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Running in the morning… con MIZUNO Wave Rider 19

di - 02/06/2016

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4Running corre con voi! Oggi sono andato a fare il mio giro di running di buon mattino. Ospiti dell’uscita le nuove Mizuno Wave Rider 19, a cui ho abbinato i plantari Spenco Original. Per la Wave Rider, già usata per qualche giorno senza i plantari specifici, con le normali solette Mizuno in dotazione , una netta conferma di quanto scritto dal nostro tester Matteo Parravicini su 4Running cartaceo, ovvero una gran scarpa.

Mizuno WAve Rider 19 e solette Spernco Original, un super connubio! Mizuno Wave Rider 19 e solette Spenco Original, un super connubio!

Ottimo l’ammortizzamento, garantito da un’intersuola non eccessivamente spessorata, il che garantisce una buona sensibilità sul terreno, pur parlando sempre di una scarpa classificabile tra le A3. La suola, correndo su asfalto bagnato e soprattutto pavé delle vie del centro, non ha dato problemi, garantendo un buon grip e soprattutto una buona flessibilità grazie agli intarsi generosi dell’avampiede. Rispetto alle scarpe che sto usando in questo periodo, ovvero Diadora 4100 Bright e Columbia Ventrailia, si è dimostrata decisamente più veloce. Ma lasciando da parte le impressioni di guida, che affido ai nostri tester, volevo soffermarmi un po’ su vantaggi e svantaggi del running mattutino. Ovvio che il 2 giugno, festa della Repubblica, zero problemi di sveglia per andare a lavorare, sono uscito ad un orario “cristiano”, diciamo 7:30? I primi k sono sempre i peggiori, da una parte si vorrebbe tornare per almeno un’altra ora nel letto a dormire, dall’altra c’è sempre una vocina che ci dice di non mollare… la circonferenza vita  saprà come ringraziarci. E così è stato, un paio di k ascoltando il TG alla radio e poi via a sparare pensieri a caso tra la canottieri Milano e Porta Genova, poi i Navigli, la Darsena, Ticinese, via Torino, seguito da un rapido saluto con selfie d’obbligo al Duomo, nel più puro stile “turista per caso”. Rientrato a casa, doccia, colazione, di quelle che nelle giornate lavorative non riesci a fare mai e poi un buon venti minuti di stretching brucia età.

Le Mizuno Wave Rider 19, sullo sfondo il Duomo di Milano Le Mizuno Wave Rider 19, sullo sfondo il Duomo di Milano

Risultato? Come sapete, correndo si producono ENDORFINE, ovvero quelle sostanze che ci fanno sentire bene, facendo sport. Ecco perché una sana e regolare attività sportiva, distribuita nell’arco della settimana per almeno 3 giorni, migliora non solo il nostro stato fisico ed emotivo, ma ci rende più disponibili nei rapporti con gli altri, garantendoci un senso di appagamento e soddisfazione rispetto ad un soggetto sedentario. Lo stress, quella brutta bestiolina che vaga tra le vene di cure e cervello, se ne sta bello tranquillo e noi viviamo meglio.

Buon Running!

Daniele Milano: spirito di montagna, anima sportiva. Nato in Valle d’Aosta circa cinquant’anni fa, Daniele cresce immerso nella natura e nello sport. Prima lo sci alpino, poi l’atletica leggera: il movimento è da sempre il suo linguaggio. Negli anni ’90, la svolta. Lo snowboard lo conquista completamente — non solo come rider, ma come narratore del mondo snow. Coordina Snowboarder Magazine, collabora con testate specializzate e guida la direzione di Onboard Magazine. Dal 2003 è anche una presenza fissa nell’evoluzione dell’Indianprk snowpark di Breuil-Cervinia. Tra penna, neve e sentieri. Maestro di snowboard e telemark, dal 2015 è il cuore editoriale di 4running magazine, dove racconta il trail, l’anima del running, il gesto sportivo come espressione di equilibrio. Correre è il suo modo di essere. Dai campi di atletica vicino casa ai boschi della Valle, per poi trasferirsi a Milano. Oggi vive tra città e montagna, ma è sempre fedele al suo credo: “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri.”