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Salewa Committed: trasparenza e sostenibilità

di - 18/04/2022

La “moda” della sostenibilità ha generato un caos che lascia ampio spazio al greenwashing, rendendo difficile distinguere un prodotto davvero sostenibile dagli altri. Per questo Salewa ha creato la nuova etichetta Committed, che punta ad un’informazione trasparente rispetto agli standard di sostenibilità.

243 articoli della nuova collezione di abbigliamento e 16 articoli della collezione technical equipment sono stati identificati con l’etichetta Salewa Committed, rendendo più facile per il consumatore individuare i prodotti più sostenibili.

Il brand altoatesino ha dedicato una sezione apposita del proprio sito a questa iniziativa, impegnandosi allo stesso tempo per realizzare i propri prodotti in modo sempre più attento all’ambiente e alla sostenibilità sociale.

Scopriamo tutto su Salewa Committed tramite cinque domande ad Alexandra Letts, sustainability manager Salewa.

salewa committed

 

Salewa ha deciso di creare una propria autonoma etichetta di sostenibilità e trasparenza.  Cosa vi ha spinto a scegliere questa strada invece di adottare etichette di standard esistenti, come FWF e Bluesign, già note ai consumatori?


Crediamo che la maggior parte delle etichette esistenti non riesca ad includere le molteplici tematiche legate alla sostenibilità.  Si tratta di standard oggettivi, ma il consumatore deve comunque informarsi e fare ricerche per conto proprio per capire di cosa si tratta.

Attraverso l’etichetta Salewa Committed invece vogliamo comunicare chiaramente i nostri valori e la nostra filosofia e portarli in primo piano. Il nostro è un approccio olistico che comprende la responsabilità, la sicurezza dei prodotti chimici utilizzati, l’approvvigionamento sostenibile delle materie prime e seconde, nel quale utilizziamo precisi standard e totale trasparenza. Questi valori sono importanti sia per noi che per i nostri clienti, quindi non vogliamo dipendere da organizzazioni esterne che possono avere un approccio parziale o meno severo.

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Tre criteri sono necessari per ottenere l’etichetta Salewa Committed, di cui due obbligatori: il rispetto degli standard sociali negli stabilimenti di produzione dei nostri partner, e l’analisi chimica dei materiali. Il primo si basa sul Codice di Condotta del Gruppo Oberalp, mentre il secondo è verificato con la Oberalp Chemical Policy, che consiste in un un catalogo di sostanze chimiche il cui uso è vietato, oppure fortemente limitato.

Oltre a questi due criteri fissi, per poter assegnare l’etichetta Salewa Committed a un prodotto, è necessario che venga soddisfatto almeno un terzo criterio addizionale.

Cosa differenzia l’etichetta Salewa Committed da altri marchi o certificazioni di sostenibilità, come ad esempio il Grüner Kopf in Germania?


Il nostro rapporto annuale sulla sostenibilità e il Brand Performance Check della Fair Wear Foundation ci aiutano a valutare costantemente i nostri progressi e a migliorarci con un approccio olistico. Molte certificazioni esistenti riguardano solo singoli criteri di sostenibilità, rilevanti solo nell’ambito della produzione tessile. Con Salewa Committed, invece, siamo in grado di offrire ai clienti una maggior trasparenza su un ampia varietà di criteri legati alla sostenibilità di un prodotto.

Il Grüner Kopf copre molti degli aspetti per noi rilevanti, ma è una certificazione nazionale, specifica per la Germania, e come tale non basta per noi che siamo un marchio internazionale che opera nel mercato globale con fornitori in diverse parti del mondo.

In che modo comunicate ai clienti il valore di Salewa Committed? Su quali canali viene spiegato?


A partire dall’estate 2022 ogni prodotto Salewa Committed sarà identificato da una specifica etichetta. Nel caso dell’abbigliamento e dei prodotti tessili sarà un’etichetta di stoffa, mentre per scarpe, calzini, attrezzatura e accessori si tratterà di un cartellino. I criteri Salewa Committed sono già evidenziati in modo chiaro, sia nei Salewa Store sia sul nostro sito web. Inoltre da febbraio abbiamo avviato una campagna di comunicazione dedicata proprio a Salewa Committed.

 

Per il futuro avete intenzione di rendere ancora più rigorosi i requisiti Salewa Committed? Per esempio rendendo obbligatori altri criteri o introducendo la formula 2+2 anziché 2+1?


Salewa Committed è una assoluta novità. Ci sono tutti i presupposti per migliorarla in futuro, anche grazie alle indicazioni che raccoglieremo dai clienti e dal personale di vendita.

Il primo obiettivo è portare a livello Salewa Committed il maggior numero possibile di articoli della nostra collezione. Elevare gli standard potrebbe far parte di una seconda fase. Potremmo introdurre un criterio relativo a un concetto di economia circolare, per cui un prodotto deve soddisfare criteri di estrema durevolezza, facilità di riparazione, minimizzazione dell’utilizzo di materie prime e riciclabilità.

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Un altro criterio potrebbe poi riguardare l’approvvigionamento delle pelli, un tema che stiamo investigando per identificare le attuali best practice. In più vogliamo estendere l’etichetta Salewa Committed anche all’attrezzatura tecnica, ovviamente senza compromessi in tema di sicurezza.

 

L’uso di materie prime rinnovabili come il cotone garantisce automaticamente standard di produzione sostenibili? In futuro, Salewa intende prestare più attenzione all’origine delle materie prime? È un aspetto di cui si terrà conto per l’etichetta Salewa Committed?


I materiali rinnovabili non sono necessariamente sostenibili dal punto di vista ambientale o sociale. È per questo che Salewa, quando seleziona tessuti  e materiali per la produzione, si assicura che soddisfino i propri standard di sostenibilità e responsabilità sociale.

Con la maggior parte dei nostri fornitori abbiamo un rapporto di lunga data che si basa sulla fiducia e il sostegno reciproci. La lana TirolWool, per esempio, è frutto della collaborazione con gli agricoltori di montagna dell’Alto Adige e del Tirolo austriaco. Trattiamo la lana delle loro pecore, che è molto ispida, e sosteniamo l’attività degli allevatori.

In questo modo siamo riusciti a sostenere una tradizionale attività della cultura alpina. Sappiamo esattamente dove vengono allevate queste pecore e che sono garantiti i massimi standard di sostenibilità ambientale e sociale.

Un altro esempio è la lana Alpine Merino, che proviene da allevamenti certificati RWS (Responsible Wool Standard, ndr) in cui è vietata la pratica del mulesing. I nostri fornitori di canapa tessile hanno una filiera interamente tracciabile, e su richiesta forniscono tutte le informazioni sulla produzione di questa fibra. Attualmente stiamo testando la canapa tessile prodotta in Europa, con l’obiettivo a medio termine di poterla coltivare qui in Alto Adige.

Nella fase introduttiva dell’etichetta Salewa Committed tutti questi dettagli sono stati volutamente omessi per mantenere il messaggio il più possibile chiaro e semplice. Però abbiamo incluso i “materiali naturali/rinnovabili” tra i criteri per ottenere l’etichetta. Inoltre, noi vediamo Salewa Committed come un impegno a un miglioramento costante, e ovviamente in futuro questo si tradurrà in criteri più rigidi.

 

Livornese di nascita ma montanara d’adozione, studia Geologia e sogna di fare la scrittrice. Adora raccontare storie e qualsiasi tipo di avventura, inoltre non sa stare ferma: è facile trovarla su qualche treno diretto verso le Alpi con uno zaino fuori misura da cui penzolano scarpette o piccozze (a seconda della stagione).