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Polar Grit X2 Pro, il test definitivo!

di - 07/06/2024

Polar Grit X2 Pro_

Polar Grit X2 Pro è il nuovo outdoor sport-watch premium della gamma Polar, modello di punta dedicato all’outdoor in tutte le sue discipline e declinazioni, con una netta vena di endurance, che incarna in pieno l’archetipo dell’atleta poliedrico outdoor.

Test completo di Federico Iovanovich

“Ho utilizzato il GritX2 Pro per circa un mese durante i miei allenamenti di trail running, corsa su strada e giri in bici gravel, confrontandolo e usandolo in contemporanea con modelli della concorrenza, per avere una comparativa il più reale possibile.”

Design

Estetica impeccabile, abbastanza minimalista e elegante per questo orologio, che richiama il design classico del cronografo sportivo con ghiera, linee estetiche intraprese ormai   da tutte le case produttrici di sportwatch soprattutto per i modelli multi-sport e outdoor. La struttura è classica a 5 tasti, ghiera in acciaio e cinturino in gomma. La colorazione della versione in test è nero con dettagli rossi dei punti cardinali impressi sulla ghiera, fissata con 4 viti tork molto piccole e discrete.

A portata di tasto…

Indossato sul polso sinistro, abbiamo tre tasti sul lato destro di cui il tasto centrale anodizzato rosso, altri due tasti sul lato sinistro e il sensore barometrico tra i due. La cassa è in acciaio inox cosi come la ghiera, ma nella parte sottostante è chiusa da un fondo in plastica. Nella parte centrale è presente il sensore ottico da polso e l’attacco magnetico per il cavo USB.

Il cinturino in silicone è di alta qualità, ed è presente in due misure all’interno della scatola, sostituibile facilmente grazie all chiusura rapida. Le dimensioni complessive sono di 48.6mm di diametro e di 13.4mm di spessore per un peso totale dell’orologio di 79 grammi. Al polso risulta molto comodo grazie al cinturino molto morbido e confortevole, al peso ridotto per la sua dimensione rispetto alla concorrenza e al sensore ottico da polso arrotondato e molto poco sporgente.

Costruito secondo gli standard militari

Il Grit X2 Pro si presenta come uno sport-watch robusto e resistente, progettato seguendo gli standard militari MIL-STD-810H, un protocollo che comporta svariati test di variazione di altitudine, temperatura e shock termico -20°C +50°C, umidità e immersione fino a 100m, shock come cadute e urti e infine corrosione dovuta ad acqua salata.

Che cos’è lo standard MIL-STD-810H? VAI QUI!

Schermo

Il display del Grit X2 Pro usa tecnologia AMOLED e offre la funzionalità touchscreen, è coperto da una lente in vetro zaffiro e ha una dimensione effettiva di 139mm e una risoluzione di 454×454 pixel. Il touchscreen si esclude automaticamente durante la registrazione dell’attività per evitare di andare incontro a tocchi involontari dello schermo o malfunzionamento dovuto a gocce d’acqua, pioggia o sudore. Molto interessante e utile la funzione torcia che permette, ad esempio, di illuminare il contenuto dello zaino durante un’attività con scarsa visibilità, tutto tramite il display AMOLED.

“Il risultato della coppia vincente AMOLED + vetro zaffiro garantisce una grande luminosità, colori brillanti e alto livello di dettaglio.”

Funzioni outdoor e allenamento

Entriamo nel vero core del nostro Polar Grit X2 Pro, che reputo sia la parte a cui siamo tutti più interessati in un prodotto di questo tipo: le attività e l’allenamento.

Polar Grit X2 Pro, essendo uno sport-batch al top della gamma, offre tutti i sensori necessari e più avanzati per tutte le attività outdoor.”

Bussola, barometro, accelerometro…

Abbiamo una bussola con magnetometro, il barometro, l’accelerometro e il sensore ottico cardio da polso che è, a propria scelta, attivabile o disattivabile anche durante la registrazione dell’attività. Per quanto riguarda gli aspetti legati alla navigazione abbiamo la geolocalizzazione routing dual-Frequency GPS, Glonass, Galileo, BeiDou, QZSS. Il segnale GPS dual band offre una precisione della traccia molto alta, la posizione viene registrata automaticamente dal Polar Grit X2 Pro scegliendo i due segnali migliori in quel momento e in quella posizione, garantendo una precisione ottimale.

