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SVEGLIA, E’ L’ORA DELL’ABBIOCCO di BROOKS!

di - 17/05/2017

BROOKS ci riprova. Il colosso  di Seattle non è nuovo a questo tipo d’iniziative, sempre più spesso legate al mondo del wellness  e non esclusive del panorama running. Ma di che cosa stiamo parlando? Semplice, a chi non è mai capitato di addormentarsi in ufficio dopo pranzo? Mai sentito parlare di “pennichella” post prandiale? Mai avuto un crollo fisico nel primo pomeriggio, quando lo schermo del vostro mac inizia a vacillare e le palpebre si fanno pesanti? Secondo BROOKS l’ora inciriminata sono le 15:27 o, vedendola da americani convinti, le 3:27 p.m.

A svelarlo è uno studio secondo il quale il calo delle energie alla scrivania dura mediamente 34 minuti al giorno e coinvolge 9 lavoratori su 10. La regione più a rischio? Il Trentino.

La soluzione è semplice e immediata? Pausa running al posto della pausa pranzo

 

E cosa fanno gli italiani dopo le 15:27 per evitare e combattere questo crollo dell’attenzione e fisico?  Sei italiani su dieci (58%), si concedono un caffè, ma il 17% degli italiani confessa di concedersi un pisolino sul luogo di lavoro. E soltanto il 5% si alza per fare dell’attività fisica. (La statistica è stata fatta su un campione di oltre 1.000 lavoratori italiani di età compresa fra i 18 e i 65 anni.)

Susana Pezzi Rodriguez, Marketing Manager Brooks Italia, dà questa spiegazione: “Invece che esagerare a pranzo o andare avanti a forza di caffè, per chi fa un lavoro sedentario la soluzione potrebbe essere una bella corsetta, spiega . Tutti sappiamo che la corsa ha la capacità di aiutarci a non sentire il peso della vita quotidiana e di darci felicità, salute e motivazione. Ecco perché Brooks, con l’aiuto di diversi personal trainer, sta collaborando in tutta Europa con alcune aziende per collaudare delle pause running durante la giornata lavorativa”.

Il crollo alla scrivania è una costante da nord a sud Italia, senza particolari differenze. Coinvolge tutti indistintamente senza differenze geografiche. I picchi si registrano in Emilia, dove il colpo di sonno in ufficio riguarda il 94,4% degli impiegati, in Calabria (94,9%), e, al primo posto, in Veneto (96,4%). Insomma, una repubblica fondata sull’abbiocco pomeridiano.

E quanto dura questo abbiocco? Dai 22 minuti e 30 secondi del Molise ai 38 minuti e 45 secondi del Trentino Alto Adige (oltre 4 minuti in più della Sicilia, per dire, ferma a 31 minuti e 27 secondi). Un dato che ribalta, insomma, molti luoghi comuni…

Il suggerimento migliore arriva da Daniel Fontana, fortissimo triatleta e ambassador di BROOKS che dichiara: “Inserire una ‘pausa corsa’ nella giornata lavorativa può cambiare drasticamente questo scenarioTutti noi in alcuni momenti della giornata ci sentiamo svogliati o stanchi, o abbiamo semplicemente voglia di non sentire le pressioni della routine quotidiana. Una ‘pausa corsa’ ha il potere di trasformare una giornata all’insegna della noia e dello stress in qualcosa di completamente diverso. Correre per almeno 30 minuti durante la pausa pranzo lascia addosso una sensazione di felicità e motivazione che ha un’efficacia immediata in termini di energia nel corso della giornata”.

 

 

 

 

 

 

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”