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Saucony Xodus Ultra: il Test

di - 19/08/2022

saucony xodus ultra

La Saucony Xodus ha una storia lunga. Sono state lanciate ben 11 edizioni prima di questo più recente modello. La nuova Saucony Xodus Ultra, nel rinnovarsi è la versione più leggera della serie con un peso rilevato nel numero 8,5 US pari a 271 g. Un ottimo biglietto da visita per una calzatura massimale. È ora di scoprire cosa ne pensa Paolo Dellavesa che le ha provate per noi.

 

La parola di Saucony

Fino all’orizzonte e oltre, questa calzatura non conosce limiti per quanto concerne l’ultra-distanza. Progettata con tutti gli accorgimenti tecnici ottimali per la percorrenza off-road, con estrema attenzione al comfort. La particolare volumetria della calzata è concepita per donare grande sollievo al piede, senza pressioni, persino dopo ore di utilizzo. La performante e morbida schiuma PWRRUN PB garantisce un passo vivace e agevolato, mentre la più densa mescola PWRRUN sostiene tutto il carico del trail, per proteggere e stabilizzare il piede. La rinnovata tassellatura in gomma PWRTRAC, appositamente studiata per il trail, fornisce il grip necessario per affrontare ogni tipologia di terreno. La suola con costruzione a tre parti indipendenti garantisce flessibilità e comfort durante le lunghe uscite.

 

Design e finiture della Saucony Xodus Ultra

Il modello in prova si presenta decisamente rinnovato nell’estetica rispetto al precedente. Nonostante sia una scarpa alta da terra e ben strutturata, non dà l’impressione visiva di essere ingombrante. Le scelte cromatiche sono molto azzeccate, in particolare nei modelli dedicati alle donne. Il logo è posto in primo piano lungo tutta la parte laterale e dona slancio alla calzatura. 

Questo rappresenta proprio il fiume Saucony (Kutztown, Pennsylvania, dove tutto ebbe origine), l’onda, che simboleggia le acque, e i tre punti che richiamano i massi attorno al quale scorre il fiume in quel punto. “Dove due fiumi corrono insieme” è il significato della parola Saucony per i nativi americani, e dal 1898 nome iconico di questo importante brand.

 

saucony xodus ultra

 

Impatto iniziale della Saucony Xodus Ultra

Avere la possibilità di provare una scarpa prima che venga ufficialmente lanciata mi dona quel pizzico di curiosità in più. Appena calzata, la nuova Xodus Ultra mi ha impressionato per la morbidezza del comparto intersuola-soletta. Sì, perché quest’ultima è realizzata in schiuma PWRRUN+ e spessa ben 7 mm. Camminando qualche ora prima di dedicarle le prime corse, mi ha colpito la sua leggerezza che, abbinata alla costruzione generale, la rende una scarpa decisamente comoda, anche grazie alle protezioni in TPU non invasive e ben integrate. 

 

 

Allacciatura

Osservando la scarpa, si nota una particolare scelta nel sistema di allacciatura, a esclusione dei due occhielli di chiusura classici. Infatti, i fori per il passaggio dei lacci sono sostituiti da un nastro di tessuto cucito alla tomaia. Anteriormente è inoltre presente un supporto per la connessione delle ghette. I lacci sono piatti e decisamente elastici, questo mi ha consentito di non avere mai la sensazione di costrizione del piede, anche serrando bene la chiusura. La linguetta è piuttosto sottile per un modello da lunghe distanze, ma anch’essa risulta morbida. È inoltre presente un sistema anti-intrusione dei detriti posto tra la linguetta e i lacci, Debris Shield, e funziona molto bene. Appare come una sottile retina che copre circa ¾ della linguetta, ma la restante parte non resta “scoperta” grazie al prolungamento della linguetta stessa che va a saldarsi poco sopra alla soletta. Trovo che il sistema generale di chiusura sia molto confortevole, pecca leggermente nell’effetto fasciante nella sezione centrale del piede, ma diventa un difetto solo se si alzano molto i ritmi.

