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Progetto Life Reskiboot by Dalbello

di - 15/02/2024

Dalbello e i suoi partner nel progetto LIFE RESKIBOOT hanno dimostrato di essere pionieri nella produzione sostenibile di scarponi da sci, introducendo un nuovo standard nell’economia circolare del settore. Attraverso la riutilizzazione di materie prime secondarie provenienti da scarponi da sci post-consumo, hanno prodotto 1.000 paia di scarponi con una riduzione del 56% dell’impronta ecologica rispetto alla produzione convenzionale. Questi scarponi, che altrimenti sarebbero stati scartati, ora avranno una seconda vita sulle piste, stabilendo un precedente nel settore.

Il progetto LIFE RESKIBOOT

Il progetto LIFE RESKIBOOT, cofinanziato dalla Commissione Europea, ha coinvolto Dalbello e sei partner provenienti da vari settori, con l’obiettivo di ripensare il ciclo di vita degli scarponi da sci in termini di sostenibilità e riduzione dei costi. Concentrandosi sulla raccolta e riutilizzo degli scarponi da sci post-consumo, il progetto ha affrontato sfide come il disassemblaggio e la separazione dei materiali, nonché lo smistamento e il riciclaggio dei rivestimenti in schiuma.

La sfida

Attraverso la collaborazione tra i partner, Dalbello è riuscita a ottimizzare questi processi complessi e a sviluppare un modello di business basato su un sistema a circuito chiuso, dando una nuova vita agli scarponi da sci a fine vita.

“Il tentativo di utilizzare in modo efficace la multiplastica dura riciclata ha rappresentato una sfida importante per il nostro team di Dalbello. La complessità intrinseca del materiale, caratterizzata da una conoscenza limitata della sua composizione e dell’età, ha richiesto un approccio metodico basato su tentativi ed errori. Attraverso questo processo, siamo stati in grado di ottenere la qualità desiderata dello scafo e di trasformarlo in un componente di alta qualità”, afferma Stefano Prosdocimo, dipartimento di ricerca e sviluppo e project manager di LIFE RESKIBOOT presso Dalbello.

Questo approccio ha coinvolto il ritiro degli scarponi da parte dei partner di noleggio, il disassemblaggio e la preparazione dei materiali per il riciclaggio, e infine il reintegro di questi materiali riciclati nel ciclo produttivo.

Seguire il concetto di economia circolare

La cooperazione tra i partner ha giocato un ruolo fondamentale nel successo del progetto, con ognuno che contribuisce con le proprie innovazioni e competenze. Il processo ha incluso anche la valutazione sistematica degli impatti ambientali durante tutto il ciclo di vita del prodotto, garantendo una riduzione significativa delle emissioni di carbonio e dei rifiuti.

Il partner di noleggio Rent a Sport è stato individuato come il partner perfetto per il ritiro degli scarponi post consumo. Questi prodotti a fine vita sono stati scomposti nei loro componenti – plastiche macinate, schiume e materiali morbidi – e preparati per il ritrattamento da Plastic Sort S.R.L..

Queste materie prime secondarie ottenute dal riciclo sono il pezzo decisivo del puzzle e sono in contrasto con i 9,4 milioni di chilogrammi di materie prime vergini che vengono lavorate ogni anno – emettendo 33.800 tonnellate di CO2 equivalente – nella produzione convenzionale di scarponi da sci.

Gli approfondimenti sulla progettazione per il riciclaggio sono stati forniti da studi condotti presso l’Università di Bologna e hanno gettato le basi per l’ulteriore processo produttivo. Nello stabilimento Dalbello le parti in plastica dura vengono macinate finemente e reimmesse nel ciclo produttivo dello scafo riducendo drasticamente l’utilizzo di materie prime vergini.

