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Sci alpinismo, qualche consiglio per viverlo al meglio

di - 27/12/2021

Il mondo dell’outdoor, specialmente quello invernale, attrae sempre più appassionati. Gli ultimi due anni in particolare hanno visto una crescita esponenziale del numero di frequentatori della montagna innevata, molti con le ciaspole, ma anche un buon numero sugli sci da alpinismo.

 

Pellare è divertente, soprattutto quando si aggancia il tallone e ci lancia in discese adrenaliniche, tracciando curve nella neve fresca. Ma, prima di godersi la discesa bisogna vivere un periodo di “apprendistato” per comprendere come meglio approcciarsi all’attività e affrontare i percorsi fuoripista. Sci alpinismo significa contatto con la natura ed esposizione ai rischi oggettivi della montagna, pericoli che è bene conoscere per poterli contenere e gestire al meglio facendo si che la nostra giornata in montagna sia un piacevole momento da ricordare con gli amici quando a sera facciamo ritorno a valle. Vediamo insieme qualche utile consiglio per vivere al meglio le nostre uscite sulla neve.

Allenatevi

Lo sci alpinismo è una disciplina altamente aerobica. Oltre a scendere infatti, si sale. Qualunque sia il vostro grado di abilità è fondamentale dedicare del tempo a una preparazione di base che esula dalla disciplina, ma che è utile a garantirvi di sperimentare lo sci alpinismo potendovi concentrare sull’attività che si sta praticando. È sconsigliabile scegliere percorsi troppo impegnativi per il proprio stato di forma, sia per ovvie ragioni di salute, sia perché in una condizioni di stanchezza si andrebbero a valutare in modo errato gli eventuali pericoli oggettivi a cui si potrebbe essere esposti.

 

Sci alpinisti in salita.

Pianificate e informatevi

Una gita sci alpinistica non si improvvisa, va invece pianificata in dettaglio. Per identificare la migliore uscita bisogna valutare attentamente il percorso, in modo che il suo livello tecnico sia adatto a tutti i componenti del gruppo, soprattutto al meno allenato e pratico. Solo in questo modo si garantisce di poter gestire al meglio una giornata sugli sci. Una volta definito l’itinerario è indispensabile consultare il bollettino meteo e quello valanghe.

 

Trovarsi in ambiente invernale nel bel mezzo di una tempesta può avere conseguenze tragiche, allo stesso modo non valutare correttamente il rischio valanghivo lungo il percorso scelto può portare a un esisto infausto. Oggi i bollettini sono molto dettagliati e permettono di avere informazioni molto precise. Questo però non toglie che il modo migliore per conoscere le condizioni sia quello di chiamare un esperto sul posto, un rifugista o un professionista della montagna, che sicuramente saprà fornire indicazioni molto dettagliate sulle condizioni in tempo reale.

Consultate un professionista

Se siete alle prime armi, o non avete mai sperimentato lo sci alpinismo, il consiglio è quello di rivolgersi a un professionista o di iscriversi a un corso. In questo modo siete certi di avvicinarvi alla disciplina per gradi e in sicurezza. Lezioni pratiche e teoriche sono di grande aiuto nell’imparare le tecniche di progressione in salita e il giusto modo di vivere una discesa, oltre alle tecniche di soccorso e autosoccorso. In più un maestro, a differenza di amici e conoscenti, ha gli strumenti per farvi scoprire lo sci alpinismo senza traumi.

 

Curve in neve fresca.

L’attrezzatura

Lo sci alpinismo richiede un suo equipaggiamento specifico, che negli ultimi anni ha assistito a uno sviluppo incredibile. Materiali sempre più leggeri e performanti stanno conquistando il mercato e sicuramente ognuno può trovare gli attrezzi più adatti al suo scopo. Fondamentali sono gli sci, diversi da quelli impiegati in pista. In generale sono più larghi, per una maggiore stabilità su neve fresca, e montano attacchi che permettono di sganciare il tallone consentendo la salita.

Ovviamente anche lo scarpone sarà diverso da quello dello sci alpino, questo ha infatti due modalità di utilizzo: walk, con tallone libero per la salita, e ski, per la discesa. Lo scarpone va scelto con molta cura, per far si che il piede non risenta di una scarpa trotto stretta o troppo ballerina. Per permettere la salita sotto allo sci si fissano delle pelli sintetiche, le cosiddette pelli di foca, che grazie a uno strato adesivo si applicano alla soletta e garantiscono facilità di scivolata verso l’alto e sufficiente grip quando ci si ferma.

 

Una gita sci alpinistica dura diverse ore, per questo è sempre bene avere con se uno zaino dove mettere un ricambio, una borraccia e qualche snack, oltre alle attrezzature di soccorso che vedremo tra poco.

Nel mondo dell’outdoor esistono zaini specifici per la disciplina che permettono di agganciare con facilità gli sci, quando magari si devono compiere passaggi alpinistici impossibili con gli sci ai piedi, e hanno uno scomparto dedicato a pala e sonda. Negli ultimi anni sono poi stati sviluppati diversi modelli di zaino con airbag, il cui utilizzo è ormai consolidato e che garantisce un miglior galleggiamento in caso di valanga.

Infine, mai dimenticare il casco. In caso di caduta può salvare una vita.

Passaggio tecnico con gli sci sullo zaino.

Sicurezza al primo posto

Mai in gita senza Artva, pala e sonda. Questi tre strumenti sono la base per ogni esperienza sulla neve che preveda potenziali passaggi in zone a rischio distacco, non solo per lo sci alpinismo. Oltre ad averli con se è bene saperli utilizzare con scioltezza perché costituiscono l’equipaggiamento di autosoccorso. Grazie all’Artva è possibile individuare, dopo una valanga, l’area circoscritta in cui si trova la persona coinvolta dal distacco.

Con la sonda si va scandagliare la porzione di terreno permettendo la precisa ubicazione della persona,  quindi con la pala si procede al suo disseppellimento. Saper utilizzare questi strumenti con scioltezza, anche in situazioni critiche e di forte stress può salvare una o più vite. Per questo è bene spendere del tempo per imparare e simulare ricerche di travolti.