Salomon S/Lab Spectur, se vi siete riempiti testa e occhi esclusivamente con le tanto blasonate scarpe da trail del brand francese, non dimenticatevi che dall’S/Lab, ovvero il Reparto Corse di Salomon, escono anche ottime calzature votate a strade asfaltate e max performance. Spectur è infatti la nuova proposta road High Performance adatta, più o meno, a tutti. Vi spieghiamo il perché.
A cura della redazione | foto: con realme 12 Pro+
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Categoria: road – max performance
Peso: 245 g (UK 8,5 uomo)
Drop: 8 mm
Stack height: 38,5/30,5 mm
La parola all’azienda
“Preparati a battere il tuo record personale!”. La S/LAB Spectur racchiude l’esclusività di una giornata di gara in un modello adatto a tutti. I componenti innovativi e il design lavorano in sinergia per offrire la potenza di una piastra al carbonio insieme alla stabilità necessaria per chi ha bisogno di supporto extra. L’ammortizzazione del doppio strato in schiuma garantisce uno straordinario effetto rebound, per transizioni fluide ottimizzate.
A proposito di S/Lab
Ti presentiamo il frutto della nostra passione per l’outdoor. Migliora le tue prestazioni con la collezione corsa su strada S/LAB di Salomon, progettata con l’aiuto dei migliori atleti al mondo per darti performance senza precedenti durante la corsa. Mettiti alla prova, corri più veloce e perfeziona la tua falcata con le nostre scarpe da corsa, realizzate con materiali tecnici di primissima qualità e design accattivanti per darti più potenza ed efficienza su strada. Scopri un’intera selezione di top e magliette traspiranti e leggere per più freschezza e comfort, e indossa un paio dei nostri comodi pantaloncini e leggings per affrontare le corse più impegnative con stile.
Sviluppata per la performance…di tutti!
Se punti a migliorare la tua performance, sei nel posto giusto: in questa collezione trovi l’abbigliamento e le attrezzature di cui hai bisogno per partire con ancora più grinta. Scegli i capi e gli accessori running che fanno per te e parti per avventure indimenticabili!
Design
Le scarpe bianche sono sempre belle! La nuova Salomon S/Lab Spectur nella colorazione White/Fiery Red/Black fa solo venir voglia di correre. Shape minimale e molto affusolato, che ricorda un po’ le forme ridotte all’osso di modelli storici da trail usciti dal famigerato S/Lab di Salomon. Tomaia traslucida e trasparente in più punti per giochi di colore ulteriori in base alla tonalità del calzino, con in evidenza sul puntale le scritte sempre in trasparenza
S/Lab a indicare l’utilizzo race performance della calzatura. Sui fianchi il particolare di rinforzo tallonare, per limitare probabilmente l’eccesso di pronazione e dare supporto all’appoggio, conferma la presenza di piastra interna in carbonio, ma non spaventatevi, non si tratta di carbonio puro, solo per super performer da record del mondo, bensì di una piastra in materiale plastico arricchita con una percentuale di carbonio, e più avanti ne parlo in modo più approfondito.
Chiusura & alloggiamento
6 asole + 1, con rinforzo esterno longitudinale dei fori applicato a caldo per rendere la chiusura più efficace. Lacci tradizionali leggermente elastici, che potrebbero essere migliorati. Suggerisco sempre il doppio nodo, perché rischiano di allentarsi piuttosto facilmente. La linguetta, minimale e ottimamente traforata, tende a fare un po’ di piegoline una volta allacciata la scarpa, quindi consiglio di porre particolare attenzione durante la calzata per evitare noiosi fastidi sul dorso del piede dopo qualche chilometro. Teniamo presente che Spectur è una calzatura votata alla performance ma per un pubblico più ampio rispetto a un modello “road” ancora più estremo come la Phantasm, quindi la linguetta leggermente più imbottita è ben accetta, sebbene personalmente avrei preferito qualcosa di più minimale… Alloggiamento del tallone molto morbido e comunque solido. Il piede è coccolato da una giusta imbottitura interna ma molto stabile.