Inoltre, le parti morbide selezionate dei rivestimenti sono state macinate, ricompattate in blocchi e trasformate in rivestimenti riciclati presso GRIFONE S.R.L.. Come altri partner cruciali, EPSI e Studio Fieschi hanno supportato il progetto in termini di una valutazione sistematica e completa degli impatti ambientali associati al prodotto durante tutto il suo ciclo di vita e la diffusione dei risultati del progetto e di preziose informazioni a un pubblico più ampio. Alla fine del ciclo è di nuovo il partner di noleggio, che rimette in circolazione e sulle piste le prime 1.000 paia.

Un concetto che va a creare un precedente nel mondo degli sport invernali

Il progetto prevedeva la conduzione di una valutazione dell’impatto ambientale del prodotto finale, utilizzando il processo della serie ISO 14000 noto come Life Cycle Assessment (LCA).

Questo esame analizza ogni fase di produzione, utilizzo e smaltimento per quantificare accuratamente l’impatto ambientale complessivo del prodotto durante tutto il suo ciclo di vita. I parametri di produzione abbracciano 16 categorie, incluso il potenziale di riscaldamento globale (GWP), misurato in chilogrammi di emissioni equivalenti di CO2.

La produzione di 1.000 scarponi da sci durante il periodo del progetto ha comportato una significativa riduzione del 56% dell’impronta di carbonio, ottenuta utilizzando materie prime secondarie anziché vergini. Questa riduzione sottolinea l’importanza dell’utilizzo di materie prime secondarie, in particolare nella riduzione delle emissioni derivanti dall’estrazione e dalla lavorazione, data l’elevata percentuale di materiali polimerici che costituiscono oltre il 60% del peso totale di uno scarpone da sci, compresi componenti chiave come lo scafo, polsino e battistrada.

Con LIFE RESKIBOOT Dalbello e le aziende partner sono riusciti a risparmiare 3.268 chilogrammi di rifiuti e dodici tonnellate di CO2 equivalente. Inoltre è stato raggiunto l’obiettivo di ridurre del 7% il costo degli scarponi da sci. Infine, l’inclusione di una Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) con il prodotto finale LIFE RESKIBOOT stabilisce nuovi parametri di riferimento di sostenibilità nel settore dei beni durevoli per gli sport invernali, facilitando le valutazioni comparative delle prestazioni di sostenibilità tra i vari prodotti.

“Ciò che a prima vista può sembrare insignificante è in realtà un grande passo avanti verso una produzione più sostenibile, afferma Giuseppe Bianchini, Brand Business Director di Dalbello. “Insieme ai nostri partner del progetto LIFE RESKIBOOT, non solo siamo riusciti a dare a quasi il 100% di uno scarpone da sci un nuovo ciclo di vita, ma anche a sviluppare un modello innovativo e sperimentale di economia circolare che può fungere da linea guida e base per l’intero settore e non solo. Siamo orgogliosi di svolgere un ruolo pionieristico nel settore con tutte le aziende coinvolte e attendiamo con impazienza i progetti che seguiranno”.

 Il successo del progetto LIFE RESKIBOOT ha stabilito un precedente nell’industria degli sport invernali, dimostrando che la produzione sostenibile è possibile senza compromettere la qualità o l’accessibilità dei prodotti. Dalbello e i suoi partner mirano ora a estendere questi sforzi e a promuovere la commercializzazione di scarponi da sci riciclati, portando a una riduzione ancora maggiore del consumo di risorse e delle emissioni di gas serra nell’intero settore.

Camilla cresce a Torino dove si laurea in giurisprudenza, frequenta un master in Sport e Business management, ma capisce ben presto che la sua strada la porta in montagna. Dopo anni di Sci club, diventa maestra ed allenatrice di sci alpino e comincia a frequentare sempre di più le montagne che oggi sono casa. Sci alpinismo, alpinismo, trail running ed arrampicata sono le attività in cui spende ogni singola energia e, grazie alle quali, l’ha portata a scrivere ed a collaborare con le diverse aziende del settore outdoor.