A Eugene (Usa) sono iniziati i Mondiali Juniores di atletica che nella prima giornata hanno proposto la prima finale, quella sui 10000 maschili. Si parte un po’ in ritardo, dopo una cerimonia d’apertura molto essenziale – praticamente solo la sfilata delle bandiere, accompagnate da una base musicale dell’orchestra al centro del prato, inni e discorsi protocollari – e con un’autentica falange di 38 partecipanti al via. Tra questi i due azzurri Omar Guerniche, origini marocchine per famiglia ma bergamasco di Pesezzo, e l’abruzzese di Sulmona Giulio Perpetuo, che lo scorso anno aveva gareggiato sulle siepi ai Mondiali allievi di Donetsk. Entrambi si sono guadagnati il biglietto con quella sorta di “trials” organizzati a Trento tra i migliori mezzofondisti della stagione alla ricerca del minimo: sul piano dei tempi, tra l’altro, i loro personali sono nella media (30:44.00 e 30:47.00), ma è pure vero che tra il primo e l’ultimo accredito degli iscritti ci sono tre minuti e mezzo e che i migliori dovrebbero viaggiare ampiamente al di sotto dei 30 minuti. E’ una delle gare che meglio si adatta al contesto e restano sugli spalti tutti i 7.000 paganti di questa giornata inaugurale: da queste parti è ancora forte il “culto” memoriale di Steve Prefontaine, il grande mezzofondista di Eugene noto anche da noi e scomparso nel 1975 in un incidente stradale a poca distanza da questo stadio. La coppia giapponese, Nakatani e Hattori, prova a far saltare il banco e fa subito il vuoto: con la baldanza dei semidebuttanti, Perpetuo si butta nella mischia del gruppo folto degli inseguitori, mentre Guerniche naviga più coperto nelle retrovie. In testa i due giapponesi arrivano ad avere quasi cento metri di vantaggio, poi si muovono gli africani e nel corso del settimo chilometro si consuma l’inevitabile ricongiungimento: e da quel momento è una girandola di scatti e contro scatti, un copione un po’ di verso rispetto a quello che si aspettava ma il finale è già scritto e l’oro (nella foto l’arrivo) va all’ugandese Joshua Cheptegei (28:32.86) davanti ai due kenyani Cheboi e Kosimbei. Giulio Perpetuo viaggia per oltre metà gara su parziali da 3:02-3:04 al chilometri, tali da consentirgli un miglioramento: poi i suoi ritmi si appesantiscono sull’ordine dei 3:10, ma la sua classifica può essere letta con soddisfazione, 21° in 31:04.48. Oltre la sofferenza i numeri che riguardano Omar Guerniche: 34° con 32:30.44.
Raul Leoni – Ufficio stampa Fidal