Alessia Zecca (23:52), 19esima Roberta Ciappini (23:55), 21esima Elena Torcoli (23:57) e 30esima Giulia Compagnoni (24:39). L’Italia under20 femminile è sesta (56) in una classifica dominata dalla Turchia (14) con Gran Bretagna (29) e Francia (37) sul secondo e terzo gradino del podio.
Anna Chiara Spigarolo – Ufficio stampa Fidal