Naviga con Komoot

Abbiamo la possibilità di navigare attraverso una mappa cartografica durante tutte le attività che svolgiamo. Inoltre vengono fornite già caricate sull’orologio le cartografie di Europa e Nordamerica di Komoot, che di norma sarebbero a pagamento tramite un account premium. Questo perché l’interfaccia Polar Flow si appoggia e si integra insieme a piattaforme di terze parti come Komoot e Strava per la navigazione, in questo caso sarà sufficiente avere un profilo gratuito su Komoot per avere tutte le proprie tracce e percorsi sincronizzati con l’orologio.

Riportami a casa!

Funzione molto utile per la sicurezza e per eventuali emergenze è la traccia a “briciole di pane” che aiuta a tornare al punto di partenza o ad una posizione precedente ripercorrendo a ritroso la traccia iniziale.
Per quanto riguarda l’attività vera e propria il Polar GritX2 Pro ci offre 150 profili sport differenti, tutti personalizzabili e configurabili secondo le proprie esigenze di schermate, campi dati e funzionalità utili o meno durante il proprio allenamento.

150 profili sport

Ma entriamo nel merito dei nostri profili sport prediletti, chiaramente quelli legati alla corsa; sono presenti 4 profili dedicati che sono: Corsa (generico), Corsa su strada, Trail Running e Ultra Running. I dati basilari e comuni per la corsa sono quelli presenti in tutti gli sport-watch dedicati e sono abbastanza ovvi. Abbiamo: velocità e passo, cronometro, conto alla rovescia, distanza, misurazione della frequenza cardiaca, zone di frequenza cardiaca, possibilità di registrare lap manuali, automatici e il blocco dei pulsanti durante l’attività.

Personalizzabile secondo le proprie metriche

Tutte le schermate di ogni profilo sono personalizzabili in base anche alle proprie metriche fisiologiche, soprattutto le zone di frequenza cardiaca e le zone di passo, ovvero dei ritmi di riferimento per l’allenamento.

Pro e contro, schermate migliorabili

Una piccola pecca riscontrata nelle opzioni di configurazione delle schermate è che per ogni schermata sono disponibili solo 4 campi dati. La mia configurazione personale del profilo dedicato al trail running prevede di avere sempre sott’occhio la frequenza cardiaca con la relativa zona, la distanza percorsa, la velocità di andatura, la durata dell’attività, il dislivello effettuato sia in salita che in discesa e la VAM.

Quanti dati mi servono?

Il fatto di avere solo 4 dati per schermata e la mancanza di una funzione di scorrimento automatico delle schermate mi costringe a dover utilizzare i tasti con la mano destra per scorrere tra le due schermate principali che ho impostato. E nonostante possa sembrare una sciocchezza, per come sono abituato, l’ho trovato un po’ scomodo. Soprattutto quando si hanno le mani impegnate dall’uso dei bastoni, durante allenamenti di alta intensità e in gara, quando non si ha disposizione tempo ne forza, se non l’istante di uno sguardo per controllare il dato chiave in quel preciso momento.

“Sicuramente delle schermate configurabili con almeno 6 o 8 dati sarebbero un grande upgrade in termini di comodità di utilizzo.”

Velocità 3D

Molto interessanti sono le nuove funzionalità implementate che sono: la Velocità 3D, che tiene in considerazione la velocità a cui si sta correndo su una superficie orizzontale insieme alla propria velocità verticale, per calcolare la vera velocità mentre ci si muove in avanti e verso l’alto. La Velocità Verticale e VAM, ovvero Velocità Ascensionale Media, dati fondamentali per la gestione dei ritmi sulle lunghe salite ma anche discese di montagna, fattore importantissimo per la corsa in montagna, lo skyrunning e gli ultra trail.

Se vuoi approfondire su Velocità verticale e VAM, VAI QUI!

Nuovo algoritmo x i Watt

Abbiamo anche a disposizione il nuovo algoritmo di Polar per il calcolo della potenza in Watt durante la corsa. Questa viene misurata al polso e Polar ci dichiara che offre dati accurati e scientificamente approvati. Non ho avuto modo purtroppo però di valutare l’efficacia e la precisione di questi dati in quanto, allenandomi tramite la frequenza cardiaca con fascia cardio toracica, non ho dei benchmark di riferimento. Sicuramente questo è un grande dato che può rivelarsi certamente utile se implementato nel proprio programma di allenamento, meglio ancora se fatto valutare da un preparatore atletico esperto, ma mi espongo lievemente dicendo che, in generale, nonostante i sensori di wattaggio per la corsa stiano facendo enormi progressi, forse è ancora un po’ troppo presto per basare interamente il proprio programma di allenamento esclusivamente sulla potenza e tralasciando la frequenza cardiaca, come invece si può fare benissimo nel ciclismo.