 

 

Comfort 

Sicuramente è uno dei suoi grandi punti di forza. Durante le mie corse più lunghe non ho mai avvertito affaticamenti o dolori anomali ai piedi. La zona dell’avampiede risulta abbastanza spaziosa e questo consente alle dita di muoversi quel poco che basta per scaricare la tensione. I tessuti con i quali è realizzata la tomaia sono molto morbidi, specialmente sulla parte anteriore. Infine, grazie all’intersuola e, secondo me, anche alla soletta super ammortizzata, si completano gli ingredienti che rendono la Xodus Ultra una scarpa da calzare per ore senza il minimo problema.

 

Grip della Saucony Xodus Ultra

Gli sviluppatori di Saucony hanno equipaggiato la Xodus Ultra con una suola denominata PWRTRAC. I tasselli, mediamente alti (4,5 mm), sono stati disegnati e applicati in modo diversificato su tre zone. Anche il loro orientamento dipende dalla funzione per la quale sono stati progettati.

  • Dal mesopiede in avanti sono tutti votati alla spinta, più piccoli e vicini nella parte centrale, più massicci verso i bordi. 
  • Nelle due zone arretrate sono, invece, direzionati per garantire una migliore capacità di frenata, quando si appoggia il tallone in discesa. 

Nelle svariate situazioni in cui mi sono trovato a correre, valuto questa suola molto valida sui terreni principalmente morbidi; ho apprezzato le sue ottime prestazioni in termini di grip anche in presenza di fango. Su terreni rocciosi e duri non ho notato mancanza di trazione, e pure in discesa non ho mai avuto la sensazione di scivolare, persino quando ho provato a decelerare bruscamente. Tuttavia, su questo tipo di fondo la mia suola ha manifestato un consumo più rapido della media. Mi sento di sconsigliare questa calzatura se si ha intenzione di percorrere qualche discesa su asfalto o su roccia, non tanto per una mancanza di prestazioni, ma per non rovinare troppo rapidamente i tasselli.

 

 

Stabilità

Già maneggiando la scarpa, ho notato una buona flessibilità. Correndo, questa caratteristica si traduce in un buon feeling quando si affrontano i traversi, cosa non scontata in modelli alti da terra.

  • Il fascione trasversale che corre lungo la parte laterale della calzatura non è solo una trovata estetica, ma agisce da stabilizzatore laterale, donando struttura.
  • Il collarino, oltre alla funzione protettiva, non si limita a coprire il tallone bensì si prolunga di alcuni centimetri: questo dona sicurezza alla parte posteriore del piede.
  • Il drop di 6 mm secondo me è azzeccato, consente una buona posizione del piede in salita, e quando c’è da correre forte, a mio avviso, la dinamica di corsa ne beneficia.
  • La pianta un po’ larga e la struttura generale morbida mi hanno fatto alzare leggermente la soglia di attenzione sulle discese tecniche, quando ho provato a spingere mi è sembrato che il piede si muovesse leggermente, facendomi rallentare per non rischiare troppo. Questa situazione sicuramente non può essere un problema in una sessione di allenamento di più ore o in una gara di ultra trail, dove il ritmo soprattutto in discesa è necessariamente più basso. 

 

Traspirabilità

La tomaia è realizzata in mesh e, soprattutto nella zona centrale-anteriore del piede dove le protezioni in TPU sono meno concentrate, ho potuto apprezzare una buona ventilazione. L’area attorno al tallone risulta molto più protetta e quindi leggermente più “calda”, consentendo comunque al sudore di poter evaporare correttamente. Questa capacità traspirante si può apprezzare pure quando ci si bagna i piedi, il drenaggio risulta infatti soddisfacente. Unica pecca, mi è sembrato che la soletta interna, a causa della sua imbottitura, rimanga umida qualche minuto in più, ma questo non mi ha causato vesciche.

