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Quale tavola per Jaws?

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Non vorremmo sembrare di essere ripetitivi ma questa ultima settimana è stata molto intensa e aver potuto vivere almeno per un giorno l’atmosfera di Jaws ci ha dato molti spunti nuovi su cui lavorare. Sul numero in uscita di 4Windsurf troverete un approfondimento sull’argomento Jaws molto dettagliato e tecnico. Questi ragazzi e ragazze rischiano la vita in quello spot portando il livello del nostro amato sport ancora più in alto. Per questo motivo e molti altri ci sembra giusto dedicare all’argomento più di un approfondimento. Abbiamo iniziato con il web con Jaws visto da terra e dall’acqua, continueremo sul cartaceo dando spazio ai protagonisti. Mentre ora vi proponiamo un breve focus su quali tavole usano i rider per uscire a Jaws, mentre aspettate l’articolo completo sul magazine in uscita.

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Per prima cosa le tavole Wave di serie non vanno bene per Jaws. Il motivo è semplicissimo, l’onda è velocissima e si raggiungono velocità molto elevate, una qualunque tavola Wave concepita per performare su onde classiche (anche di grandi dimensioni) non avrà mai la possibilità di poter utilizzare i rails per curvare, ma utilizzerà solo le pinne. In questo modo la tavola sarà completamente ingovernabile.
Manu Bouvet ci ha fatto vedere il suo custom per Jaws shapato da Kith Teboul, una tavola lunga 240, con una zona di piatto molto lunga, set up quad e antisdrucciolo anche sui pads! Pesa a terra 8,25 kg ed ha circa 83 litri, Manu è un peso medio-leggero.

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Da queste foto potete vedere anche la tavola di Robby Naish dedicata a Jaws, lui non usa nemmeno i pad e lo shape ricorda molto le tavole di una volta “no nose”. Lui va esclusivamente single fin!

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Rudy Castorina invece usa un custom Tabou fatto per le grandi onde a cui applica dei pesi di piomdo, ciascuno da circa 500 gr, per cercare di mantenere la tavola più incollata all’acqua.

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Molto altro ancora lo scoprirete sul prossimo numero di 4Windsurf. Stay tuned!

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Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, la mia vita. Finiti gli studi universitari ho iniziato a lavorare in un negozio di windsurf a Torino, poi agente di commercio e nel 2006 è iniziata la mia grande avventura con la redazione di 4Windsurf e poi anche di 4Sup. Sono stato campione italiano Wave di windsurf nel 2013 e 2015, altri ottimi risultati agonistici gli ho ottenuti anche nel freestyle sia in Italia che in Europa. Dal 2017 sono il direttore di una delle scuole più importanti del Lago di Garda, il PierWindsurf. Trasmetto la mia passione con progetti dedicati ai giovani come il Progetto Serenity di Malcesine, e organizzo Wave Clinics nel periodo invernale. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.