Hill Splitter, infallibile!

Una utilissima funzionalità per il trail running si chiama Hill Splitter, una schermata importabile che rileva automaticamente le salite e le discese usando le informazioni di velocità, distanza e altitudine rilevate dal GPS, questo permette di vedere e stimare la lunghezza e la durata della salita o discesa che si sta percorrendo, anche se non si sta navigando con una traccia GPS precedentemente caricata.


FuelWise, mai più senza benzina!

Abbiamo anche un assistente di integrazione FuelWise, che durante l’allenamento, permette di impostare delle notifiche smart per avere un promemoria su idratazione e integrazione energetica, davvero un grande aiuto durante gli allenamenti molto lunghi e le gare di Ultra Running, dove l’integrazione è parte fondamentale della performance e quando facilmente la stanchezza rischia di prendere il sopravvento sulla lucidità e l’equilibrio psicofisico.


Legata all’ambito dell’energia e della nutrizione abbiamo l’interessantissima e unica funzione che ci determina le fonti di energia durante l’allenamento, ovvero il nostro Grit X2 Pro fornisce delle stime dettagliate sulla fonte di energia principale utilizzata durante la nostra attività, distinguendo accuratamente la percentuale di grassi, carboidrati e proteine utilizzati a scopo energetico, questo grazie ai nostri dati sulle metriche fisiologiche, frequenza cardiaca e ritmi tenuti durante la registrazione. Funzione davvero utile sia in ambito fitness, come linea guida nel caso si volesse perdere peso o ricondizionare la propria composizione corporea tramite l’allenamento, sia in ambito racing, come strumento e aiuto per la valutazione di una strategia nutrizionale durante una gara di endurance.

“Personalmente posso dire di aver trovato utile e interessante quest’ultima funzione ma non mi affiderei interamente a questi dati, essendo appunto delle stime, senza farli prima valutare da un allenatore e/o nutrizionista esperto.”


FitSpark, allenati con Polar

La Guida all’allenamento FitSpark è una funzionalità che ci offre degli allenamenti quotidiani consigliati in base al livello di fitness, stress da allenamento e recupero.
La piattaforma PolarFlow ci offre la possibilità di effettuare tutte le nostre configurazioni sia tramite app mobile sia tramite desktop, e alcune cose anche direttamente dall’orologio stesso, ma con opzioni leggermente diverse. Questo all’inizio mi ha portato qualche difficoltà nella configurazione dei dati e nella programmazione di qualche allenamento, ma mi spiego meglio.

Programmazione migliorabile

La piattaforma ci permette di programmare gli allenamenti, abbiamo la possibilità di inserire allenamenti preferiti, ovvero i nostri allenamenti classici che svolgiamo più spesso e che andremo a ripetere più volte nel tempo (ripetute, fartlek, tempo run…) e obbiettivi di allenamento più semplici ma sempre pianificabili, come ad esempio “correre per 60 minuti” o “correre per bruciare 700 calorie”, fino ad arrivare alla programmazione di un piano di allenamento completo per una intera stagione.

“Bene, non tutti questi aspetti sono configurabili allo stesso modo tramite app mobile e piattaforma web, in quanto l’app pone qualche limitazione in più.”

Il problema maggiore che ho riscontrato all’inizio dell’utilizzo di PolarFlow è stato l’impossibilità di impostare un allenamento strutturato, come ad esempio delle variazioni di ritmo e distanza diversi all’interno della stessa sessione, tramite l’app e “on the go”, quindi all’ultimo minuto. Questo perché innanzitutto ogni allenamento specifico va inserito nel calendario, e per gli allenamenti preferiti si ha la massima possibilità di costruzione solo tramite la piattaforma web. Questo si traduce in una routine quotidiana o settimanale, personalmente un po’ scomoda, lenta e macchinosa, che ci impone di metterci alla scrivania per programmare i propri allenamenti del giorno, settimana o mese.

“Il consiglio che mi sento di dare è quello di studiare bene la piattaforma web PolarFlow per quanto riguarda tutte le configurazioni dell’orologio, tutta la pianificazione degli allenamenti e la gestione delle tracce GPS per la navigazione, e una volta che abbiamo impostato tutto a medio/lungo termine, potremo usare l’app mobile per eventuali piccole modifiche e per la sincronizzazione dell’orologio e la verifica delle attività quotidiane.”

