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Scott Pursuit Gravel, il test

di - 10/07/2025

Scott Pursuit Gravel
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La Scott Pursuit Gravel vuole colmare la lacuna tra strada e trail, offrendo stabilità e aderenza su quasi tutti i terreni. Abbiamo testato se questa promessa viene mantenuta.

Recensione di Cristiano Guarco

Categoria: Gravel running
Peso: 285 g (EU 43)
Drop: 9 mm
Stack Height: 32,5/23,5 mm
Scott Pursuit Gravel

Il fenomeno Gravel

Il gravel è in forte espansione, e non solo nel settore ciclistico. Questo approccio “né carne né pesce” funziona anche nel running, poiché molti appassionati apprezzano la vicinanza alla natura che si prova quando si corre lontano dalle strade asfaltate. Se l’area di allenamento è in campagna, i sentieri nei boschi e campestri sono forse la norma. Ma può funzionare anche in città, su quella ghiaia che ricopre i percorsi all’interno di numerosi parchi.
Ma anche in caso di maltempo, la questione della scarpa giusta potrebbe non essere più così facile da risolvere. È sufficiente l’aderenza della scarpa da strada o è necessario un modello da trail? Il famoso marchio Scott risponde con un: né l’una né l’altra.

La teoria

La Pursuit Gravel è un’evoluzione della scarpa da corsa Pursuit Ride, attualmente disponibile nella sua seconda edizione. La Ride è una classica calzatura da allenamento con un’ammortizzazione confortevole, progettata principalmente per terreni compatti e veloci. Certamente anche i normali sentieri nei boschi e campestri sono facilmente percorribili, ma in questo settore Scott sta ora spingendo con il modello speciale Pursuit Gravel. La scarpa mira a colmare il divario tra i modelli da trail e quelli da strada e, in effetti, presenta caratteristiche tipiche di entrambi i segmenti.

I numeri della Pursuit Gravel

Il drop è di 9 mm (altezza di 32,5 mm al tallone e 23,5 mm all’avampiede), quindi non è diverso dal modello da strada. Le scarpe da trail presentano solitamente una differenza minore tra tallone e avampiede. Anche l’aspetto esteriore della Ride e della Gravel è simile. Il materiale dell’intersuola Kinetic Nitrogen Foam, arricchito con azoto, è utilizzato in entrambi i modelli. Da sottolineare anche la forma rocker pronunciata della suola, che è stata trasferita alla scarpa Gravel. Quest’ultima, tuttavia, dà un’impressione complessivamente più robusta.

La calzata

La calzata è adatta anche a piedi più larghi, soprattutto nella zona dell’avampiede, dove c’è spazio a sufficienza. Il materiale della tomaia, una rete in poliestere abbastanza spessa, è stato rinforzato con sottili strati di TPU sulla punta e sui lati, in modo che pietre appuntite, radici o simili non possano danneggiare facilmente la scarpa.

285 grammi…per correre

Con 285 grammi nella misura in prova (43 EU da uomo), la Pursuit Gravel è anche leggermente più pesante della Pursuit Ride 2 (265 g). Ciò non è dovuto solo al materiale della tomaia, ma principalmente alla suola, il criterio decisivo della scarpa. Il profilo è molto più pronunciato rispetto a un modello da corsa su strada, ma non raggiunge il livello di quelli da trail puri. Da questo punto di vista, la Pursuit Gravel mantiene esattamente ciò che promette.
Pursuit Gravel è disponibile in misure da 40 a 48,5 EU (US 7-14/UK 6-13/24-32 cm), in doppia colorazione: Tarn Blue/Black (in test) e Mars Red/Irone Blue. Il prezzo consigliato al pubblico è di 169,90 euro.

Il gravel è pane per i suoi denti

Con le “vere” scarpe da trail, i tratti asfaltati possono diventare molto scomodi. Una suola fortemente profilata e con tacchetti spessi sembra un corpo estraneo. Con la Pursuit Gravel non è così, non si nota una differenza estrema rispetto alle calzature da strada. Tuttavia, le sue caratteristiche danno il meglio di sé lontano dall’asfalto.

Ammortizzazione

L’ammortizzazione è equilibrata e ben calibrata. Non è particolarmente accentuata o ridotta in nessun punto ed è complessivamente di poco più rigida rispetto a molti modelli da strada. Su terreni morbidi (strade sterrate o sentieri nel bosco) è però molto confortevole. Lo stesso vale per il profilo. Sull’asfalto è accettabile e non dà fastidio, ma le scarpe da strada sono più vantaggiose in questo caso.

Ottimo grip

Su fondo bagnato, ghiaia o fango, i “mini tacchetti” funzionano molto bene e offrono una buona trazione. Nel complesso, va sottolineato che la Pursuit Gravel ha una struttura decisamente stabile, soprattutto grazie alla suola ampia e profilata.

Conclusioni

Chi corre principalmente su terreni non asfaltati troverà nella Scott Pursuit Gravel una compagna affidabile per le sessioni di allenamento di fondo. La scarpa potrebbe essere una buona alternativa anche in caso di maltempo.

Daniele Milano: spirito di montagna, anima sportiva. Nato in Valle d’Aosta circa cinquant’anni fa, Daniele cresce immerso nella natura e nello sport. Prima lo sci alpino, poi l’atletica leggera: il movimento è da sempre il suo linguaggio. Negli anni ’90, la svolta. Lo snowboard lo conquista completamente — non solo come rider, ma come narratore del mondo snow. Coordina Snowboarder Magazine, collabora con testate specializzate e guida la direzione di Onboard Magazine. Dal 2003 è anche una presenza fissa nell’evoluzione dell’Indianprk snowpark di Breuil-Cervinia. Tra penna, neve e sentieri. Maestro di snowboard e telemark, dal 2015 è il cuore editoriale di 4running magazine, dove racconta il trail, l’anima del running, il gesto sportivo come espressione di equilibrio. Correre è il suo modo di essere. Dai campi di atletica vicino casa ai boschi della Valle, per poi trasferirsi a Milano. Oggi vive tra città e montagna, ma è sempre fedele al suo credo: “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri.”