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Sci e Alpinismo, Nord Est del Melchiorre, uno di quei lunedì

di - 17/03/2022

“Cucù e la picca non c’è più!” – Motto di un lunedì all’insegna dell’avventura in quel di Bardoland, ovvero Bardonecchia, in Alta Val di Susa.

5 amici, una neve da urlo e un sole meraviglioso è ciò che non deve mai mancare in una super pellata in montagna.

Posteggiate le macchine, calziamo gli scarponi, indossiamo l’artva, e diamo inizio alla nostra avventura, in direzione Punta Melchiorre. Si perché ciò che abbiamo in programma oggi è il canale NE del Melchiorre, una delle cime che coronano la conca di Bardonecchia.

Ph: Camilla Sebastiani

Incominciamo a salire attraverso il bosco delle Tre Croci, dirigendoci verso il Colle del Pissat, tra racconti di gite precedenti, lezioni di sci da impartire e nuovi podcast da ascoltare.

La temperatura è perfetta, si riesce a stare benissimo anche solo con una termica ed un gilet, e, detto da me che sono una freddolosa nata, è tutto. La neve, in alcuni punti, è birichina, “scappa” da sotto i piedi e ci fa perdere un po’ di tempo, perché non ci lascia salire in modo continuo. Ma nessun problema, ci vuole solo un po’ più di pazienza e arriviamo felici e accaldati al Colle, dove, dopo quasi 2ore e mezza di pellata-no-stop, ci fermiamo un paio di minuti per reidratarci e mangiare qualche nocciolina.

Adoro fermarmi e vedere quanta strada abbiamo già percorso, mi dà una grande soddisfazione e mi invoglia a scoprire cosa ci riserva la montagna.

 

Ph: Camilla Sebastiani

 

Terminato il mio cubotto di cioccolato, rigorosamente alle nocciole, è tempo di cambiarsi. Mettiamo i ramponi e leghiamo gli sci dietro lo zaino, perché il pendio diventa più severo e dobbiamo prepararci a seguirlo in ogni sua sfumatura. Decide lui, noi ci adattiamo e lo rispettiamo.

Dopo circa un quarto d’ora, arriviamo in cima alla Melchiorre. La splendida giornata ci lascia godere di una vista favolosa. Scorgiamo le vette vicine, quelle un po’ più lontane, qualche abitato e persino il Monte Bianco ed il Cervino. Alziamo il drone, scattiamo un paio di foto di vetta e andiamo a perlustrare il nostro canale.

“Utilizziamo il drone, non solo per fare foto pazzesche ma, in assenza di vento, riesce a darci una grossa mano per vedere in anticipo dove poter passare, se ci sono eventuali accumuli, se ci sono salti di roccia o quant’altro. E’ un ottimo compagno di avventure!”

Il nostro Guidos conferma le condizioni al top e ci invita a calzare imbrago e caschetto. Inizieremo ad entrale nel canale, per una decina di metri, con ancora i ramponi e picca alla mano. Con passi decisi ma delicati, mi muovo super concentrata, e raggiungo un posto adatto per poter mettere nuovamente gli sci.

L’ingresso del canale è decisamente ripido e ogni mossa deve essere ben calibrata.

 

Ph: Camilla Sebastiani

 

Sento Edo che mi incalza: “Occhio a dove e come metti gli sci, chiudi bene gli attacchi, se perdi uno sci qui, lo troviamo questa primavera”- Conosce la sua sbadata. E anche bene, ahimè.

Riesco a non fare danni, rimetto le mie amate moffole e rimango in silenzio ad attendere il mio turno.

 

Ph: Camilla Sebastiani

 

Edo parte per primo, fa tre, quattro, curve saltate ed arriva nel punto in cui dobbiamo calarci. Attrezza la calata e dà via al secondo. E’ il turno di Diuz. Va come un pazzo, come il suo solito, arriva da Edo e si cala. Via! Tocca al terzo. Questa volta parte Ricu, il nostro skier dalle linee pulite, anche lui non conosce la paura.

Ed ecco finalmente il mio turno. Ringrazio Marta per lasciarmi andare, sa che non mi piace rimanere per ultima. Richiamo a rapporto ogni singolo muscolo e faccio 4 curve saltate accurate, precise. Arrivo da Edo, che con la sua solita ed innata cura mi cala per 6-7 metri, permettendomi di arrivare dagli altri. Mi piace da morire calarmi, sono lì, appesa nel vuoto che mi guardo in giro e in poco tempo raggiungo terra. Mi slego e lascio spazio per l’arrivo di Marta.

Faccio qualche passo lateralmente, verso Diuz e Ricu, scelgo un posticino riparato e mi faccio una base per poter rimettere gli sci. Batto questa neve fresca che manco i gatti delle nevi e, con la linguetta di fuori da tanta concentrazione, faccio scattare i miei attacchini e allaccio gli scarponi.

 

Ph: Camilla Sebastiani

 

Aspettiamo un paio di minuti, giusto il tempo che arrivino ancora Marta e Edo eee… siamo pronti a firmare il canale!

“Superiamo un punto leggermente critico, dovuto a delle rocce in rilievo, e via, giù le punte! Uno alla volta fluttuiamo per il canale, sembra di surfare. La neve è polvere, ben assestata, ci lascia caricare bene e scendere decisi.”

Riusciamo a creare delle linee meravigliose, il canale è largo abbastanza, ci regala una sciata pazzesca.

Arriviamo in fondo con dei sorrisi giganti e il cuore rimbombante del petto. “Ragazzi, che sciata BOOOOOMBA!!!”

Giusto il tempo di togliere imbrago e casco, fare due foto e scendiamo il pendio verso Bardoland. In alcuni punti la neve si è già sciolta, così diamo inizio ad un po’ di buono e sano “portage” (che si rileva poi più lungo del previsto!).

Arriviamo alla macchina affamati, ci togliamo rapidamente gli scarponi e corriamo al nostro bar di fiducia a reintegrare i liquidi.

Che gita ragazzi. A mio avviso, una delle più belle di sempre. Crew fantastica, posti mozzafiato, una buona dose di ingaggio ed una neve super.

 

Ph: Camilla Sebastiani

La NE della Melchiorre ci ha regalato così una giornata da tachicardia, tra calate e curve saltate, ci siamo davvero divertiti.

Camilla cresce a Torino dove si laurea in giurisprudenza, frequenta un master in Sport e Business management, ma capisce ben presto che la sua strada la porta in montagna. Dopo anni di Sci club, diventa maestra ed allenatrice di sci alpino e comincia a frequentare sempre di più le montagne che oggi sono casa. Sci alpinismo, alpinismo, trail running ed arrampicata sono le attività in cui spende ogni singola energia e, grazie alle quali, l’ha portata a scrivere ed a collaborare con le diverse aziende del settore outdoor.