Pubblicità

Scarpa Golden Gate ATR: il test

di - 17/11/2021

scarpa

 

Dal numero #05 di 4running a cura di di Paolo Dellavesa

La parola a Scarpa

La Golden Gate ATR è la calzatura da trail running di SCARPA perfetta per i runner che vogliono affrontare qualsiasi tipo di suolo. Il modello è particolarmente indicato per terreni off-road più facili misti, per la media/lunga distanza. Si adatta a varie tipologie di atleti di qualsiasi peso e velocità di percorrenza. 

La calzata contenitiva e avvolgente, la suola adatta a diversi terreni e una combinazione fra leggerezza, ammortizzazione e stabilità fanno di questa calzatura un prodotto trasversale nel mondo del trail running, che va dall’urban trail fino ai percorsi montani.

 

Come e dove ho corso 

Mi sono approcciato alla Golden Gate ATR calzandola qualche giorno durante la quotidianità, come faccio sempre con una nuova scarpa. Per valutarne l’effettiva versatilità, ho corso su svariate superfici, dalle vie cittadine fino ai sentieri di media montagna. Non sono mancate discese sconnesse e allenamenti ad alta velocità. A completare il test, le prime piogge autunnali hanno reso la prova ancor più severa.

 

Design e Finiture 

Mi piace molto la tonalità di azzurro scelta da SCARPA e abbinata ai dettagli arancioni, rende questo modello elegante e non banale. La tomaia mi ha incuriosito da subito. Intrigante il suo design a onde che richiama la struttura del celebre ponte di San Francisco, da cui deriva il nome. Più nel dettaglio, la struttura della tomaia seamless è costruita con un materiale ultraleggero chiamato Superlight High Breathability Fabric, rinforzato nella zona centrale e del collarino con ispessimenti in TPU film e Micro Suede, alleggerito nella zona anteriore per garantire maggiore comodità nei movimenti.

 

scarpa

 

Impatto iniziale

Il sistema denominato Sock Fit LW dona una sensazione molto avvolgente e precisa nella calzata. L’assenza di cuciture ne aumenta di molto il comfort e, grossa nota di merito, il mio piede si è sentito subito a suo agio rispetto a calzature con tomaie più rigide e strutturate, che penalizzano la comodità. Ho apprezzato la facilità di ingresso e uscita del piede. La presenza del calzino interno non ne pregiudica la praticità. Prima di iniziare a correrci, l’idea è di avere ai piedi una scarpa comoda, ben fasciante anche nella parte anteriore e leggera (290 g), nonostante l’altezza da terra non trascurabile.

 

Chiusura

Il calzino integrato e la costruzione della tomaia avvolgente contribuiscono già in parte a stabilizzare il piede nella scarpa, che anche slacciata si muove poco. L’allacciatura è precisa e non si allenta con il passare delle ore. È presente un occhiello extra per chi desidera un fitting ancora più preciso.

 

Comfort

La Golden Gate ATR è decisamente piacevole da calzare. Mi capita spesso con altre scarpe di allentare l’allacciatura dopo aver corso, se devo tenerle ai piedi ancora qualche ora, per aumentare il comfort. La tomaia leggera e le protezioni non invadenti avvolgono ma non limitano il movimento del piede. Effetto “calza” credo sia la definizione più corretta.

 

Traspirabilità

E’ uno dei suoi punti di forza. Tenendola in mano e mettendola in controluce è quasi trasparente. La tomaia seamless fa respirare il piede evitando fastidiosi ristagni di umidità. Per contro, essendo così leggera, non si oppone all’ingresso di acqua dall’esterno, è sufficiente un passaggio su erba bagnata per sentirla sui piedi. Questo è un aspetto che non trovo problematico se il drenaggio è efficace, in quanto correndo è difficile percepire freddo ai piedi, e il grosso vantaggio è che, anche dopo un guado, il ristagno di acqua è limitato a pochi minuti.

 

Grip

La suola studiata da SCARPA prende il nome di PRESA. Proposta sulla Golden Gate nel modello TRN-02 con la mescola “SUPERGUM”, presenta tacchetti con geometria variabile di 4 mm orientati diversamente nella parte anteriore e posteriore, per favorire la spinta in salita e la frenata in discesa. La zona centrale, invece, è più simile a un modello da strada, con porzioni in EVA che si è rivelata particolarmente efficace nei tratti asfaltati, facendomi quasi dimenticare di avere ai piedi un modello da trail. Complice il peso contenuto, posso definirla una scarpa abbastanza veloce.