 

 

Capacità di ammortizzare della Saucony Xodus Ultra

Lo stacco da terra rispettivamente di 32,5 mm sul tallone e 26,5 mm sull’avampiede pone la Xodus Ultra nella categoria delle scarpe massimali. Le schiume scelte dai tecnici di Saucony sono di due composizioni diverse, ma non sono distribuite, come spesso accade, posizionando quella più morbida sul tallone oppure a sandwich una sopra all’altra.

 

La mescola PWRRUN PB

E’ stata sviluppata una mescola chiamata PWRRUN PB, già presente in altre scarpe come Endrophin Pro e Speed, che dona risposta reattiva e super ammortizzante, questa è stata allocata al centro, diciamo nel nucleo dell’intersuola. Attorno a essa, quasi con la funzione di “telaio”, è stata disposta un’altra schiuma, chiamata PWRRUN, più densa e quindi rigida. Questa trovata funziona molto bene, secondo me, aiutando il piede ad appoggiare meglio, soprattutto quando sotto al peso dei km la dinamica di corsa peggiora. La schiuma esterna più rigida è come se guidasse il nostro piede a seguire l’asse di spinta corretto. Credo che sia dovuto alla parte centrale morbida che si comprime e accompagna il movimento in avanti aiutato dall’esterno, più rigido, quasi con un effetto di “binario”, evitandoci di scomporci eccessivamente. 

 

Protezione e sostegno

Sono stati posizionati in punti strategici diversi inserti termoplastici con la funzione di stabilizzare e proteggere il piede. In particolare, nella parte anteriore troviamo un film isolante che corre attorno alla punta delle dita, abbastanza minimale ma efficace. È leggermente meno protetta solo la zona laterale-anteriore, dove si flette il piede, immagino proprio per favorire questa caratteristica. Ad abbracciare il tallone è stato posizionato un collarino molto rigido, accompagnato da una buona imbottitura della tomaia. Questa protezione è divisa in due placche, una verso l’interno e l’altra verso l’esterno del piede, che si prolungano verso il lato e mi hanno protetto in modo molto efficace contro tutti gli impatti che ho subito in quelle zone.

 

 

La Saucony Xodus Ultra è consigliata per…

Pensando alla destinazione perfetta di questa scarpa, mi viene spontaneo suggerirla al runner che desidera correre in pieno comfort per tante ore. Di conseguenza, la valuto come un’ottima soluzione per un ultra trail. Personalmente io percorro distanze inferiori, ma l’ho apprezzata molto e continuerò a usarla per i miei allenamenti lunghi e per le corse lente, quando desidero fare fondo aerobico. Poter contare su di una calzatura che mi fa arrivare a casa con i piedi riposati credo sia davvero impagabile. Anche chi pesa qualche chilo in più potrà contare su grande sostegno, andando ad affaticare meno le articolazioni, soprattutto in discesa. Così come chi teme che dopo qualche ora la propria dinamica di corsa possa peggiorare: potrà infatti essere aiutato dall’ottima combinazione di schiume che facilita l’appoggio corretto e sicuro.

 

Suggerimento finale 

Se prima di una sessione di allenamento o di una gara avete dubbi su quale calzatura massimale scegliere, vi consiglio di dedicare alla Xodus Ultra le giornate su terreni morbidi o fangosi piuttosto che su quelli rocciosi, o peggio con tratti asfaltati. L’ottimo grip dei tasselli, come accennato in precedenza, è decisamente prestazionale su quel tipo di fondi, ma il rovescio della medaglia è un consumo accelerato della suola su terreni duri.

 

Caratteristiche tecniche: 

  • Peso: 271 G (US 8,5 UOMO)
  • Drop: 6 MM
  • Stack Height: 32,5/26,5 MM

Scopri la Saucony Xodus Ultra qui

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.