Un solo appuntamento ma molto importante e atteso per lo Iaaf Road Label, non sabato ma domani, con la Sportisimo Half Marathon di Praga, classica del circuito Gold nella capitale ceka organizzata peraltro da uno staff tutto italiano. La prova si preannuncia incertissima con il record della prova seriamente a rischio, almeno stando alle dichiarazioni dei due principali protagonisti, i kenyani Leonard Komon primatista mondiale sui 10 e 15 km e alla sua seconda uscita sulla distanza, e Geoffrey Ronoh, vera rivelazione del 2014 con le sue vittorie alla mezza di Olomouc e sui 10 km sempre a Praga. Komon, che nella sua unica prova sui 21,097 km ha corso in 59’14”, punta decisamente a scendere sotto i 59 minuti,magari per attaccare il record della corsa di 58’47” stabilito dall’etiope Atsedu Tsegay nel 2012. Il campo del partecipanti è di altissimo livello, con altri 4 atleti con primato sotto l’ora: Peter Kirui (Ken/59’22”), Azmeraw Bekele (Eth/59’39”), il già citato Ronoh (59’45”) e Daniel Wanjiru (Ken/59’58”) oltre ad altri 7 sotto 1h01’ ra cui gli eritrei Amanuel Mesel e Samson Gebreyohannes.
La prova femminile non è da meno, anche se mancherà la campionessa mondiale di maratona Edna Kiplagat che ha perso il passaporto e quindi non ha fatto in tempo a raggiungere Praga. In sua assenza la favorita diventa la sua connazionale Lucy Kabuu, tornata in auge con il terzo posto a gennaio nella Dubai Marathon chiusa terza in 2h20’21”. Ad accompagnarla la kenyana Lineth Chepkirui, 1h07’47” di personale e un fortissimo trio di etiopi, composto da Worknesh Degefa vincitrice a Lisbona nel 2014, la campionessa sulla mezza di Marrakech 2013 Waganesh Mekasha e Yebrqual Melese che quest’anno ha già collezionato i successi alla Houston Marathon e alla mezza di Parigi. Attenzione anche alla croata Lisa Stublic Nemec che ha portato il suo personale a 1h09’16” e alla padrona di casa Anezka Drahotova che continua a dividersi fra la corsa e la marcia e che vuole cancellare il ritiro di domenica scorsa a Dudince sui 20 km di marcia vinti dalla nostra Eleonora Giorgi.
