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LE SCARPE SAUCONY RIDE 10 E GLI OCCHIALI SZIOLS TESTATI DA ROBERTO MONTICELLI

di - 10/08/2017

La tomaia leggerissima della Saucony Ride 10, oltre che contenerne il peso, garantisce un'ottima traspirabilità anche con le temperature più alte.

CERVIA E COMUNI LIMITROFI TEATRO DEL PRIMO IRONMAN ITALY.

Prosegue il Progetto Ironman insieme a Saucony Ride 10, Sziols eyewear e Roberto Monticelli.

Roberto Monticelli mentre allaccia le sue Saucony Ride 10. Indossa l'occhiale da running specifico di Sziols che utilizzerà in gara nella fase di corsa.
Roberto Monticelli mentre allaccia le sue Saucony Ride 10. Indossa l’occhiale da running specifico di Sziols che utilizzerà in gara nella fase di corsa. foto Milena Pollarini

Il 23 settembre la cittadina di Cervia e i comuni limitrofi saranno teatro del primo Ironman full distance mai organizzato in Italia. 4running sarà presente grazie a Roberto Monticelli che prenderà il via e che con estrema meticolosità sta preparando la gara da diversi mesi. 3,8k a nuoto, 180k in bicicletta e i 42,195 metri della maratona finale metteranno a dura prova i 2.500 iscritti. Roberto si avvarrà della collaborazione di sacconi e Sziols che hanno fornito calzature e occhiali specific da running, ovvero Saucony per il modello Ride 10 e Sziols con l’occhiale che vedete in foto.

Alcuni particolari delle Saucony Ride 10, che Roberto Monticelli utilizzerà in gara il 23 settembre a Cervia
Alcuni particolari delle Saucony Ride 10, che Roberto Monticelli utilizzerà in gara il 23 settembre a Cervia foto Milena Pollarini

SAUCONY E SZIOLS, marchi di assoluto prestigio, partner dell’iniziativa.

Ad attenderlo anche in zona T2 il 23 settembre, Roberto utilizzerà le scarpe da running Saucony Ride 10, con cui ha già corso quest’anno la 100k del Passatore, giungendo al traguardo con un rispettabilissimo tempo finale sotto alle 10h. Per proteggere i propri occhi dai raggi solari e rimanere sempre concentrato passo dopo passo utilizzerà gli occhiali leggerissimi specifici da running Sziols.

SAUCONY RIDE 10, le impressioni di guida di ROBERTO MONTICELLI

DESIGN Minimale.

FINITURE Semplici e molto tecniche, combinano diverse tecnologie all’avanguardia come le termosaldature (zero cuciture!) per ridurre al minimo gli sfregamenti. Sono scarpe “senza fronzoli”, utilizzabili eventualmente senza calze su gare veloci o, come nel mio caso, nel triathlon.

CHIUSURA Molto buona. Appena le si calza, sembra che il piede sia avvolto in maniera compatta e totale in un “unico corpo” molto leggero, fresco e traspirante, grazie anche alla linguetta fissata con materiale elastico alla suola.

IMPATTO INIZIALE/SETUP PRIMA USCITA Non essendo molto leggero (180 cm per 76 kg), il peso piuma e la costruzione di questa scarpa mi suscitavano qualche dubbio per le lunghe uscite, mentre già alla prima mezza maratona mi sono ricreduto. La tomaia leggerissima e traspirante non ha rivelato alcun punto di “abrasione” o scomodità. L’intersuola, grazie alla tecnologia Everun, ha veramente un’ottima capacità di ammortizzazione, senza “affondare” troppo il colpo. Ovviamente per una gamba veloce su un 10000 non è tra le più performanti, ma di certo è un ottimo compromesso per mezzofondo, fondo o anche per il triathlon dal medio in su, se equipaggiata con un bel kit di allacciatura veloce. Non ho avuto bisogno di alcun “adattamento” a questa calzatura: caratterizzata da ottimi materiali e da suola neutrale, si conforma subito allo stile di corsa.

 

Il massimo comfort è garantito dall'intersuola in Everun, che assicura ammonizzazione ma allo stesso tempo una buona reattività ad ogni passo.
Il massimo comfort è garantito dall’intersuola in Everun, che assicura ammrtizzazione ma allo stesso tempo una buona reattività ad ogni passo. foto Milena Pollarini

CRITICITÀ Come nel modello precedente, la soletta interna è piuttosto abbondante, quindi si verificherà lo sfregamento tra questa e la tomaia se non si ha una corsa “perfetta” e in asse, e con il tempo potrà anche sdrucire (a me è capitato dopo 600/650 km, quindi a scarpa finita).

La tomaia leggerissima della Saucony Ride 10, oltre che contenerne il peso, garantisce un'ottima traspirabilità anche con le temperature più alte.
La tomaia leggerissima della Saucony Ride 10, oltre che contenerne il peso, garantisce un’ottima traspirabilità anche con le temperature più alte. Lo shape della montatura di occhiali Sziols, leggerissima e allo stesso tempo estremamente performante. foto Milena Pollarini

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”