Comfort
Creata per essere apprezzata da una larga fascia di mercato, la Salomon S/Lab Spectur non nasconde la sua vocazione performance, risultando comunque comoda. Si tratta di un modello perfetto per correre a ritmi piuttosto allegri e non è adatta ad andature blande, sebbene nei classici 2-3 chilometri di riscaldamento prima di allenamenti intensivi e/o nelle fasi finali di defaticamento, con gambe e soprattutto piedi stanchi, ha garantito un buon comfort, confermato dai giorni successivi alle sessioni di training “toste” durante i quali non ho percepito dolore alcuno a gambe e/o articolazioni.
Rullata
Un rocker della punta indubbiamente accentuato favorisce, e non di poco, la naturale rullata del piede. Mi è piaciuta molto la porzione di intersuola sotto all’avampiede, dal metatarso in poi, perché ho percepito la giusta imbottitura a vantaggio del comfort e un buona spinta generata dalla geometria della piastra, ma non esasperata, il che mi ha permesso tranquillamente di correre con facilità anche a ritmi meno elevati, per capirci intorno ai 4’15”-4’30” al chilometro per quelli più veloci, e tranquillamente oltre i 5’30” per quelli più blandi, non riscontrando in entrambi i casi alcun affaticamento eccessivo.
Traspirabilità
La trama della tomaia a struttura differenziata per ottimizzare la calzata mi è piaciuta a livello di comfort ma, visto che stiamo correndo con temperature spesso vicine ai 30° se non di più, avrei preferito qualcosa di decisamente traspirante, e sono certo che Salomon con le prossime versioni possa fare meglio.
Grip
Il grado di durezza del compound della suola, combinato alla buona deformazione del foam dell’intersuola, assicura sempre appoggi sicuri con ottimo grip anche in curva o nel caso di cambi di direzione improvvisi.
Stabilità
Finalmente torniamo a parlare della fantomatica piastra interna arricchita al carbonio, con alette laterali su entrambi i fianchi della scarpa che, secondo me, sono la vera anima di questo modello. Sarebbe interessante capire dall’R&D di Salomon se per sviluppare la Spectur si sia partiti proprio dalla geometria della piastra interna! Davvero efficace nel rendere gli appoggi molto più stabili di tanti altri modelli in commercio dotati di piastra.
Protezione
Mi aspettavo peggio. Ovvero, appena presa in mano, e affondando le dita per sincerarmi della consistenza del foam piuttosto morbido, seppur in linea con altri competitor, mi attendevo una calzatura molto più instabile e decisamente poco protettiva, ma mi sono dovuto ampiamente ricredere. Spectur protegge il piede in modo corretto per l’uso che se ne deve fare, rimanendo un’ottima ibrida tra performance estrema e comfort.
Capacità di ammortizzare
Piastra interna e foam a due densità lavorano sinergicamente molto bene. A un più che buono grado di ammortizzazione corrisponde un’altrettanto buona reattività e forza di rimbalzo. Con la Salomon S/Lab Spectur ai piedi la corsa risulta molto agile e al contempo facile, ovvero permette anche a chi non ha un piede estremamente reattivo di avere ottime sensazioni di rimbalzo, senza dimenticare l’efficace grado di stabilità complessivo.
Consigliata per
Senza essere troppo filosofico, e so che non si tratta di un’affermazione inedita, già espressa su altri modelli non eccessivamente estremi, suggerisco la Salomon S/Lab Spectur a chi ha voglia di provare una scarpa performante, e aggiungo decisamente performante, senza buttarsi a capofitto nei modelli che si contendono il primato del mondo sui 42k. Personalmente l’ho trovata ideale per lavori veloci e mezze maratone con ritmi al di sotto dei 5’ al chilometro. Ad andature più lente viene comunque garantito un buon comfort, anche se opterei per scarpe più tradizionali e tranquille. Inoltre, le alette esterne della piastra assicurano buona stabilità e la rendono adatta anche a chi non ha appoggi perfetti o una tecnica di corsa sopraffina.