Funzioni smartwatch e dinamiche fitness

Tra tutte le funzioni di smartwatch che il Polar Grit X2 Pro ha da offrire abbiamo la classica personalizzazione di dashboard e widget, oltre che la connettività bluetooth e i controlli della musica per connettere l’app dello smartphone e controllare la playlist direttamente dal polso.

Monitoraggio cardiaco e Polar Elixir

Ma entrerei nel merito di ciò che Polar è veramente leader del settore: il monitoraggio di fitness e salute e dei cardiofrequenzimetri.
Polar lancia la nuova tecnologia Polar Elixir che misura e analizza un gran numero di parametri fisici. Abbiamo a disposizione un sensore da polso avanzato dotato di tecnologie di biosensing che ci permettono di registrare un elettrocardiogramma ECG a riposo. Questo permette di utilizzare i dati per ulteriori funzionalità tra cui il monitoraggio del sonno automatico Sleep Plus Stages che assegna un punteggio alla qualità del sonno distinguendo le fasi: sonno leggero, sonno profondo e REM.

Il monitoraggio dettagliato del recupero con la funzionalità RecoveryPro che fornisce consigli su quando e come allenarsi tenendo in considerazione lo stress causato dall’allenamento.

La misurazione dei livelli di reattività durante il giorno tramite le funzioni Nightly Recharge e SleepWise che monitora il ritmo circadiano, utile per stimare gli orari migliori per l’allenamento e per conciliare il sonno.

Funzione Polar SpO2

Abbiamo inoltre la funzione Polar SpO2, ovvero il pulsossimetro, che si basa sempre sulla tecnologia Elixir per stimare la quantità di ossigeno nel sangue, molto utile per tenere sotto controllo l’acclimatamento alla quota nelle attività di alta montagna. La temperatura cutanea viene rilevata durante il sonno automaticamente e fornisce aggiornamenti giornalieri sulla base dei dati degli ultimi 28 giorni, che possono essere interpretati per ottenere informazioni sulla salute.

Test a portata di polso, Ortostatico e Serene

Polar con il suo Grit X2 Pro offre anche la possibilità di effettuare svariati test per il fitness e la salute da ripetere periodicamente per avere risultati a lungo termine, tra cui il test ortostatico, utile per valutare il recupero dagli allenamenti e dalle attività in generale e che si basa sulla variabilità della frequenza cardiaca a riposo, da in piedi e in posizione supina, e il test Serene, una serie rilassante di esercizi di respirazione che aiutano a ridurre lo stress.
ll nuovo sensore cardio da polso del Polar Grit X2 Pro è stato riprogettato per ridurre ulteriormente le interferenze causate dal movimento, questo lo rende molto preciso e accurato in tutte queste dinamiche di monitoraggio del fitness e nei test elencati sopra, ma, purtroppo nei test riscontrati durante le attività di corsa, escursionismo e ciclismo non si è rivelato affidabile quanto una fascia toracica o un sensore ottico da braccio (in questo caso è stata una fascia ottica Polar Verity Sense) riportando più volte valori di frequenza cardiaca fuori scala a parità di sforzo, evidentemente causati dall’eccessivo movimento dell’orologio al polso. Purtroppo come ben sappiamo questo è ancora un difetto che accomuna tutti i grandi marchi di orologi sportivi, nessuno escluso. Per una reale affidabilità dei sensori ottici da polso, ai fini dell’allenamento tramite frequenza cardiaca, c’è ancora da aspettare un po’.

Batteria

La durata della batteria di uno sportwatch è diventato ormai un parametro oserei dire decisivo, soprattutto per gli utenti “outdoor e endurance oriented” e che per molti, può veicolarne la scelta di acquisto.

“Grit X2 Pro monta una batteria LI-Pol da 488 milliampere e la casa dichiara le seguenti ore di utilizzo: 10 giorni in modalità smartwatch, 34 ore in modalità allenamento con registrazione continua del segnale GPS, 5.8 giorni in modalità allenamento “Eco”.”