Portandola sullo sterrato, ho apprezzato un’ottima trazione in salita, su terreno sia facile sia sconnesso, mi ha invogliato a spingere anche nelle discese, soprattutto corribili. Tuttavia, soffre un po’ sulla roccia bagnata, che ritengo sia il suo punto debole in termini di grip. Se ci si trova in queste condizioni diventa necessario usare un po’ di attenzione extra per non scivolare.

 

scarpa

 

Stabilità 

Nella costruzione dell’intersuola i tecnici SCARPA hanno introdotto delle nervature che favoriscono la stabilizzazione dell’appoggio, migliorando la risposta e la capacità della calzatura di assecondare le asperità. 

Nonostante l’altezza da terra non trascurabile, ho avuto un buon feeling sin dai primi chilometri, con una predilezione per terreni facili. Il suo habitat naturale secondo me è la strada poderale, senza escludere i sentieri purché corribili e non eccessivamente dissestati. Mi è mancata un po’ di sicurezza percorrendo traversi e curve strette, ho avvertito una diminuzione nella precisione di appoggio che mi ha fatto rallentare il passo per ridurre i rischi.

 

Protezione

SCARPA ha pensato davvero a tutto, riuscendo a coniugare la leggerezza della tomaia con una protezione efficace. I rinforzi in TPU sono saldati solo nei punti strategici e formano una sorta di piccolo telaio che mi ha tenuto i piedi al sicuro da sassi e impatti laterali contro rocce e asperità. Anche il collarino stabilizza e protegge bene la zona del tallone senza essere troppo rigido. Nella Golden Gate le protezioni sono davvero azzeccate e mai limitanti, presenti solo dove serve. La struttura a calza della tomaia funziona egregiamente nel trattenere all’esterno piccoli detriti, cosa che apprezzo particolarmente.

 

Capacità di ammortizzazione

Ha un’altezza da terra di 28 mm su 24 mm, quindi è da considerare nel segmento di scarpe “cushion”. Andando un po’ più nello specifico, l’intersuola in EVA è stata concepita in due formulazioni: una espansa a gas a bassa densità con lo scopo di assorbire gli urti, l’altra a medio/alta densità per garantire buona risposta in spinta. Ciò si traduce in una scarpa abbastanza rigida, che non fa avvenire dispersione di energia in fase di spinta. 

Il buon lavoro di SCARPA in termini di versatilità è senz’altro confermato con lo scorrere dei chilometri e il passaggio su radici e sassi appuntiti: il piede è sempre rimasto ben protetto senza tuttavia quella fastidiosa perdita di sensibilità verso il terreno che spesso comporta un’altezza da terra simile.  

 

Consigliata per…

Chiunque voglia una fedele compagna per il training quotidiano. Suggerisco la Golden Gate ATR ad atleti che vogliono correre per distanze medio/lunghe, su percorsi non troppo tecnici e accidentati. Per il famoso “Door to trail”, partendo dal paese e raggiungendo la cima di una montagna. Può sfruttarla il top runner per l’allenamento lento o le gare lunghe, così come il neofita che può utilizzarla come scarpa unica dall’asfalto fino a prendere confidenza con i sentieri di collina o media montagna. 

Non ultimo, il prezzo competitivo, soprattutto in relazione alla qualità delle tecnologie adottate, fa della Golden Gate un’ottima scelta. Il suo tallone d’Achille secondo me è la stabilità ad alte velocità, soprattutto su traversi e terreni dissestati.

 

Suggerimento Finale

Vista la costruzione fasciante e contenitiva, consiglio di provare mezzo numero in più rispetto alla taglia classica degli altri modelli della gamma SCARPA, così da lasciare un po’ di spazio in più per le dita che, soprattutto in discesa, potrebbero risentirne.

Scopri la Golder Gate Atr Scarpa qui

Caratteristiche tecniche: 

  • Peso: 290 G (EU 42, UOMO)
  • Drop: 4 MM
  • Stack Height: 28/24 MM

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.