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Riprendere a scalare dopo un periodo di stop

di - 16/06/2020

Riprendere a scalare dopo un periodo di stop: può succedere a tutti!

Per diversi motivi a molti di noi può capitare di non scalare per interi mesi; sia un infortunio, sia perchè si vive in una località dove d’inverno non è possibile scalare su roccia, presto arriva il momento della resa dei conti.

Quest’anno è un anno particolare, perchè il riprendere a scalare dopo un periodo di stop non riguarda più solo alcune persone, ma tutti, visto che la quarantena ci ha costretti a casa per parecchio tempo.

Tutti, anche i più pigri, hanno cercato un modo per allenarsi in casa; ma adesso è arrivato finalmente il momento di far fruttare tutte le ore spese al trave e tolte con fatica al divano.

1. Non aver fretta di riprendere a scalare come prima

Il problema principale di quando si torna a scalare dopo un periodo di stop non è tanto quanto si ha perso a livello motorio, ma piuttosto il non essere più allenati allo sforzo mentale che la scalata richiede. Non prendertela con te stesso se i primi giorni d’arrampicata ti risulterà difficile arrampicare sui tiri o passaggi su cui prima ti scaldavi. Sii paziente, datti tempo. Arrampicare non è proprio come andare in biciletta, ma quasi: se sarai gentile con te stesso e accetterai il dover ricominciare da gradi che ti sembravano facili ci metterai meno tempo a tornare al livello che avevi prima dello stop. La frustrazione, la rabbia, al contrario ti faranno rallentare il processo e entrerai un circolo vizioso da cui sarà difficile uscirne.

2. Scala da primo di cordata

Alcuni, soprattutto chi tende ad avere un po’ più di paura di volare, avranno la tentazione di rimettersi a scalare sui tiri che facevano prima dello stop, ma da secondi (con la corda dall’alto). Non c’è niente di più sbagliato! L’arrampicata da secondi tende a far scalare peggio e in questo modo il gesto scalatorio non tornerà a essere fluido come prima. Meglio invece riprendere a scalare da primi su gradi più facili e concentrarsi sul movimento e sulla fludità nella scalata. Piano piano poi, si potrà riprendere ad alzare il “tiro”.

3. Datti obiettivi a breve termine

Se non scali da un po’ di tempo è inutile che ti metta su vecchi progetti abbandonati, la cui probabilità di riuscita è scarsa, se non nulla. Datti invece obiettivi alla tua portata, stimolanti, che puoi raggiungere in un arco di tempo piuttosto breve. L’essere riuscito nel tuo obiettivo ti darà la carica per proseguire e alzare piano piano l’asticella. In men che non si dica ti ritroverai anche sul tuo vecchio progetto, ma con una mentalità e un approccio positivo che ti aiuteranno nella riuscita.

Questi sono alcuni suggerimenti di carattere generale, che ognuno può applicare alla sua ripresa nella pratica dell’arrampicata sportiva. Degli altri piccoli consigli che invece riguardano l’arrampicata in generale, che sia fatta dopo un periodo di stop o meno, sono quelli di prenderela con leggerezza, divertirvi il più possibile e condiverla con le persone “giuste”.

Buon arrampicata!

Eva è nata e cresciuta a Roma, dove ha studiato giurisprudenza per capire che è una persona migliore quando non indossa un tailleur. Ha lasciato la grande città per lasciare che il vento le scompigliasse i capelli sulle montagne delle Alpi e presto ha scoperto che la sua passione per l’outdoor e scrivere di questa, poteva diventare un lavoro. Caporedattrice di 4outdoor, collabora con diverse realtà del settore outdoor. Quando ha finito di lavorare, apre la porta della baita in cui vive per sciare, correre, scalare o per andare a fare altre gratificanti attività come tirare il bastone al suo cane, andare a funghi o entrambe le cose insieme.