Durata batteria e impostazioni

Le impostazioni configurabili riscontrate che incidono maggiormente sulla durata della batteria sono: la frequenza di registrazione del segnale GPS, configurabile su ogni secondo, 1 minuto o 2 minuti, quest’ultima è la configurazione del profilo sport Ultra Running:

Il sensore cardio da polso, disattivabile in modo parziale, in quanto lo si può escludere completamente durante la registrazione delle attività ma, nella quotidianità e fuori dall’allenamento, si può impostare di non rilevare la frequenza cardiaca continua ma risulterà comunque attivo saltuariamente per il monitoraggio delle dinamiche fitness come il recupero, le fasi del sonno, ecc.

La connessione bluetooth, che non è selezionabile direttamente dall’orologio in quanto è automatica, ma si dovrà prestare attenzione nel disattivarla sui dispositivi ad esso associati quando non ci servono, come lo smartphone e le fasce cardio esterne, e questo bloccherà automaticamente tutte le funzionalità e i widget correlati, come musica, notifiche, previsioni meteo, ecc.

Ricarica molto rapida

La ricarica della batteria è molto veloce, si completa in circa un’ora, e l’orologio si ricarica tramite il cavo USB nativo fornito nella confezione. Il cavo è particolare e si presenta con una presa magnetica che si collega sul retro della cassa dell’orologio, e dall’altro lato uno spinotto micro USB Type-C da collegare ad un alimentatore, che, purtroppo, non viene fornito. Un piccolo accorgimento che ho notato, e che può essere importante per chi fa ultra endurance, è che durante la registrazione dell’attività la batteria non si ricarica anche se lo si collega a una fonte di alimentazione, a differenza di altri prodotti concorrenti. Lo si può ricaricare solo se l’attività viene messa in pausa, questo vuol dire che in una gara Ultra va previsto che la ricarica può avvenire solo durante le soste nelle basi vita e punti di ristoro e non si può farlo durante la corsa.

Conclusioni

Eccoci finalmente arrivati al dunque, per chi è fatto il nostro Polar Grit X2 Pro?
Dopo questa grande lista di parametri e funzioni vorrei fare qualche considerazione personale e lasciare qualche consiglio in merito.

“Questo è un orologio premium top della sua gamma, paragonabile ai suoi concorrenti e per molti aspetti anche migliore, soprattutto nel campo fitness e salute. La precisione dei dati rilevati dai suoi sensori è veramente ottima e molti aspetti e funzionalità non si trovano nei concorrenti.”

C’è però qualche imperfezione come abbiamo descritto prima, legata all’uso specifico, per quanto riguarda l’allenamento e l’utilizzo in gara. Per chi come me pratica una sola attività specifica principale, nel mio caso il trail running, e qualche altra attività correlata ma svolta saltuariamente come alpinismo, ciclismo e arrampicata sportiva, allora forse andrebbero fatte delle valutazioni minuziose. Personalmente sono arrivato alla conclusione che nella propria quotidianità, un semplice runner come me ha bisogno di pochi fronzoli tra cui perdersi, e tolta tutta la dinamica del monitoraggio fitness e la connettività, restano i pochi aspetti sui quali ci si focalizza davvero: l’allenamento specifico strutturato e la gara.

“Per costruire gli alllenamenti serve un po’ di attenzione e pazienza e inserirli nel calendario, uguale per le tracce GPS da seguire visto che la sincronizzazione con Komoot è un po macchinosa.”

Bisogna abituarsi a scorrere tra le schermate vista la mancanza di spazio maggiore per campi dati e anche la mancanza di integrare campi dati o app sviluppate da terze parti. Inoltre la batteria è sicuramente un po’ più limitata rispetto alla concorrenza, e la mancanza della possibilità di ricarica “on the run” non aiuta, quindi per voi ultra-runner sub24h forse ok, per voi delle 100 miglia e del Tor des Géants magari potrebbe essere scomodo, e non siete pochi!
La figura dell’atleta di montagna poliedrico sta diventato ormai un esempio da seguire e un target da raggiungere per molti sportivi e appassionati di outdoor, nonché un reale status symbol!

“Ed è proprio questo il target a cui mi sento di consigliare il Polar Grit X2 Pro, un prodotto top per tutti gli amanti dell’avventura, che sia di corsa, trail running, mountain bike, alpinismo, trekking, bikepacking, sci e escursionismo.”

Per chi ama praticare più di una sola attività, anche a livelli alti, allenarsi e gareggiare, sia per progredire sia anche solo per tenersi in forma. Ma senza volersi perdere troppo dietro ad una attività specifica, correlata da tutti quegli aspetti forse più noiosi che divertenti, che sono l’allenamento specifico e la programmazione.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”